Casa

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Mi fa scendere dalla macchina
"Vieni qui, leggi" faccio come mi dice e non credo ai miei occhi, sul citofono ci sono due nomi 'Edoardo Conte&Sofia Varriale Conte', è casa nostra!

"Edo, è casa nostra?" lui annuisce, non posso crederci! Credevo avesse scordato questa promessa
"Sofia Varriale Conte?" gli chiedo quasi confusa
"Avevi detto che mi avresti sposato, ho anticipato una parte del lavoro" dice facendo le spallucce e fa il finto tonto, cosa che mi fa sorridere.

"Vogliamo entrare?" mi chiede ed io annuisco, lui apre il cancello con la chiave e mi afferra la mano.
"C'è anche il giardino!"
"Ovvio, c'è tutto, è spaziosa, ci entrano anche i bambini" dice scherzando, è vero, in futuro voglio un figlio, ma uno solo e molto più in là, amo i bambini ma di averne uno mio a quest'età non me la sento proprio
"Magari poi ci pensiamo su, adesso voglio vedere la casa!!" dico eccitata e lui ridacchia mentre apre la porta.
"Benvenuta a casa nostra peccrè" appena entriamo la prima cosa che noto è un quadro, c'è un uomo, ma cerco di non farci tanto caso, inizio a girare dappertutto.

"Il salotto è stupendo, c'è la vista sul giardino!"
"Ti piace?"
"Tantissimo"
"Adesso vieni, c'è il piano di sopra" mi prende per mano e lo seguo
"Ci sono 3 stanze, una è la nostra, l'altra per gli ospiti e poi un'altra in caso avremo dei bambini" mi dice felice
"Edo ma questa casa era di famiglia?" glielo chiedo perchè mi sembra moderna, ma come può aver comprato una casa tutta sua?
"Si, l'ho ereditata, solo che appena ho saputo quando saremmo usciti l'ho fatta ristrutturare, apposta per noi, quindi hanno fatto delle modifiche per renderla 'nuova' diciamo" annuisco
"Ma quanto hai speso?"
"Non importa quanto ho speso, ti piace?"
"Tantissimo"
"E questo è l'importante, ma adesso vieni, voglio farti vedere una cosa" mi dice portandomi in quella che mi ha presentato come la nostra stanza, per poi portarmi fuori al balcone.

"Guarda!" mi dice, io faccio come mi dice e il senso di casa che temevo di non ritrovare più si impadronisce di me, si vede il mare, proprio come dall'IPM
"Così sarà come restare sempre lì" continua a dirmi
"È stupendo.." dico esterrefatta, è davvero tutto perfetto.

Lui mi abbraccia da dietro mentre guardiamo il mare e, come è solito fare, poggia la sua testa sulla mia spalla
"Adesso devi promettermi una cosa" mi dice quasi in un sussurro per non interrompere il suono rilassante che producono le onde quando arrivano a riva
"Dimmi"
"Qualsiasi cosa succeda, sempre insieme"
"Sempre insieme, ma perchè adesso ti è venuto in mente?"
"Semplicemente ho paura che tu un giorno possa andartene, che tu non sarai più la mia Sofia" mi dice serio
"Non devi nemmeno pensarci Edoardo, la nostra è una promessa" lo bacio e lui sembra prendere sicurezza, quella che aveva perso.

Mi strascina verso la nostra camera, quando arriviamo vicino al letto mi guarda quasi come se aspettasse una risposta, io annuisco
"Sei sicura? Se non te la senti-"
"Sono sicura" lo interrompo e riprendo a baciarlo.

Sta succedendo davvero, siamo io e lui, lui è mio ed io sono sua, è la prima volta in tutta la mia vita che mi sento protetta e sicura con una persona e sono felice che questa persona sia proprio lui, l'unica cosa alla quale riesco a pensare è che sono stata fortunata ad incontrarlo, perchè lui è la persona di cui avevo bisogno, la persona della quale mi sono fidata e non mi ha mai delusa, la persona che mi ha aspettata, che mi ha fatto credere nell'amore, il vero amore, il nostro amore. Sto vivendo la mia prima volta e se c'è una cosa certa è che non mi pentirò mai di averla vissuta con lui, come ci diciamo sempre, qualsiasi cosa accada.

Un'ora dopo ci troviamo stesi sul nostro letto, io mi sono appena svegliata. È successo, per la mia prima volta, con lui, con Edoardo Conte, l'amore della mia vita.
"Ti sei svegliata?" mi chiede assonnato
"Si, ma che ore sono?" chiedo ancora con gli occhi chiusi
"Sono le 6 di pomeriggio"
"Ah"
"Non vuoi andare da tua mamma?" annuisco
"Si però aspetta, c'è tempo, lasciami dormire un altro po'" lui ridacchia
"Non hai mangiato niente a pranzo, andiamo a mangiare qualcosa"
"Vabbè ja, aspetta che mi vesto" dico alzandomi, aspetto che esca dalla stanza ma lui rimane fermo
"Stai aspettando che io esca?" mi chiede ed io annuisco
"Sei seria? Dopo questo ti vergogni di me?"ha ragione, non ci avevo pensato
"Hai ragione" dico ridendo e apro l'armadio dove appena arrivata ho sistemato le mie cose, mi vesto con dei jeans e una maglietta semplici, si veste anche Edoardo e poi scendiamo insieme in cucina.

"Che ti preparo?" gli chiedo
"Tu stai ferma, preparo io"
"Sicuro?"
"Si, voglio che oggi ti risposi, ti faccio assaggiare la mia cucina" lui prende in mano una forchetta e io ridacchio
"Ma hai mai cucinato?"
"No" mi risponde secco e io scoppio a ridere
"Vabbè dai facciamo che prepariamo insieme" propongo, lui annuisce
"Che facciamo?" mi chiede, io apro il frigo per farmi venire qualche idea
"E che vogliamo fa? Non ci sta niente qua dentro"
"U maronna mij, ho pensato a tutto e mi so scordato la spesa!" dice mettendosi una mano in fronte, io scoppio a ridere e lo stesso fa lui.

"Vabbè dai usciamo, andiamo al bar" lui annuisce e insieme usciamo di casa, da casa nostra, il luogo in cui vivremo insieme, che racchiuderà tutti i nostri ricordi e tutta la nostra vita insieme.
"Salga in macchina signorina, prego" lui scherza e mi apre la portiera, io soffio una risata e salgo in macchina, che lui subito dopo mette in moto.

***
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Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora