Un viaggio

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"Sofia!! Ci sono i ragazzi!"
"Si mamma arrivo!!" urlo a mia madre mentre provo a finire di prepararmi in fretta, abbiamo deciso di fare un piccolo viaggio di 3 giorni insieme a Roma, sono super emozionata, è il primo viaggio che faccio sola con degli amici, non contando ovviamente il mio semestre in America dal quale sono tornata da 5 giorni.
"Ok così dovrebbe andare" mi dico a bassa voce guardandomi allo specchio, ho indosso dei jeans un po' strappati, un top bianco corto, le nike bianche e una borsa nei toni del marrone che ho abbinato alla giacchetta, l'ho aggiunta in caso sentissi un po' di freddo, visto che è giugno la temperatura ancora non è caldissima.

"Ci vediamo tra 3 giorni" dico a mia mamma salutandola "Hai messo tutto nella valigia?" "Si, poi se ho dimenticato qualcosa ci sono le ragazze che sicuramente lo avranno portato, stai tranquilla""Va bene, in caso di qualcosa chiamami, ciao amor mi...

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"Ci vediamo tra 3 giorni" dico a mia mamma salutandola
"Hai messo tutto nella valigia?"
"Si, poi se ho dimenticato qualcosa ci sono le ragazze che sicuramente lo avranno portato, stai tranquilla"
"Va bene, in caso di qualcosa chiamami, ciao amor mij" mi saluta e poi mi affretto ad uscire di casa.

Ad aspettarmi ci sono i ragazzi divisi in tre macchine, in due sono tutti seduti, nell'altra manca il posto a guidare, è di Edoardo che mi sta aspettando fuori appoggiato alla macchina, impegnato a guardare sul suo cellulare, appena mi vede lo posa in tasca e viene verso di me per prendere la mia valigia
"Tranquillo ce la faccio"
"Dalla a me, la metto nel bagagliaio" alzo gli occhi al cielo e faccio come mi dice, poi rimane davanti a me a guardarmi, aspettando che io faccia qualcosa, che lo abbracci forse, ma non lo faccio
"Che facciamo? Entriamo in macchina?" gli chiedo
"Ah.. sì" dice con tono deluso, cosa che mi fa sentire in colpa, così prima che si muova gli lascio un leggero bacio sulla guancia, cosa che lo fa sorridere.

"I posti sono tutti occupati, devi sederti avanti" dice Totó appena apro lo sportello, con lui sono seduti Nina e Carmine, hanno lasciato Futura alla madre di Nina per questi 3 giorni
"Ehhh mi sa di sì" dice Carmine facendo il finto dispiaciuto per poi ridacchiare, sposto lo sguardo a Edoardo che sta cercando di trattenere le risate, si sono sicuramente messi d'accordo
"E va bene, vado io avanti" dico rassegnandomi.

Ormai siamo in macchina da un'ora, siamo a metà strada. Dietro si sono addormentati tutti e ad essere svegli siamo rimasti solo io ed Edo che ogni tanto si gira a guardarmi, lo vedo con la coda dell'occhio anche se lui non lo sa, non ho intenzione di dirglielo.
"Allora che mi racconti?" mi chiede interrompendo il silenzio che si è creato appena è finita la canzone che stavamo ascoltando
"Niente di che, tu?" mi sembra così strano parlargli in questo modo, anche se la mia testa mi ha detto di restarci solo amica il mio cuore sa bene che non riusciremo mai ad essere solo amici, e questo lo so anche io, me ne rendo conto quando parliamo e ci troviamo entrambi in imbarazzo, come sta succedendo adesso
"Sofí senti, dobbiamo continuare così?"
"Così come?"
"Lo sai bene, non possiamo far finta di essere solo amici, sai anche tu che non lo saremo mai"
"Possiamo cambiare argomento? Ti prego"
"Va bene, ma di cosa dovremmo parlare?"
"Che facciamo appena arrivati?"
"E che dobbiamo fare? Andiamo a posare le cose in hotel e poi andiamo a mangiare, me sto murenn e fam" dice facendomi ridacchiare
"Aspetta, ho qualcosa da mangiare nello zaino" gli dico chinandomi verso lo zaino che ho portato con me in macchina mentre la mia valigia è dietro
"Ecco, vuoi un panino?" gli dico ponendoglielo, lui subito lo afferra sorridendomi imbarazzato
"Si o cor mij peccrè" mi dice facendomi arrossire, cosa che provo a nascondere mentre lui ridacchia perchè l'ha notato
"Mangia e pensa a guidare, scemo" gli dico dandogli un colpetto sulla spalla.

"Oi, siamo arrivati" sento una voce quasi come un sussurro che mi fa svegliare, apro gli occhi e mi rendo conto che è Edoardo, involontariamente gli sorrido, mi era mancato svegliarmi e vederlo accanto a me, poi mi rendo conto di star sorridendo già da troppo e faccio per alzarmi
"Scusa, ti ho lasciato solo, ma avevo un sacco di sonno, stamattina mi sono svegliata presto per finire la valigia, poi alle 9 siamo partiti.."
"Non ti preoccupare, rimedierai" mi dice ridacchiando mentre io non capisco se si riferisca a qualcosa in particolare o se sia una battuta

"Allora, sono state prenotate 7 stanze" dice la ragazza alla reception
"Ma come 7? Ne manca una, io, Edoardo, Silvia e Totò siamo separati"
"Mi dispiace ragazzi ma due di voi 4 devono dormire insieme"
"Nella mia non possiamo, è una singola, anche quella di Totó, solo quella di Edoardo è per due persone" mi fa osservare Silvia, ecco, ci risiamo, lo hanno fatto apposta
"Ho capito, va bene" mi rassegno per l'ennesima volta.

"Pensate di andare avanti così per tutti questi 3 giorni?" sussurro a Ciro mentre andiamo verso le stanze
"Che intendi?" fa il finto tonto
"Lo sai bene, babb" gli dico, poi scuoto la testa in segno di rassegnazione.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora