Nessuna scelta

3.5K 88 0
                                    

*Qualche mese dopo*
Ormai è marzo, io ho ripreso ad andare a scuola, per fortuna l'esame che dovevo fare per continuare senza recuperare l'anno è andato benissimo. La classe è rimasta la stessa ma ho trovato tutti cambiati e mi sono fatta qualche amica, essendo un linguistico quasi non ci sono ragazzi. Tornare a scuola per me è stato stupendo, amo la mia scuola e amo ciò che studio, il mio sogno è andare in Inghilterra e in America, quindi la conoscenza delle lingue è fondamentale. Con Edoardo va tutto alla grande, condividiamo ogni secondo della nostra vita a casa nostra, lui di andare a scuola non ci pensa proprio, infatti lavora insieme a Ciro e al resto della famiglia Ricci, mi piacerebbe dire che fa un lavoro normale ma non posso, è vero, ciò che fa gli permette di vivere nel lusso, ma io vivo costantemente con l'ansia che gli possa succedere qualcosa o che possa fare qualcosa di brutto. Lui mi ha fatto una promessa, non ucciderà mai nessuno, spero la mantenga, perchè non so come potrei reagire se non lo facesse.

"Domani abbiamo qualche interrogazione?" chiedo a Martina, una mia compagna di classe mentre usciamo di scuola
"No, abbiamo le abbiamo finite per questo mese, finalmente un po' di leggerezza"
"Menomale, ci vuole una pausa"
"Cosa farai in questi pomeriggi ora che non siamo impegnate a studiare?" mi chiede Laura, un'altra compagna di classe
"Credo che starò con Edoardo e i nostri amici"
"Uhh ancora Edoardo eh? È una cosa seria tra di voi allora"
"Beh dimmelo tu, viviamo insieme da quasi un anno e stiamo insieme da quasi due"
"E invece quei tuoi amici? Erano in carcere con te?"
"Si, ma sono come me, non sono cattivi e nemmeno criminali, alcuni sono stati incastrati, altri obbligati"
"E ci sta qualcuno libero?" mi chiede scherzando Martina
"Beh uno, Totó, lui lo conosco da quando siamo piccoli e per caso l'ho trovato all'IPM, ma non credo sia il tipo da relazione"
"E quel Ciro? Anche lui è tuo amico?"
"Si, il mio migliore amico a dire la verità, ma è fidanzato, anche lui da tempo, da un anno" vengo interrotta dal suono di un clacson, lo riconosco, mi giro e vedo il mio ragazzo che sta scendendo dalla macchina, mi viene a prendere tutti i giorni fuori scuola
"Ragazze c'è Edoardo, io vado ci vediamo domani" le saluto e loro fanno lo stesso, poi mi dirigo verso l'uscita per raggiungere Edoardo.

"Ehi amore come è andata la giornata?" gli chiedo mentre lo saluto con un bacio veloce per poi salire in macchina
"Bene, tutto normale, a te? Quella cosa che dovevi fare come è andata?" mi chiede sorridente, sembra felice e anche io lo sono a vederlo così
"Si chiama interrogazione, e comunque è andata molto bene, ho preso 8 e mezzo!"
"Mamma mij e tu si nu mostr!" dice ridendo mentre guida
"Questo si ottiene quando si studia"
"Si ma nella vita non bisogna solo studiare, ma anche divertirsi, quindi che dici? Andiamo a pranzo fuori oggi?"
"Andiamo a pranzo fuori" affermo sorridendo.

Dopo pranzo torniamo a casa, anche se non ho da studiare e lui il pomeriggio non lavora vogliamo stare un po' da soli. Proprio quando ci sediamo sul divano suona il campanello
"Aspettavamo qualcuno?" chiedo
"No.." mi risponde lui affrettandosi ad aprire.
"Oh Cirù"
"Ciao Ciro!" vado a salutarlo, mi abbraccia forte, sembra tranquillo e questo tranquillizza anche me, credevo fosse successo qualcosa
"È successo qualcosa?" gli chiede preoccupato Edoardo
"Nono tranquillo Eduà, solo che t'aggia parlà, possiamo un attimo da soli?" chiede guardandomi a quest'ultima frase
"E va bene!" dico sbuffando, cosa che li fa sorridere, poi salgo al piano di sopra.
Sto per entrare in camera quando li sento parlare
"Eduà ij aggia accir a chillu babb, entro oggi"
"Eh Cirù, è chest ca t vulev ric..."

POV'S EDOARDO
"Eduà ij aggia accir a chillu babb, entro oggi" appena mi dice questo sento un vuoto nel petto, esito un attimo prima di prendere parola
"Eh Cirù, è chest ca t vulev ric, stamattina stavo con Pietro in macchina,eravamo andati a prendere delle cose, lo abbiamo trovato in giro, Pietro mi ha detto che lui non poteva farlo, che dovevi farlo tu, ma tu o io non sarebbe cambiato, quindi l'ho fatto"
"Eduà ma che cazz stai ricenn? L'e 'ccis?" annuisco con la testa bassa, avevo fatto una promessa a Sofia, che non avrei ucciso nessuno, ma sono stato obbligato, ho omesso una parte della storia mentre raccontavo a Ciro, una parte che non saprà, potrebbe reagire malissimo
"Eduà ma si tutt scem? E Sofia? La promessa che le avevi fatto? Eh?! RIMMELL MO' , CHE FAIJ?" riesco solo ad ascoltarlo, una lacrima mi riga il viso
"Ciro non ho avuto scelta"
"In che senso?"
"Pietro.." non mi fa finire la frase che sembra aver capito tutto
"Chillu strunz.. nun te preoccupà Eduà, statt tranquill, m'o vec ij" mi saluta con un abbraccio ed esce velocemente da casa.

Un senso di panico mi pervade, non ho mai ucciso nessuno, so che con la legge non succederà nulla perchè è già tutto risolto, ma con Sofia.. la consapevolezza di aver infranto una promessa che le ho fatto, una promessa importante per lei, mi uccide.
Adesso sono solo seduto nel mezzo del divano a piangere come un bambino.

POV'S SOFIA
..."Eh Cirù, è chest ca t vulev ric, stamattina stavo con Pietro in macchina,eravamo andati a prendere delle cose, lo abbiamo trovato in giro, Pietro mi ha detto che lui non poteva farlo, che dovevi farlo tu, ma tu o io non sarebbe cambiato, quindi l'ho fatto"
"Eduà ma che cazz stai ricenn? L'e 'ccis?"
appena sento queste parole immagino che lui abbia annuito, perchè per un momento si crea silenzio, mi accascio a terra.
Non riesco a sentire più niente se non i miei pensieri.
Edoardo
il mio ragazzo
l'amore della mia vita
ha ucciso un uomo.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora