Sei al sicuro

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"O calma, mo ci sto io" mi dice visto che continuo a tremare, ma non smetto così mi dà la sua giacca di pelle, io la indosso e soffio una risata perché mi sta un po' grande.
"Allora, vuoi raccontarmi?" mi chiede guardandomi negli occhi, è preoccupato ma sta cercando di non farmelo notare per darmi forza, io annuisco.
"Un anno fa stavo con quel ragazzo, Max, all'inizio stavamo bene, ma poi ha iniziato ad essere ossessivo, voleva sapere tutti i miei spostamenti, decideva cosa dovevo mettere per uscire, se avevo amici maschi dovevo tagliare i rapporti, e tutto questo mentre lui mi tradiva ogni sera, ma non potevo provare a lasciarlo perché lui si ripresentava e a volte mi picchiava. Un giorno ho raccontato tutto a mia mamma e a Totò, che era l'unico amico maschio che secondo lui potevo avere e grazie a loro due sono riuscita a lasciarlo, ogni tanto mi scriveva ma io lo ignoravo e stavo tranquilla, fino a stasera" dico senza fermarmi, non saprei definire lo sguardo di Edoardo, sembra quasi amareggiato, non fa altro che stringermi forte a sé.
"Edo, se non ci fossi stato tu-"
"Shh, non ci pensare, adesso sei al sicuro" mi interrompe lui.
Rimaniamo in quell'abbraccio per qualche minuto, ogni volta che ci abbracciamo finisce che restiamo così per minuti interi.
"Andiamo a divertirci?" mi chiede sorridendo quando vede che mi sono tranquillizzata.

Si è alzato e mi sta porgendo la mano, che io afferro provocando un suo grande sorriso che mi fa sciogliere e insieme andiamo dagli altri che si sono riuniti e seduti su dei divanetti"Edo, tieni la giacca, grazie ancora" gli dico, lui la prende, m...

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Si è alzato e mi sta porgendo la mano, che io afferro provocando un suo grande sorriso che mi fa sciogliere e insieme andiamo dagli altri che si sono riuniti e seduti su dei divanetti
"Edo, tieni la giacca, grazie ancora" gli dico, lui la prende, mi sorride e va a sedersi vicino a Ciro, mentre io mi siedo vicino a Naditza e Nina che nel frattempo ha fatto amicizia con tutti.
"Allora? Mo che facciamo?" chiede Filippo
"Cardio vatt a fa na canzon ja" dice Totò
"No wagliù, m mett scuorn" dice quest'ultimo, provocando l'insieme delle nostre voci che cercano di convincerlo
"E tu vuo fa 'o cantant e po t miett scuorn?" dice Ciro
"Vabbuò ja, però applaudite" si rassegna
"Se sei bravo" lo provoca ironicamente Filippo e scoppiamo tutti a ridere.

La serata continua tranquilla, dobbiamo rientrare all'IPM alle 10 di domani mattina quindi ci dividiamo, noi ragazze dormiremo tutte insieme da Nina, visto che vive da sola.
"Allora passiamo noi domani a prendervi sotto casa di Nina per tornare insieme all'istituto" ci ripete Filippo
"Fatevi trovare pronte altrimenti arriva la polizia a prenderci" Carmine ce lo ripete per la millesima volta, ci conosce troppo bene, sa che avremmo fatto tardi senza sapere questa cosa.
"Vabbè allora buonanotte" dico ricevendo i saluti di tutti.

Suona la sveglia, sono le 8:30, ho un'ora per preparami ma prima vado in cucina a fare colazione dove ci sono già le ragazze sveglie
"Ma buongiorno principessa" mi dice Nad e io sorrido con la faccia tutta assonnata
"Sofi, prendi il caffè?" mi chiede Silvia che è vicino ai fornelli intenta a prepararne un po'
"Dammene trenta tazze piene" le dico, non mi sono ancora abituata a svegliarmi presto, e questo provoca una risata generale
"Dormito bene stanotte?" mi chiede Nina
"Benissimo, un ghiro, peccato che non ho sognato.." mi fermo capendo ciò che stavo per dire, ecco cosa succede a svegliarmi presto la mattina
"Peccato che non hai sognato chii?" chiede subito Silvia con un ghigno
"Non ho sognato di stare con mia madre, ma ho sognato di essere già di nuovo all'IPM" cerco di divincolarmi
"Seeeh vabbè, peccato che non hai sognato Edoardo volevi dire, ti abbiamo vista ieri con la sua giacca" dice Gemma ridendo e io mi blocco ricordando cosa lo ha portato a darmi la sua giacca, alle ragazze non ho detto niente e non lo farò, perché lo direbbero ai ragazzi e non so come potrebbero reagire.
"No dai smettetela, lo sapete, siamo solo amici" dico e loro lasciano perdere continuando a mangiare e a chiacchierare di altro.
"Vabbè dai, adesso andiamo a prepararci, altrimenti fate tardi per tornare all'IPM" dice Nina alle 9, in effetti siamo in ritardo.
Una volta in camera per prepararmi mi sono resa conto di non aver portato il cambio, quindi ho preso in prestito dei vestiti da Silvia che ne aveva portati in più, ho messo dei ciclisti neri con una t-shirt larga e ho lasciato i capelli sciolti, poi ho deciso di non truccarmi quindi alle 9:30, quando arrivano i ragazzi, sono pronta.

"Buongiorno stupendeeee" ci saluta Totò appena scendiamo di casa e noi ricambiamo il saluto
"Dobbiamo proprio andare Nina, grazie dell'ospitalità, spero di vederci presto e, anche se ci conosciamo da poco, ti voglio bene" dico abbracciandola, sembra di conoscerla da una vita. Finiamo di salutarla e, dopo che Carmine l'ha riempita di baci andiamo all'IPM, durante il tragitto quasi nessuno ha parlato, se non Totò per fare le sue solite battute che fanno morire tutti dalle risate, anche perché dopo 15 minuti siamo arrivati all'istituto, dove la direttrice e il comandante ci aspettano in cortile, sembrano seri e non capisco il motivo. Giro lo sguardo ai miei amici, che sembrano non capire proprio come me, mi sto preoccupando.
***
Ciao a tutti, cosa ne pensate di questo capitolo? Cosa sarà successo? Fatemi sapere se vi è piaciuto e se avete consigli❤️

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora