Il sole era scomparso da un'ora all'orizzonte e le porte di tutte le case, a Woodsboro, erano state tutte chiuse a chiave. Le finestre erano oscurate dalle tende, eliminando qualsiasi fonte di illuminazione proveniente dalle abitazioni.
Meredith entrò nella camera degli ospiti, appoggiando le valigie di Hallie e Lonny accanto all'armadio. Liam stava già dormendo come un sasso sul letto matrimoniale.
I due la ringraziarono per l'ospitalità. Ma quando Meredith stava per lasciarli da soli, Hallie la fermò: "Grazie per quello che stai facendo per noi. Non ce lo meritiamo."
"Non dire sciocchezze, sei mia nipote!" Ridacchiò lei per poi darle una carezza sulla guancia. Proprio come faceva con Tania quando era piccola.
Non appena Hallie e Lonny furono da soli, quest'ultima raggiunse Liam. Non poté fare a meno di sorridere nel vederlo dormire beatamente. Le dava l'impressione di essere un angelo.
Gli accarezzò i soffici capelli castani, attenta a non rovinargli i ricci. Lonny li raggiunse e si sedette sul letto, uno strano sguardo preoccupato stampato sul volto.
"Hallie... io ho davvero paura a restare qui. Ho paura per Liam. Ho paura per te. Voglio soltanto andarmene" ammise, passandosi una mano tra i capelli neri "Che cosa si fa in queste situazioni?"
"Chiedere aiuto. Non possiamo affrontare questa cosa da soli" affermò lei, estraendo il cellulare dalla tasca e digitando qualcosa su di esso. Lo avvicinò all'orecchio, alzandosi dal letto.
Iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, sbuffando e mordendosi le unghie. Lonny la fissava accigliato mentre si assicurava che Liam non si svegliasse e continuasse a dormire profondamente.
"Pronto" Sidney rispose dopo il sesto squillo. Aveva un tono di voce strano, come se già sapesse che Hallie l'avrebbe telefonata.
"Sid, sono Hallie. Lo so che non ci sentiamo da molto ma ho bisogno di chiederti un favore. Un favore urgente."
"Hanno ucciso Troy, lo so. L'ho appena visto al notiziario. Ma tu stai bene, dove sei adesso? E tuo figlio?"
"Io... sì, credo di stare bene. Per ora. Sono con Lonny e Liam a Woodsboro. Non avevo scelta, sono dovuta tornare."
Sidney fece un profondo respiro: "Perché mi hai chiamata, Hallie?"
"Sai benissimo perché. Io ho bisogno del tuo aiuto. Non posso farcela da sola e non voglio cavarmela da sola. Ho bisogno di te."
"Io credo che tu possa farcela, invece" Hallie provò a ribattere ma Sid la interruppe "Una notte di dieci anni fa ho visto una persona diversa. Non sei più la Hallie ingenua e incapace di una volta. Sei diventata forte. Sei cresciuta. E non grazie a me."
Hallie scosse la testa in senso di diniego: "Io non ne sono tanto sicura. Forse sembro cambiata... ma in realtà sono sempre la stessa. È tutto uguale a prima."
"Puoi riuscirci, Hallie. Io credo in te. Non finirà mai, i ricordi e la paranoia ti perseguiteranno per tutta la vita... ma puoi continuare a lottare. Fallo per Troy, per gli amici che hai perso dieci anni fa."
Hallie fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi e metabolizzando il fatto che Sidney si fosse rifiutata di aiutarla: "D'accordo, ho capito."
"Così ti voglio. Sei forte, ricordatelo sempre. E sii prudente, okay?"
Ma Hallie non rispose. Le riattaccò in faccia, senza assicurarle nulla. Non poteva credere che Sidney Prescott si fosse tirata indietro in una situazione del genere; non era da lei.
"Era Sidney, vero? Che cosa ha detto?" Domandò Lonny, ricevendo la risposta meno rassicurante di sempre: la verità "Che cosa vuoi dire con questo?! Ci ha abbandonati in mezzo a questo casino?!"
"Non urlare, sveglierai Liam" Hallie lo raggiunse e si sedette accanto a lui, lo sguardo perso nel vuoto. Anche lei faticava a crederci, ma doveva. Non c'era nulla che potesse fare per convincerla a tornare.
In fondo Randy glielo aveva detto che Sidney non voleva avere più niente a che fare con tutta quella storia. Niente più Woodsboro. Niente più Ghostface. Niente più Squartati. Ma lei non aveva voluto credergli.
"Non abbiamo bisogno di lei, deve andare avanti con la sua vita. Merita un po' di pace" Hallie si sforzò di accettare la cosa "Sono così stanca ma ho paura anche di addormentarmi."
"Non devi avere paura, ci sono qui io a proteggerti. E a proteggere Liam. Adesso dormi, ne hai bisogno" Lonny le accarezzò la schiena, concedendole di sdraiarsi e appoggiare la testa sulle sue cosce.
"Stringimi forte e non lasciarmi andare. Svegliami se succede qualcosa" Furono le ultime parole di Hallie prima che chiudesse gli occhi e si lasciasse andare ad un sonno profondo.
■ ■ ■
Il salotto della casa di Linda era così grande che c'erano anche la cucina e la sala da pranzo messi insieme. Era una villetta inutilmente grande per sole tre persone, quindi Linda non aveva problemi ad invitare Stella, Dylan e Jenna qualche volta.
Raggiunse Jenna, la quale restava seduta al bancone della cucina mentre fissava i due fidanzatini che si baciavano sul divano. Stella gli stava addirittura permettendo di palparle il seno. Davanti alle sue amiche!
"Che stronzo" commentò Jenna, provando una forte indignazione per quel porco di Dylan Linch.
"Si è lasciato tutto alle spalle, a quanto pare" Suppose Linda, appoggiando i gomiti sul bancone e assistendo anche lei allo spettacolo.
"Odio chi non si assume le responsabilità delle proprie azioni" La ragazza sbuffò per poi voltarsi verso l'amica, la quale era intenta a bere un gran sorso di birra "Vado in bagno."
Jenna si alzò dallo sgabello e scomparve al piano di sopra, non potendo più sopportare il semi-porno che stavano mettendo in scena i due fidanzati. Ma il motivo principale era Dylan.
"Linda, dov'è la camera da letto?" Chiese Stella, staccandosi dal fidanzato e prendendo fiato.
"Mi dispiace, Stella, ma la camera dei miei è off limits stasera e non ho voglia di ripulire il vostro schifo" Ribatté lei, sfoderando un sorriso sarcastico.
"Oh andiamo! Ma che ti costa? Puliremo noi" La implorò Dylan ma Linda sembrava decisa a non cambiare idea.
Mentre i due continuavano a lamentarsi, lei non fece altro che ignorarli ed estrasse il cellulare dalla tasca. Subito dopo, però, un numero sconosciuto apparve sullo schermo.
"Pronto" Rispose e calò silenzio per qualche secondo. Il suo colorito roseo divenne un grigio pallido "Che cosa? Siete davvero sicuri che siano loro?" Non appena ebbe la conferma, Linda riattaccò.
Stella e Dylan, affiatati com'erano, non si erano neanche accorti dello shock stampato sul suo volto. Se avesse detto loro il motivo, probabilmente non sarebbero stati neanche interessati al riguardo.
Corse al piano superiore, cercando di trattenere le lacrime per più tempo possibile. Più facile a dirsi che a farsi, in una situazione del genere.
In corridoio andò a scontrarsi con Jenna, la quale era appena uscita dal bagno. Non appena la ragazza vide l'espressione sul volto di Linda, non poté fare a meno di chiederle che cosa fosse successo. Ma lei non rispose e si chiuse in camera per il resto della serata.
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Scream - Non fidarti di nessuno
FanfictionSECONDO VOLUME DELLA TRILOGIA "SCREAM H25" I fantasmi non muoiono mai. CONTIENE SPOILER DEL PRIMO VOLUME È trascorso un decennio dall'ultima apparizione di Ghostface e nelle sale cinematografiche viene rilasciato il seguito di Squartati, scritto e d...