Tutto d'un colpo

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"Oh amore mi' " Edoardo entra nella stanza che mi hanno assegnato ieri sera e corre verso di me
"Edo" faccio per salutarlo ma vengo interrotta da un bacio
"Come stai?" chiede scrutandomi velocemente, facendomi ridere
"Sto bene, benissimo" lo tranquillizzo
"Non mi hanno fatto entrare fino a mo', stanotte ho litigato con ogni infermiere che passava ma non hanno ceduto e poi-"
"Tranquillo, lo so" lo blocco accarezzandogli la guancia, lui mi regala un sorriso dolce
"Si a vita mij Sofí" butta fuori quasi in un sussurro guardandomi negli occhi, per poi baciarmi .

"A criatur addo' sta?" mi chiede quando, dopo qualche minuto, si rende conto che siamo soli
"L'hanno portata nel ni- ah ecco" stavo per dirgli che le infermiere la stavano visitando quando una di loro è entrata nella stanza con nostra figlia in braccio
"Non voglio disturbarvi, ma volevo avvisarvi che la bambina sta bene, è tutto okay, posso lasciarla a voi" dice sorridendo, per poi metterla tra le mie braccia.
La guardo e non posso fare a meno di notare che il suo taglio degli occhi assomiglia incredibilmente a quello di Edoardo, sorrido al pensiero che gli assomigli.
"Comm è bell.." sussurra Edoardo guardandola, anche lui come me sta sorridendo
"È nostra figlia.." dico quasi incredula
"Si" annuisce Edoardo, poi mi bacia.
In questo momento posso descrivermi come la persona più felice del mondo, ho lui accanto a me che è tutto ciò di cui ho bisogno per essere felice, e nostra figlia tra le braccia, niente e nessuno potrebbe rovinare questo momento, siamo solo noi due e questa piccolina.

Di pomeriggio sono in stanza insieme alla bambina mentre Edoardo è andato a prendere la borsa che tenevo pronta per il parto, visto che ieri siamo venuti qui senza aspettarci tutto questo e non l'ho presa.
Sto scorrendo la home di instagram quando sento bussare alla porta, per poi vederla aprirsi
"Olèee" sento varie voci quasi urlare, solo dopo mi rendo conto che sono i nostri amici
"Ragà, tutti qua?" chiedo felice di vederli
"Avevi anche qualche dubbio?" sorride Filippo
"Si ma io voglio vedere la mia nipotina prima" dice Nad, le faccio segno di avvicinarsi a me visto che tengo la piccola  in braccio, quando la vede i suoi occhi si inumidiscono leggermente
"Quant' è bella.. assomiglia un sacco sia a te che ad Edoardo.. è incredibile" quasi sussurra
"Ij ancor nun ce pozz crer! So' zio n'altra volta!" esclama Totò guardando la bambina.

Dopo una decina di minuti anche Edoardo ci raggiunge
"Amò la borsa è questa, ne ho portata un'altra per sicure- ah cia' wagliù!" si accorge di loro solo dopo essersi avvicinato, visto che prima era alle prese con i manici delle borse
"Ecco il nostro papà" lo saluta Carmine
"Oh auguri fra'" Ciro gli sorride salutandolo
"Grazie fratè" lo ringrazia sincero Edoardo, loro due sono davvero come fratelli
"Oilloc oiiii" lo prende in giro Cardio mentre gli spettina i capelli, facendolo ridere.

"Allora io vorrei dire una cosa" butta fuori Gemma all'improvviso
"Che cosa?" chiede curiosa Silvia
"Bisogna festeggiare!" risponde lei cacciando da un angolo un cartone che sembra contenere una torta
"E questa dove l'hai presa?" chiedo sorpresa
"Nella pasticceria prima di venire" dice ovvia facendo le spallucce
"Ge' sei diventata la nuova Silvia adesso?" dice ridendo Alice, di solito è Silvia quella a dichiarare aperte le feste
"Ogni tanto" risponde Gemma, anche lei ridendo.

Quando, dopo varie ore, se ne sono andati quasi tutti, rimango sola in stanza con Nina, mentre Carmine ed Edoardo sono andati a prendere delle pizze, visto che loro due potevano restare abbiamo deciso di mangiare insieme.
"Allora tutto d'un colpo eh?" chiede lei sedendosi sull'altro capo del letto
"Diciamo che non me l'aspettavo" rispondo sorridendo
"Hai avuto paura?"
"Un po' ma solo all'inizio, quando mi hanno detto che Edoardo non sarebbe potuto venire con me, poi però mi sono tranquillizzata al pensiero di tenere lei tra le braccia" dico indicando la piccolina che sta tenendo lei in braccio
"Ti danno la forza.. e te la tolgono quando iniziano a crescere" scherza lei, ridiamo entrambe
"A proposito, Futura?" le chiedo stupendomi che non sia venuta
"Non l'hanno fatta entrare, quindi l'ho portata a casa di mamma"
"Prova di nuovo a portarla la prossima volta che vieni, anche se credo che tra un paio di giorni usciremo, stiamo benissimo entrambe" dico riferendomi a me e alla mia bambina
"Infatti, massimo due giorni e potrete tornare a casa, noi comunque domani veniamo, veniamo tutti i giorni finché non uscite" mi dice, io sorrido, poi ci abbandoniamo ad una lunga chiacchierata, se c'è una cosa che non è cambiata in questi anni sono le nostre chiacchierate che durano ore e ore.

Quando ormai Carmine e Nina sono tornati a casa io ed Edoardo siamo di nuovo da soli e me approfitto per riprendere un discorso lasciato in sospeso
"Edo, riguardo a quello che dicevamo ieri.."
"Di questo volevo parlarti, hai ragione, hai sempre avuto ragione, ormai le nostre vite sono una sola e quindi devi sapere certe cose, soprattutto se sono importanti" mi interrompe sorprendendomi
"Stavo per dirti che se non avresti voluto parlarmene avrei capito anche se non sarei stata mai d'accordo con questa decisione, ma sono felice che tu abbia cambiato idea" gli sorrido per poi lasciargli un bacio veloce sulle labbra
"Quindi vuoi dirmi che cosa è successo ieri?" lui annuisce
"Ricordi quello che è venuto tempo fa a casa? Quello che sembrava impaurito dall'idea che io dicessi tutto a Don Salvatore?" io annuisco ricordandomi di quel giorno
"Ha mandato degli uomini da me e Ciro, visto che eravamo con la sua macchina mi ha portato a casa ma non fino a dentro, quindi per sicurezza ho corso. Solo dopo ho capito che quelli non ci avrebbero fatto nulla, sono troppo intimiditi dal padre di Ciro, erano lì solo per spaventarci e noi come due scemi ci siamo cascati pure" butta fuori, io lo ascolto senza interromperlo
"L'importante è che voi stiate bene, lo avete detto al papà di Ciro?"
"Si, glielo ha detto lui quando è tornato a casa, io gli ho chiesto non fare nulla subito, quindi li ha solo avvertiti, ma se faranno un altro passo falso non ci sarà scelta"
"L'importante è che tu ci abbia provato e che non farai niente di male" gli dico accarezzandogli la guancia, poi cambiamo argomento e continuiamo a parlare finché il sonno non diventa tanto forte da farmi addormentare in un secondo.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora