Una giovane donna di New Orleans sogna di poter diventare come Ella Fitzgerald, il suo idolo sin dall'infanzia. Terminati gli studi, riesce finalmente a realizzare il suo desiderio, divenendo la punta di diamante del Jazz Playhouse. Jeremy Brauer, u...
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A New Orleans sono tutti così maldestri, disorganizzati e distratti. Insomma, in qualsiasi altro posto si sarebbero accorti di dieci ragazze scomparse ma Sam ha pensato anche a questo. Le sue ragazze non erano persone qualunque. Erano sì, talentuose e bellissime, ma hanno anche un'altra cosa in comune, abbastanza rilevante per uno come lui: essere nessuno, non avere genitori o comunque non avere alcun contatto con loro. Per questo nessuno le ha cercate. Nessuno si sarebbe mai accorto della loro assenza, ma rapendo Amanda gli era sfuggito qualcosa. Lei è anche fin troppo amata, e avrebbero smosso mari e monti per ritrovarla. Jeremy ha ricevuto un messaggio da lei che annullava l'appuntamento, dicendosi non interessata a continuare qualsiasi cosa ci fosse tra di loro. Lui si è immediatamente insospettito. Insomma, è sempre stato diffidente e il recente atteggiamento di Amanda nei suoi confronti non sembrava in alcun modo volerlo illudere; al contrario. C'era una certa chimica tra di loro, e lei non poteva averla dimenticata così, di punto in bianco e senza dargli una vera spiegazione, magari a quattr'occhi, per poter chiarire qualsiasi fraintendimento. Appena incontra Brian, qualche minuto prima di lasciare il suo appartamento, gli domanda di Carey. "Oh, amico. Lei è formidabile, e passionale. Mi sono innamorato e...".
"Ne sono contento ma..." imita un gesto con la mano come a intimarlo di fare silenzio "...voglio parlarle".
"Di cosa?".
"Di Amanda" vedendolo dubbioso, gli fa leggere gli ultimi messaggi ricevuti. "Beh?".
Brian allarga le spalle, sfilandosi il giubbotto. "Non noti nulla di strano nelle sue risposte?".
"No. È tipico delle ragazze, sparire quando le cose si stanno per fare interessanti".
"Sì, ma Amanda non è così. È diversa dalle altre" Brian soffoca una risata. Subito dopo si avvicina al frigo per poter bere del latte fresco direttamente dal brick. "Amico, lo sai bene come funziona in queste situazioni. Lo hai fatto anche tu in passato. La tipa si è stancata di aspettare una tua mossa e se l'è data a gambe". Jeremy scuote il capo, come a convincersi del contrario. "Tutte stronzate! Tu non la conosci come la conosco io".
"Allora mandale altri messaggi, o va' a casa sua. O incontrala al Playhouse".
"Ha deciso di non tornarci più, o almeno è quello che mi ha detto". Brian sogghigna ancora. "Scommettiamo che invece ci torna? Va' a quel locale, stasera e coglila in flagrante!".
Ingannarla, tenderle un agguato, sospettare di lei dopo tutto quello che è successo. No, non è la scelta giusta. È una mossa azzardata. "Dove lavora Carey? Devo parlare con lei!" Brian alza gli occhi al cielo, e dopo solleva il braccio per poter guardare l'ora dal suo orologio.
"È a pilates, adesso. Allena sue coetanee alla palestra in centro". Jeremy si rigira le chiavi di casa tra le dita, e dopo chiude la porta dietro di sé per poter raggiungere la migliore amica di Amanda sul suo posto di lavoro. Intanto, al cellulare non ha più ricevuto suoi messaggi. È sparita. Arrivato alla palestra, scorge la figura alta e bruna oltre il divisorio di vetro nell'ingresso. Ci picchietta il pugno contro per poterla richiamare, così attira la sua attenzione e le chiede di poterle parlare qualche minuto. Carey si scusa con le donne stese sui tappetini di gomma e lo raggiunge sulla porta. "Jeremy? Che ci fai qui?".