𝙐𝙣𝙘𝙝𝙖𝙞𝙣𝙚𝙙

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20. 𝙇𝙞𝙗𝙚𝙧𝙖 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙘𝙖𝙩𝙚𝙣𝙚

 𝙇𝙞𝙗𝙚𝙧𝙖 𝙙𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙘𝙖𝙩𝙚𝙣𝙚

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Lui aveva seriamente pensato di non aver mai visto e udito nulla di più bello fino a quel giorno. Ce n'erano state tante prima di lei, ma Robyn sembrò essere quella giusta. La cantante che aveva sempre cercato e mai trovato. Sin dal liceo, dopo esserne uscito con il massimo dei voti, Samuel si era detto di volersi dedicare alla musica ed essendo un vero incapace con gli strumenti e il canto, aveva deciso di comprarsi uno studio discografico comprando tutto il materiale grazie ai soldi messi da parte negli anni. Nessun aiuto da parte dei genitori, che si erano detti di non volerlo più vedere dopo che lui aveva rinunciato a proseguire gli studi per diventare un avvocato degno di prendere il posto di suo padre come giudice o anche come procuratore distrettuale nel suo studio legale. In qualche anno si era ritrovato dietro ad una scrivania, con tanta ambizione e diversi contratti non ancora firmati. Doveva assolutamente trovare una soluzione e così ha iniziato a girare per New Orleans, nota al resto del mondo per essere il perfetto rifugio per artisti, scrittori e musicisti di ogni età. Prima di Robyn c'era stata Janet e prima ancora Beverly. Samuel aveva dovuto ripulire tutto per poter accogliere la nuova cantante di cui Chad gli aveva tanto parlato fin quasi alla nausea. "Certo che sono disposto a conoscerla. Falla venire nel mio studio e vedrò cosa posso fare con lei".

Letteralmente – aveva pensato lui, dopo averla cercata su Facebook. Come aveva immaginato dai racconti dello smielato e innamorato Chad, Robyn era una ragazza fuori dal comune. I suoi occhi erano meravigliosi, quasi magnetici quando ti si posavano addosso come un faro nella notte che scopre delle barche alla deriva. Al primo incontro, si era portata dietro il suo titolare – che Sam intuì fosse già il suo fidanzato dal modo in cui si cercavano con fugaci sguardi oltre il vetro - ed Hancock non poté far altro che accettarlo, facendolo accomodare accanto a lui dietro i diversi mixer pronti a regolare frequenza e velocità della base che avrebbe accompagnato la voce di Robyn sulle note di Ashes.

"Scrive anche canzoni sue" commentò Chad, guardandola con fare orgoglioso. "Ah sì?" domandò Sam con indifferenza, perché non le importava tanto del suo talento. Aveva già ben chiaro che cosa voleva che Robyn facesse per lui. Rimaneva solo da occuparsi di Chad, renderlo meno sospettoso e allontanarlo da lei il più in fretta possibile. Dopodiché sarebbe andato tutto liscio. "Come sono andata?" Robyn lo interrogò appena la canzone terminò. Le mani posate sulle cuffie che aveva cacciato sulle orecchie nascoste dietro ai lucenti capelli castani. "Molto bene. Ti farei subito firmare il contratto se dipendesse da me". Chad si sollevò dalla sedia, guardandolo storto. "Come mai?".

"Sì, beh... ci sono tante cose da fare prima. Robyn deve avere delle canzoni sue, e incidere un disco di almeno dieci tracce". "Io potrei farcela..." rispose lei oltre il vetro "...posso farle ascoltare le mie canzoni. Ne ho almeno sei o sette".

"Allora torna in studio da me, e inizieremo a lavorarci". Robyn annuì, sfilandosi le cuffie. Nel frattempo, Sam richiamò Chad da parte. "Meglio che non la accompagni ogni volta. Ho bisogno che lei rimanga concentrata e tu me l'hai sviata per tutta la registrazione di oggi".

𝘾𝙤𝙣 𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙘𝙚 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora