Na poesia

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Siamo stati tutta la mattinata in giro, adesso che è pomeriggio siamo tornati tutti in hotel per riposarci, abbiamo appuntamento questa sera alle 8 nella hall dell'hotel.
Sono seduta sul divanetto della stanza quando decido di fare una cosa
"Edo, sei sveglio?" allungo la testa per vedere se sta dormendo o meno
"Si peccrè, dimmi"
"Ricordi che stamattina volevo parlarti?"
"Si" mi dice titubante, non credo ci stia capendo qualcosa
"Possiamo parlare ora?"
"Certo, dimmi" dice sedendosi a gambe incrociate sul letto, io vado a sedermi di fronte a lui.

Il mio cuore batte a mille appena incrocio i suoi occhi.
"Allora..non so da dove iniziare"
"Parla e basta,me faij mett paur"
"Ho una cosa da farti vedere" gli dico, stacco la cover dal retro del mio telefono ed estraggo un foglietto di carta
"Lo hai conservato.." dice a bassa voce guardando il bigliettino che ho ritrovato mentre facevo la mia valigia per tornare in Italia
"Non credevo di averlo più, poi mentre facevo la valigia per tornare a casa dall'America l'ho trovato, in quel momento ho capito una cosa, dopo tutto il tempo che abbiamo passato lontani non sono mai riuscita a dimenticarti, nonostante non conoscessi ancora la verità continuavo a pensarti, a sorridere ai ricordi che ho di noi.."
"Cosa significa questo?" mi chiede con un'espressione interrogativa
"No, hai ragione, starai pensando che sono una stupida, fai finta di nulla" dico facendo per alzarmi dal letto, lui mi ferma per un polso, subito i nostri sguardi si incontrano
"Non faccio finta di nulla, e non sei una stupida, adesso però devo mostrarti io una cosa, mettiti le scarpe che usciamo" lo guardo interrogativa ma decido di non fare domande e faccio come mi dice, dopo 10 minuti siamo fuori dall'hotel.

"Ma dove stiamo andando?" gli chiedo
"In un posto, devo mostrarti una cosa" risponde continuando a tenermi per mano
"Ti stavo facendo un discorso serio.."
"Anche questo è serio, fidati, eccoci" mi dice
"Il Colosseo...?" chiedo non capendo, a quest'ora non c'è anima viva, cosa ci facciamo qui?
"Voglio farti vedere una cosa, l'ho scritta pochissimo tempo dopo la nostra rottura" dice estraendo un foglietto dalla tasca, me lo porge per farmelo leggere

'E se sfioro le tue mani, si cancella il mio passato
due mondi lontani
tu, non sai quello che ho passato
tu, sei diversa da quelle del mio quartiere
tu, sei la luce dentro le mie notti nere
la luce nei tuoi occhi che mi incanta
un'anima nel petto che mi parla
teng o cor 'mman e 'mmbiett, tu nun può capì
nun me ricr accussì pecchè nun è colpa mij,
si so nat 'nda guerr
si na tigr e na gazzell nun se puonn vulè ben nun è colpa mij
vulev sul n'ata vita e na speranza,
mo te teng annanz, ij te tocc e tu te scans.
Ti sfioro le dita
no, nun fa accussì
nun fa chella facc ca me faije murì
tu si e n'atu munn 'o sape pur Dij
cu chillu sorris me faij ascì a 'mpazzì.'

Mentre leggo il mio cuore accelera, poi si ferma, poi accelera e continua così finché non alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi, è lì a fissarmi come se stesse aspettando un parere, adesso il mio cuore sta per uscire dal mio petto
"Edo, ma è bellissima" gli dico richiudendo il foglio per darglielo, ma lui scuote la testa
"È tua, l'ho scritta per te" il mio stomaco si capovolge
"Per me..?" chiedo quasi a me stessa, lui annuisce
"Non so che dire.."  poso il foglietto in una tasca
"Non dire nulla" mi dice quasi in un sussurro avvicinandosi
"È la cosa giusta?" gli chiedo guardandolo negli occhi, sono così profondi che riuscirei a leggerci dentro, ma preferisco non farlo in questo momento, preferisco ascoltare lui
"Se lo sentiamo, sì" accenna un sorriso, poi si avvicina ancora di più,
mi afferra dolcemente i fianchi
mi guarda negli occhi
mi sorride
gli sorrido
mi bacia.

Non so se sia la cosa giusta, ma so che è quello che voglio, se c'è una cosa che ho capito è che il nostro distaccamento è stato importante per capire che il nostro amore è fortissimo e che noi siamo, come dice chiunque ci conosca, fatti per stare insieme, due anime affini che possono anche allontanarsi per l'intera metà delle loro vite ma poi troveranno sempre il modo di rincontrarsi.
"Non ho mai smesso di amarti" mi dice in un sussurro appena ci stacchiamo dal nostro bacio
"Secondo te-"
"Secondo me dobbiamo fare ciò che sentiamo, tu cosa senti?" mi chiede interrompendomi, penso bene alla mia risposta
"Sento che faremo invidia a tutti" gli dico sorridendo, e subito anche lui mi regala uno dei suoi bellissimi sorrisi, uno di quelli che mi fanno innamorare sempre di più.

POV'S EDOARDO
Aspetto una sua risposta con un'ansia indescrivibile, poi la ottengo
"Sento che faremo invidia a tutti" mi dice, istintivamente sorrido, il sorriso più sincero che abbia mai potuto regalare a qualcuno, finalmente siamo tornati come, o meglio, più uniti e innamorati di prima.
"E comunque" dice interrompendo il silenzio che si è creato
"Nun accummengià, te preg!" dico ridendo
"Volevo solo dire che mi sono accorta che avete fatto tutto apposta, intendo la macchina e la stanza" soffio una risata
"La macchina non era programmato, la stanza forse sì" ammetto ridacchiando
"Si sapeva, l'idea non è stata tua però" dice, la guardo sorpreso di come faccia a sapere tutto questo
"È stato Ciro"
"E come lo sai?"
"Lo immaginavo" ecco, ci conosce tutti meglio di chiunque altro
"Comunque sia dobbiamo ringraziarlo, senza di lui adesso le cose non si sarebbe aggiustate" ammetto sorridendo.

POV'S SOFIA
Mentre stiamo tornando in hotel incrocio lo sguardo di un uomo, mi sembra di averlo già visto, ma essendo a Roma fatico a ricordare dove, poi realizzo e improvvisamente il mio respiro si fa pensante.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora