Capitolo 31|| "ego ibi tibi ero"

457 26 4
                                    

Alice

Dopo aver reso il rapporto ufficiale con Martina, ero al settimo cielo, niente segreti tra noi. Ma ora rimane Giulia, la ignorai temporeggiando finché a scuola non mi chiese di parlare. Ero in classe tranquillamente, a farmi i fatti miei in primo banco, qualcuno bussò ma non ci feci più di tanto caso. Finché poi, non vidi la sagoma di Giulia sulla porta.

"Buongiorno,posso prendere un attimo Alice?" domandò Giulia all'insegnante di inglese.

"Si certo" acconsentì la professoressa.

Mi alzai un po' tremolante con addosso gli occhi dei miei compagni di classe, bisbigliavano tra loro, sicuramente avranno pensato a un rimprovero. Sinceramente avrei preferito un rimprovero piuttosto che un confronto con Giulia.

"Alice, guarda, mi dispiace. Posso spiegare, veramente." disse.
La guardai indifferente.

"Mi dica, prof" rimasi fredda.

"La De Angelis, mi ha detto che tu hai parlato male di me e che hai raccontato a tutti del bacio... Capisco che tu sia adolescente e tra amiche è normale parlare di questo, ma capisci che, anche se abbiamo pochi anni di differenza, sono la tua professoressa. Ma che tu abbia detto qualcosa non mi interessa, sono stata una stupida ad ascoltare la mia collega. Ti chiedo scusa." sospirò dispiaciuta.

Non sapevo come reagire, Martina ha fatto una cosa del genere e non mi ha detto niente?
Meno male che non dovevano esserci segreti!

"Tranquilla Giulia." iniziai nuovamente a darle del tu.

"Ma è stata Martina, Martina De Angelis?" chiesi incredula.

"si..." fece una pausa.

"Scusa Alice, davvero. Oggi ti va se passiamo il pomeriggio insieme? Per farmi perdonare dai" mi chiese, accettai solo le scuse, avevo bisogno di riflettere da sola.

Tornai in classe con la mente piena di dubbi e nuovamente i miei compagni schiamazzarono tra loro, era una classe di persone false, sparlavano di tutti con tutti.
Venni interrogata di matematica e presi la mia prima sufficienza dell'anno.
All'uscita aspettai Martina e nell'attesa mi accesi una sigaretta, appena mise fuori un tacco da scuola, continuai a fumare nervosamente fino a quando non si avvicinò.

"Ciao Alice!" mi salutò affettuosamente la donna, la fulminai con uno sguardo.

"Tutto bene?" mi domandò lei subito preoccupata per il mio silenzio e per il mio sguardo.

"Non lo so Martina, dimmelo tu. Non ci dovrebbero essere segreti tra noi,no?" chiesi sarcasticamente.

"No, infatti. Vuoi dirmi qualcosa? Ti serve aiuto? Dimmi Alice, sono qui." mi mise una mano sulla spalla sorridendo.

La scansai, mi guardò con aria dubbiosa.

"Sono stanca delle tue cazzate." dissi con freddezza.

Notai la sua aria preoccupata e dal suo sguardo mi resi conto che era molto brava a mentire, c'erano altre cose sotto probabilmente. Ma, a quanto pare, Martina non ha mai smesso di mentire.

Martina

Iniziai a preoccuparmi, chissà cosa è venuta a sapere, le sto nascondendo molte cose ma è per il suo bene.
"Sono stanca delle tue cazzate."
Questa frase detta con freddezza mi destabilizzò, ha ragione. Ci eravamo promesse che non ci sarebbero stati segreti tra noi, lei ha rispettato questa "regola", io molte cose per paura non le ho confessate.

"Alice, evitiamo incomprensioni. Dimmi cos'è successo." la implorai, proprio non riuscivo a capire.

"Giulia." disse soltanto.

Fragile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora