Qualche richiesta

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Il mattino seguente mi sveglio abbastanza tardi, quando apro gli occhi mi rendo conto che Edoardo è già uscito per andare a lavoro, deve avermi salutata mentre dormivo, sicuramente non l'ho sentito.
Quando arrivo in cucina per poco non mi spavento, poi mi rendo conto che quello che sta preparando la colazione è Edoardo, per un momento ho avuto pura fosse entrato qualcuno in casa.
"Buongiorno amore mi' " mi saluta baciandomi dolcemente
"Buongiorno, ma come mai non sei a lavoro?"
"Oggi Ciro teneva una cosa da fare, quindi non sono andato nemmeno io ed ho approfittato per stare a casa con te" mi spiega sorridendo
"Che onore che ho" lo prendo in giro avvicinandomi sempre di più per poi baciarlo.
Quando ci stacchiamo vedo che i fornelli sono accesi
"Stavi.. preparando la colazione?" gli chiedo confusa
"Si" risponde fiero
"Tu?"
"Eh, pecchè?"
"Ma non sai nemmeno tostare una fetta di pane" butto fuori ridendo
"E questo lo pensi tu, in quest'ultimo anno per non morire di fame ho dovuto imparare, so fare dei pancake buonissimi" si vanta avvicinandosi provocatorio
"Ah si? Proviamo allora" esclamo, lui alza un sopracciglio sorridendo e poi mi porge un piattino con dentro uno dei pancake che stava cucinando, subito lo assaggio
"Edo, sono buonissimi" dico sorpresa, poi guardo verso il piano da lavoro della cucina e mi rendo conto che dell'impasto non c'è traccia
"Edoà!" esclamo, lui quasi si spaventa e mi guarda interrogativo
"Ma sono i pancake già pronti solo da riscaldare!" gli dico fingendomi indignata
"Ua però, subito mi hai sgamato" brontola
"Però so buoni" cerca di rimediare, ricevendo da me uno schiaffetto scherzoso sulla spalla, ride
"Jamm babb, mangiamo".

Di pomeriggio ci prepariamo per andare al bar dove abbiamo appuntamento con i ragazzi per dirgli del matrimonio
"Jamm, ma dove devi andare? A una sfilata?" si lamenta Edoardo mentre finisco di prepararmi
"Ho dovuto piastrare i capelli, sono lunghi che vuo' a me? Ho fatto, possiamo andare" annuncio sorridendogli, un sorriso da bambina come per farmi perdonare, lui si scioglie a questo gesto e soffia una risata, poi usciamo insieme di casa.

