14. 𝘼𝙢𝙖𝙢𝙞 𝙩𝙚𝙣𝙚𝙧𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚
"Dimmi che ti piace Elvis!" ha esclamato Amanda, dopo essersi seduta nel taxi. Jeremy, in risposta, sgrana gli occhi. "Scherzi? C'è ancora qualcuno a cui non piace il solo ed unico re del rock n' roll?". "Al mio ex non piace" risponde la ragazza, alzando le sopracciglia. "Sai, non ne sono sorpreso. Anzi, mi sorprende che tu sia stata con un uomo così".
"È stato tanto tempo fa. Ero giovane, ambiziosa e molto ingenua. La passione per la musica ci ha uniti, e allo stesso modo ci ha separato". Jeremy si fa serio, dicendosi dispiaciuto per lei. "Non importa. È acqua passata. Adesso sono una donna completamente diversa". Il tassista frena quasi all'improvviso. Gli pagano la corsa e scendono in strada, ritrovandosi davanti ad un locale che a Jeremy non è noto. "Non ci ero mai stato".
"Ti piacerà". Il buttafuori all'ingresso sembra riconoscere Amanda, quindi li lascia passare senza indugiare ulteriormente. All'interno è tutto così tranquillo, e allo stesso tempo quel posto irradia una certa frenesia. Jeremy sceglie quasi istintivamente che quel locale gli piace. "Perché mi hai chiesto se mi piacesse Elvis?".
"Lo capirai tra poco!". D'un tratto, dalle casse poste agli angoli della stanza echeggia una canzone che lui conosce a memoria. A Little Less Conversation lo riempie di un'energia cristallina, e Amanda sorride di gioia, stringendosi nelle spalle. "Visto?". Jeremy annuisce, porgendole la mano. "Ti va di ballare?". Subito raggiungono la pista, muovendosi a ritmo insieme ad altre persone che sgomitano tra di loro. "Ho sempre voluto conoscerlo!". Urla lei, per farsi sentire da sopra la musica. "Intendo Elvis. Penso sia scomparso troppo presto".
"In molti credono che sia ancora vivo, nascosto in una qualche isola paradisiaca".
"Certo, e adesso avrebbe ottanta anni? Vorrei anche io credere a queste cose. Vorrei poter credere che le persone che muoiono, in realtà non se ne vanno per davvero". Jeremy comprende di aver intavolato un argomento particolare, e decide di proseguirlo solo quando ritornano al tavolo. Amanda gli parla dopo aver preso uno shot di tequila. "Parlavo di mia madre. È morta tanti anni fa. Incidente stradale". Dirle 'mi dispiace' gli sembra una frase di circostanza, e per questo non le dice nulla. Pensa solo di farle comprendere il suo dispiacere con un semplice sguardo. Lei sorride, sebbene l'argomento non sia dei migliori da affrontare ad un presunto primo appuntamento. Nessuno dei due sa in realtà se lo è. Si sono solo incrociati nel locale dove Amanda lavora.
"Mi dispiace, per l'altra sera. Non volevo tirarti un bidone. Chad mi aveva promesso che mi avrebbe finalmente presentato ad un discografico, e non lo ha fatto. Si può dire, che a fine serata, io e te abbiamo ottenuto la stessa delusione".
"Non preoccuparti. Diciamo che ho fatto finta di avercela con te... non ero propriamente arrabbiato per il bidone".
"E per cosa?" Jeremy le rivolge uno sguardo ma lei non sembra capire dove vuole andare a parare. "Non importa. Mi assicuri che domani ci vedremo?".
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𝘾𝙤𝙣 𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙘𝙚 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨
Fiction généraleUna giovane donna di New Orleans sogna di poter diventare come Ella Fitzgerald, il suo idolo sin dall'infanzia. Terminati gli studi, riesce finalmente a realizzare il suo desiderio, divenendo la punta di diamante del Jazz Playhouse. Jeremy Brauer, u...