Ho difficoltà a venire a scuola, sono confusa e sto malissimo.
Manco da qualche settimana, dovrei chiedere un consiglio alla professoressa De Angelis.
Sicuramente lei saprà cosa fare, ha sempre risposte pronte a tutto.
Mi ha detto di andare da lei quando avevo bisogno, ma non posso rischiare di essere beccata dal preside mentre vado negli altri piani, decisi di rischiare.Arrivó la tanto amata ricreazione, mi precipitai fuori con Ginevra.
Guardammo l'orario della De Angelis, era in quarta L al secondo piano.
Non ci beccarono, o almeno così credevo, entrai nella sua classe con il cuore a mille."Salve prof" sorrisi.
"Ciao Alice! Che piacere vederti, Gaia mi ha detto che non sei più venuta a scuola" ricambió il mio sorriso.
"Eh no, non sto tanto bene..." abbassai lo sguardo.
"Ti va di parlarne un po'? Ti ascolto" fece una smorfia dolce.
È sempre carina con me.
"Non so, fatico a venire a scuola. Non ho motivo per venirci, tanto i professori hanno sempre il dito puntato su di me qualsiasi cosa io faccia" affermai.
"C'è una soluzione a tutto, se vuoi all'intervallo vieni da me se ti invoglia a venire a scuola" sorrise.
Il suo sorriso mi trasmette un senso di sicurezza e protezione.
"Non vorrei disturbarla troppo" risi.
"Ma che disturbo!" alzó gli occhi al cielo.
"Mi fa soltanto piacere! Domani sono in quarta M. Vieni lì, ma non farti vedere che cambi piano, lo sai che non si può" sorrise nuovamente.
Sorrideva sempre per mettermi a mio agio.
"Va bene dai, mi fido" ricambiai il suo sorriso.
Suonó la campanella, dovevo tornare già in classe.
"Vado, è suonata" dissi.
"Aspettami, facciamo insieme le scale se vuoi" si tiró su la mascherina.
Sorrisi come risposta, mi sentivo apprezzata da lei.
"Mi raccomando, vai in classe e fai la brava bimba!" esclamò.
Mi sciolsi definitamente, "bimba".
"Sisi" le feci senza farle notare il mio rossore in viso.
"Ci vediamo domani, ciao bimba!" mi salutó.
Mi emozionai per una tale piccolezza."a domani!" sorrisi.
Conoscendola, è proprio il suo modo cosí affettuoso ma a me sembrava chissà cosa.
Sto molto meglio e non vedo l'ora di andare a scuola anche domani, mi rende felice.
-Si, Ginevra ha detto così !" urlai.
"Oddio, ti ama quella donna, ti ama!" esclamó.
"Magari!"
Ridemmo , Ginevra è mia amica da poco ma sembra di conoscerla da una vita.
L'ho conosciuta appena ho cambiato classe, andiamo d'accordo perché è molto simile a me."Bianchi, vieni fuori" mi ordinó il professore.
Lo guardai con aria interrogativa."Hai già fatto troppe assenze, cerca di venire a scuola o ci rimetti l'anno" era fin troppo serio.
"Si ci verró, non si preoccupi" dissi con sicurezza.
"ah si? chi ti ha fatto cambiare idea? sentiamo" non sapevo se prenderla come una sfida o meno, ma risposi ugualmente.
"Ho parlato con una professoressa, ha saputo ascoltarmi e sicuramente mi invoglierà a venire a scuola"
Gli risposi con aria tranquilla."mh ok..."
sembrava avessi detto qualcosa di sbagliato, in effetti dovevo starmene zitta.
Sul momento non mi sembrava di aver detto qualcosa di strano, ma in questa scuola c'è molta censura.
Finite le ore scolastiche mi fermai con Ginevra e Gaia a pranzo, anche loro mi stanno aiutando molto.

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Fragile.
RomanceUn incontro con una professoressa stravolgerà la vita di Alice, all'apparenza una ragazza testarda e orgogliosa, ma internamente fragile. Martina,noterà subito la sua fragilità, la trasformerà in punti di forza. Una storia destinata a finire. Tratto...