"Oh siete arrivati" ci salutano gli altri che sono già tutti seduti a un tavolino del bar, ci sediamo con loro
"Eh 'o sapit e chi è a colp" dice Edoardo scoccandomi un'occhiata in segno di rimprovero
"Vabbè mo stiamo qua no?" faccio le spallucce e le ragazze ridono insieme a me, i ragazzi invece ci guardano straniti
"Quelle ridono perchè sono tutte uguali" dice Filippo ai ragazzi scuotendo la testa.
"Vabbè allora tornando seri, siamo qui per un motivo ben preciso" dico richiamando la loro attenzione
"Eh infatti vi dobbiamo dire una cosa" dice serio Edoardo 
"Oh così ci fate mettere paura" butta fuori Silvia
"Ma che ve sit lasciat n'ata vot?" azzarda Nad con un'espressione serissima, noi scoppiamo a ridere
"Ma che cazz ric Nadì, ma 'e vir comm stann?" la riprende Totó
"La notizia è bella" provo a dargli un indizio io, ma a giudicare dalle loro espressioni non stanno capendo niente, così Edoardo perde la pazienza
"Ci sposiamo wagliù!" annuncia felice, nei loro volti compaiono dei sorrisi giganti
"Ma che state ricenn!" esclama euforica Silvia, io annuisco.
"E volevamo chiedere delle cose ad alcuni di voi" dico dopo qualche minuto passato ad ascoltare le loro esclamazioni felici e di congratulazioni
"Dite dite" ci invoglia Carmine
"Io volevo chiedere a Nina e Nad, se vogliono  essere le mie testimoni e a voi ragazze se volete essere le mie damigelle" butto fuori ansiosa di sapere le loro risposte
"Sofi io non so che dire.. Sì assolutamente sì, marò vien 'cca" Nina si alza per abbracciarmi, subito dopo anche le ragazze mi abbracciano
"Saremo le damigelle più fighe di sempre" dice Silvia sognante
"Sicuramente" sorrido io
"Ma... le mie richieste non sono finite" dico guardando una persona in particolare
"Mi vuoi accompagnare all'altare?" Totó si guarda intorno per poi capire che parlavo con lui
"Ma io?" chiede per rassicurarsi che ce l'avessi con lui
"Si, tu" dico ridacchiando
"Ueij mamm mo me mett a chiagn, vien 'cca" mi sporgo verso di lui per abbracciarlo, poi spiego
"Tu sei sempre stato il mio fratellone, hai colmato il vuoto che ha creato la morte di papà dentro di me, non vedo persona migliore per il ruolo che spetterebbe lui" Totó sembra sul punto di piangere
"Sì, ti accompagno io all'altare 'nda stu fetent" dice indicando Edoardo, ci fa ridere tutti.
"Adesso è il momento delle mie richieste" dice Edoardo
"Cirù, Carmine volete essere i miei testimoni?"
"Noi?" chiedono colti di sorpresa
"Eh voi" risponde annuendo Edoardo
"E comm no fratm! Ne siamo contenti" si abbracciano
"Filì tu vuoi suonare il piano? E Cardio tu vuoi cantare? Ovviamente non per tutta la festa, giusto 2 o 3 pezzi, quelli che volete"
"Ma stai facenn veramente Eduà?" chiede Cardio
"Si" si limita a rispondere a rispondere Edoardo sorridendo
"Si che vogliamo!"

Più tardi sono sul sul divano mentre Edoardo è uscito, doveva vedersi con Ciro per parlare di lavoro, nonostante io sappia bene che non sto sognando ancora non ci credo, mi sposo con Edoardo!
Qualche mese fa, quando ancora non avevamo chiarito non avrei mai pensato a questo per il mio futuro, mi ero rassegnata al fatto di dover lasciarmi alle spalle noi due e la nostra storia, ma adesso mi rendo conto che non avrei mai potuto farlo. Lui fa parte della mia vita e fa parte di me. Mentre penso a questo ritrovo sul mio diario una cosa che ho scritto quando ero all'IPM:
'Siamo così, ci amiamo, poi litighiamo, facciamo finta di odiarci e poi torniamo ad amarci, o forse non abbiamo mai smesso si farlo. Siamo noi, tu che mi accarezzi e mi sussurri di amarmi e io che ti sorrido dicendoti che anche io ti amo, tu che mi guardi con quegli smeraldi verdi e il mio cuore che si scioglie davanti ad essi, siamo noi, io e te, e ti faccio una promessa, ti prometto di amarti per sempre, di non pentirmi mai di questo amore se mai dovesse finire, mai di averti amato, mai di averci creduto. Perchè ci sono amori che non importa come finiscono, l'importante è che siano esistiti'.
Mi scappa un sorriso, a rileggere queste parole mi rendo conto che per me è sempre stato così, siamo sempre stati realmente solo noi due, e capisco che infondo non sarebbe mai potuta finire, perchè le nostre anime sono legate a un filo che è impossibile spezzare, lo sono sempre state, anche prima di conoscerci.
I miei pensieri vengono interrotti dallo squillo del mio telefono, quando vedo che è Edoardo a chiamarmi mi spavento, non mi chiama mai durante il lavoro
"Pronto?" chiedo ansiosa
"Oh amò, visto che già è ora di cena che dici, prendo le pizze e le porto a casa?" faccio un respiro di sollievo
"Si va bene" rispondo sorridendo
"Vabbuò allora ci vediamo tra 10 minuti che le prendo da Tonino, lo sai che a noi subito ce le fa"
"Va bene, a tra poco"
"Ciao peccrè" chiudo la chiamata sollevata dal fatto che non sia successo niente e ritorno a leggere.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora