25 - Nuove speranze - 25

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Non era morta. Hallie non riusciva a credere di essere ancora viva dopo essere caduta da un'altezza simile. Fortunatamente, era atterrata in un cassonetto e i vari sacchi erano riusciti ad attutire la caduta.

Strisciò fuori dal cassonetto, atterrando sull'erba. Era tutta sporca e sudicia. Hallie sentiva dolore da tutte le parti dato che la caduta aveva fatto comunque abbastanza male.

Si rimise in piedi, barcollando un po' e tossendo. La prima cosa che fece fu alzare lo sguardo. Jim era sparito. La terrazza era vuota e lui non c'era più.

Spostò lo sguardo dritto davanti a sé e sbarrò gli occhi non appena si rese conto di trovarsi a pochi centimetri dal cadavere di Linda. Restò immobile per qualche secondo prima di voltarsi e scappare.

Avrebbe potuto tranquillamente correre il più lontano possibile dalla casa ma decise di non farlo. Doveva confrontare Jim e trovare suo figlio, costi quel che costi. Quel bastardo doveva morire davanti ai suoi occhi.

Quando rientrò in casa si guardò intorno. Non c'era alcuna traccia di Jim neanche lì. Tutto era estremamente silenzioso. Hallie evitò di far cadere gli occhi sul corpo di Lonny che si trovava proprio davanti a lei.

Sobbalzò non appena il suo cellulare squillò. Lo afferrò dal pavimento e notò che era un numero sconosciuto. Capì subito chi era e rispose senza pensarci due volte.

«Allora, cazzone. Dove sei finito?»

«Prova a trovarmi.»

Jim stava ancora usando l'applicazione per parlare come Ghostface. Che senso aveva? Ormai si era già smascherato, era inutile cercare di camuffare la sua vera voce.

Hallie notò il coltellino che aveva precedentemente fatto cadere sul pavimento e lo afferrò, stringendolo saldamente nell'altra mano, pronta a difendersi se necessario.

«Randy avrà sicuramente chiamato la polizia prima di venire qui. Lo sai questo, vero?»

«E allora? In fondo l'assassino era Yara, non io. Dico bene?»

«Sei davvero convinto che crederanno a questa stronzata?»

«Se sono l'unico superstite, sì.»

Hallie spostò lo sguardo verso la cima delle scale per vedere se ci fossero alcuni movimenti sospetti al piano superiore. Sembrava essere tutto normale.

«Credi davvero che ne uscirai pulito da tutta questa storia?»

«Perché ti interessa? Tanto sarai comunque morta.»

«Ma lo hai mai visto un film Squartati? Il cattivo di turno viene sempre fatto a pezzi nell'atto finale.»

«Forse io sono l'eccezione alla regola.»

Hallie fece il suo ingresso in cucina, il coltellino puntato dritto davanti a sé. Si guardò attentamente intorno ma anche questa stanza sembrava essere vuota. Nonostante ciò, non osava abbassare la guardia.

«Credo proprio che tu mi abbia trovato.»

La donna si bloccò non appena sentì quelle parole dal cellulare. Si accigliò, cercando di capire dove potesse essersi nascosto.

Ma Jim non le diede tempo per pensare: sbucò da dietro il bancone, prendendola in braccio. Hallie urlò dallo spavento, facendo cadere il dispositivo sul pavimento.

Venne scaraventata sul bancone e, non appena cercò di rialzarsi, lui le strinse le mani al collo. Hallie si dimenava disperatamente, alla ricerca di ossigeno.

I suoi occhi stavano iniziando a lacrimare mentre il viso si tingeva di uno spaventoso blu. Jim non osava allentare la presa, digrignando i denti e stringendo ancora di più.

Scream - Non fidarti di nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora