Rientrai a scuola dalle vacanze pasquali con Ginevra e Aurora, più il tempo passa più sto stringendo amicizia con loro.
Durante le vacanze siamo uscite spesso, abbiamo fatto tantissimi aperitivi in centro e abbiamo parlato molto della De Angelis.
Aurora è contentissima del mio coraggio per averla baciata e un po' entrambe hanno riso per le mail "professionali" che ci siamo mandate.
Quest'oggi rivedrò Martina dopo circa dieci giorni, soprattutto dopo il tanto atteso bacio.
La raggiunsi all'intervallo."Ciao Martina!" La salutai quasi tremolante, per paura di una sua reazione negativa.
"Ciao bellissima, dopo ci vediamo?
Non voglio disturbarti che sei con le tue amiche."
Disse sorridendo."Si certo, solita passeggiata al parco?"
Domanda retorica."Si, bimba. Vado, prima che ci vedono!" E mi mandò un bacio con la mano.
"Beh, l'ha presa più che bene!" Esclamò Aurora.
"Eh, meno male!" Le risposi.
Finalmente tutto stava andando nel verso giusto, ero davvero contenta di star costruendo questo rapporto con Martina.
Anche se non stiamo insieme, a me va bene così, sono troppo innamorata per lasciarla andare.-
Come ultima ora, avevamo il professor Rossi.
Stranamente mi lasciò in pace anche se non stessi seguendo minimamente la lezione."Finalmente si è placato" scherzò Ginevra riferendosi al professore.
Anche se, riguardo la scorsa volta, avevo una paura smisurata di lui.
In questa scuola le voci girano facilmente, alcune sono false e altre, purtroppo, sono vere.
Riguardo a Rossi, gira voce che lui sia attratto dalle ragazzine minorenni.
In passato è successo che, in cambio di voti, una ragazza sempre minorenne ci sia andata a letto.
Detto sinceramente, con Rossi non ci andrei nemmeno a pagamento o sotto tortura.
Mi ha sempre fatto ribrezzo quell'uomo, sin dal primo giorno. Poi magari mi sbaglio ed è la persona più buona di questo mondo, ma come si è comportato mi sembra proprio di capire che le voci siano vere.
Finalmente l'ora finí, ero felicissima di uscire e di passare un po' di tempo con Martina."Bianchi, aspetta un secondo" mi chiamò.
"Ginny, rimani qua fuori" feci in tempo a sussurrarle, lei non era a conoscenza dell'accaduto, lo sapeva solo Martina.
"Mi dica, professore"
"Guarda che so che ti vedi sempre al parco con la prof De Angelis" iniziò minaccioso.
"E quindi?" Domandai.
"Mi basterebbe poco per dirlo al preside." Continuò.
"È fuori scuola, non significa niente"
Ma non può farsi i fatti suoi e smetterla di stalkerarci?"Il preside non sarebbe contento se scoprisse del vostro bacio, sai?"
Mi si gelò il sangue, Rossi sapeva tutto e conoscendolo non se lo sarebbe tenuto per sè.
Mi spinse contro il cornicione della cattedra, dall'ansia rimasi pietrificata.
"Ma se non vuoi che io non dica niente, devi fare qualcosa per me..." si avvicinò al mio orecchio.
"Scommetto che saresti disposta a tutto pur di non perdere Martina" continuò facendo scendere la mano sul seno.
Non riuscivo a reagire, mi sentivo in colpa, impotente davanti a questa scena.
Quando l'ansia mi colpisce, non riesco a muovermi o a parlare."Non vuoi perdere Martina, vero?"
Iniziò a slacciarsi i pantaloni, in quel momento mi risvegliai."Ginevra!" Urlai dalla classe.
Ginevra corse subito in mio soccorso, rimase scioccata davanti alla scena di Rossi.
"Pedofilo di merda!" Gli sbraitò contro Ginevra.
Uscimmo da scuola, Martina era lì davanti ad aspettarmi.
"Martina" le corsi in contro piangendo, lei mi abbracciò.
"Piccolina, cosa c'è?" Mi chiese.
"Ali, ti lascio con lei. Raccontale tutto, okey? Chiamami dopo." Mi disse Ginevra in tono rassicurante.
"Vieni bambolina, andiamo al parco"
-
Finii di raccontare a Martina l'accaduto, entrambe con gli occhi lucidi ci abbracciammo."Mi dispiace, piccola." Mormorò nell'abbraccio.
"Non ne posso più" mi lasciai sfuggire.
"Sei fragile, ma tanto forte" mi strinse a se.
"Ti prego..."
"Salvami" continuai.
"Non ti lascerò mai affrontare tutto questo da sola, io sarò sempre qui con te, sempre." Mi rassicurò.
"Vieni qui" mi prese il viso e mi baciò, sentii le sue labbra morbide e calde attraversarmi ogni parte del corpo, tornai alla realtà e la paura che qualcuno potesse vedere qualcosa era tanta.
"Non qui." Le ricordai.
"Hai ragione, scusa" si scusò.
"Ora vado a casa, Martina. Ho bisogno di stare sola."

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Fragile.
RomanceUn incontro con una professoressa stravolgerà la vita di Alice, all'apparenza una ragazza testarda e orgogliosa, ma internamente fragile. Martina,noterà subito la sua fragilità, la trasformerà in punti di forza. Una storia destinata a finire. Tratto...