14 - Un gioco mortale - 14

35 4 0
                                    

Stella camminava nervosamente per il corridoio, ripensando alla telefonata di poco prima. Era probabilmente Tania che voleva spaventarla. Ma a che scopo?

Raggiunse il suo armadietto e digitò la combinazione, aprendolo. Al suo interno era presente una foto di lei, Dylan, Jenna, Linda e Tania attaccata con del nastro adesivo; erano tutti così sorridenti e felici.

Quante cose erano cambiate da allora. Stella sospirò: in fondo le dispiaceva aver eliminato Tania dalla sua vita. Erano amiche per la pelle, convinte che niente e nessuno sarebbe mai riuscito a separarle.

Stella stava per estrarre un libro non appena il cellulare squillò. Sobbalzò dallo spavento e controllò lo schermo. Era di nuovo Tania. Riattaccò subito.

Afferrò il libro, richiudendo l'armadietto e impostando la password. Riprese a camminare in direzione dell'uscita finché il cellulare non squillò di nuovo. Stella si fermò, sbuffando.

Accettò la chiamata senza neanche controllare chi fosse, stanca di quella situazione: «Adesso basta!»

«Mi dispiace tanto rovinare i tuoi piani ma ho bloccato tutte le uscite. Ci siamo soltanto io e te, adesso.» era ufficialmente l'assassino. Stella divenne pallida in volto «Poverina, hai perso il fidanzato e anche la migliore amica.»

«Chi cazzo sei?!»

«Hai fatto la domanda più banale di tutte, sii originale.»

«Mio padre è il preside, sai? È qui con me adesso.»

«Tu dici? Io non lo vedo. Sembra piuttosto che tu sia da sola, in un corridoio lungo e spaventoso.» Stella non poté fare a meno di guardarsi maniacalmente intorno, senza trovare nessuno «Non saprai mai dove mi trovo.»

«Stammi a sentire, figlio di puttana. Sono a due secondi dal chiamare...»

Lui la interruppe: «La polizia, certo. Credi che sia abbastanza per convincermi a lasciarti in pace? Sai benissimo anche tu che i poliziotti sono inutili. Tu sei la cheerleader stronza, bionda e popolare, non sarà difficile ucciderti... ma adesso voglio fare un gioco.»

«Un....un gioco?»

«Un quiz su Squartati 2, tre round.»

«Ma non l'ho visto quel film!»

«Siamo a Woodsboro, avrai sicuramente sentito tutta la storia da qualcuno. Prima domanda: chi è la vittima iniziale?»

«Non ho intenzione di giocare a nessuno dei tuoi fottuti giochi!»

«Ti ripeto la domanda: chi muore per primo nel seguito di Squartati

Stella capì che non aveva scelta se non assecondarlo. Indietreggiò, andando a finire con la schiena contro un armadietto. Il silenzio presente nel corridoio era fin troppo rumoroso.

Si morse il labbro, sforzandosi di ricordare. Strinse i pugni e chiuse gli occhi, sperando vivamente che in quel modo qualcosa potesse tornarle alla mente. Il problema, però, era che aveva un vero e proprio vuoto di memoria.

«Ehm... io...» finalmente, Stella si ricordò «Annie! Si chiamava Annie!» sapeva che quella era la risposta giusta; doveva esserlo per forza.

«Il nome non basta, Stella, io ho bisogno di sapere anche il cognome.»

«Il cognome? Ma io... io non...»

«Suppongo che tu non lo sappia, allora.»

«No no no, aspetta, lo so, lo so!»

Gli occhi della ragazza si inumidirono di lacrime. Balbettava e tremava dalla paura. Non poteva crederci che stesse accadendo davvero a lei, erano cose che vedeva solo nei film.

Scream - Non fidarti di nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora