Una giovane donna di New Orleans sogna di poter diventare come Ella Fitzgerald, il suo idolo sin dall'infanzia. Terminati gli studi, riesce finalmente a realizzare il suo desiderio, divenendo la punta di diamante del Jazz Playhouse. Jeremy Brauer, u...
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"Ah!" sospira Carey quasi all'improvviso, levando il calice di champagne all'altezza degli occhi. "Amo questo momento della giornata, quando tutto finisce e ti prepari ad accogliere con serenità il giorno seguente". Gli altri osservano il suo bicchiere, sogghignando. "Credo tu ne abbia bevuti un po' troppi".
"Oh no, non sono brilla. Sono solo felice, spensierata e pronta a fare bisboccia" lascia il calice sul tavolo e balza in piedi giù dal divano, porgendo la mano a Brian. "Ti va di farmi compagnia sulla pista da ballo?". Jeremy sa che il suo amico è negato con la danza, ma con sua sorpresa lo vede seguire Carey come se avesse atteso giorni e giorni esclusivamente per quello. "Assisteremo ad una grande scena, adesso!" esclama Jeremy, dando un leggero buffetto ad Amanda per farla voltare. Entrambi guardano i loro amici intanto che volteggiano in mezzo alla gente. "E tu non balli?" lei agita in aria la mano, rimandando il momento a quando avrà buttato giù almeno due calici. Adesso sta ancora sorseggiando il primo, gustandoselo fino in fondo come se non volesse perdersi alcun dettaglio. Schiude le labbra sul bordo del bicchiere, e rivolge gli occhi su Carey. Brian sta tentando di corteggiarla grazie a melensi complimenti e battute tutt'altro che divertenti, volte solo a farle capire che può essere un tipo divertente e insieme romantico. Amanda non è ancora riuscita a conoscerlo doverosamente e per questo non può dare consigli alla sua amica. Può solo dirle quello che vede, e adesso che li sta guardando danzare abbracciati, prova una certa invidia. Negli occhi di Brian riconosce un certo luccichio, degno di un uomo che è davvero preso dalla donna che gli è accanto. A questo proposito, guarda Jeremy e gli sorride. Lui fa lo stesso, mostrandosi imbarazzato. "Cosa c'è?".
"Nulla. Mi sentivo nostalgica". "E di cosa?" Amanda fa spallucce, tornando a bere il suo primo calice di champagne. Verso la fine, lo butta giù tutto d'un sorso e se ne fa riempire un altro. "Hai ancora bisogno di una mano per il disco?".
"Certo..." lei raddrizza la schiena contro il divano "...ma dovremo fare tutto alla perfezione. Niente deve essere lasciato al caso".
"E questo?" le domanda sporgendosi su di lei per poterla baciare. Lì, davanti a tutti e sotto gli occhi degli amici che sono ancora all'oscuro della novità. Jeremy si stacca per primo inumidendosi le labbra. Lei è ancora incredula ma indubbiamente attratta da quest'uomo dagli occhi cangianti e bellissimi. "Vedo che non hai perso l'interesse per me". Lui sgrana lo sguardo. "Perdere l'interesse? Siamo solo all'inizio... o pensavi di allontanarti da me?". Amanda scuote il capo, tornando al suo calice. Carey e Brian tornano da loro e sembrano voler far finta di nulla, ma lei afferra l'amica per il polso e la trascina in bagno, chiudendosi la porta alle spalle. "Stai insieme a quel bel fusto di là?". "Non stiamo insieme. Ci stavamo solo...".
"Scambiando un intenso, appassionato e lungo bacio sulle labbra. Ti ho vista. Non era un bacio qualsiasi, quello". Amanda si sente con le spalle al muro quindi confessa. "Sì, ci siamo avvicinati ieri sera quando l'ho portato al locale dove suonano Elvis. Credevo fosse stato solo un caso, ma oggi è successo di nuovo e anche adesso...".
"Di solito una migliore amica chiama immediatamente l'altra per avvertirla di questi romantici eventi". Amanda si stringe nelle spalle, sogghignando. "Lo so, diciamo che sono stata occupata". Carey saltella su sé stessa, mostrandosi entusiasta. "Aah, ma io sono super contenta. Al diavolo il Playhouse e al diavolo il tuo ex. Jeremy può farti vivere nuove esperienze. Ha le spalle larghe, un bel corpo e..." Amanda la guarda storto e lei scoppia in una risata. "Sì, gli ho fatto una radiografia ma l'ho fatto per te. Questo è il momento di buttarsi a capofitto. Non ricapiteranno questi momenti, tesoro mio. Lui è quello giusto". "E se non lo fosse?" le domanda all'improvviso, mostrandosi turbata. "E se lo mettessi in pericolo accettandolo come fidanzato?".
"In pericolo? Perché dovrebbe essere in pericolo?". Pensa di parlarle di Chad e di quello che ha scoperto. Le aveva detto che l'avrebbe tenuta aggiornata su Robyn, e Carey merita di sapere. La verità è che Amanda si sente strana da quando ha ascoltato, o meglio origliato, la conversazione che hanno avuto Chad e Sam Hancock nel locale. Il discografico emana strane vibrazioni, e trasmette inquietudine. Qualcuno bussa alla porta e Carey sbraita: "Occupato! Cercatevi un altro bagno!". Insistono e lei si avvicina alla porta, spalancandola di poco per poter rispondere. "Ci sono problemi seri, qui. Non vorreste entrare, fidatevi del mio giudizio" dopo la sbatte con decisione e torna da Amanda, mettendosi a braccia conserte. "Che c'è?" domanda, rispondendo al suo sguardo scettico. "Stiamo trattando un argomento importante, ed io mi sento così frustrata!" commenta Carey, sbuffando. "Perché sei frustrata?".
"Perché sono mesi che non faccio sesso, e l'amico del tuo Jeremy è così sexy che vorrei saltargli addosso..." Amanda scoppia in una risata sincera "...ma prima viene il mio dovere da migliore amica, quindi confidati. Cosa sta succedendo?". "Beh, ho sentito una cosa agghiacciante quando ero al locale oggi pomeriggio".
"Agghiacciante?" lei annuisce, continuando a parlarle. "Chad e il discografico sono coinvolti in qualche modo con la cantante di cui ti ho parlato, Robyn Monroe". "Aspetta, parli del dubbio che mi hai confidato settimane fa?".
"Sì, Chad è coinvolto ma... sembra volermi proteggere da Hancock". Carey la afferra per le braccia per poterla guardare negli occhi. "Adesso tu chiedi le dimissioni e te ne vai via da quel posto, intesi?". "Non posso lasciare il Playhouse. Il jazz è tutta la mia vita. È il mio lavoro".
"Amore, ci sono molti altri locali jazz in città e pagheranno per poterti avere come artista di punta. Domani gireremo per New Orleans a lasciare curriculum e a fare provini, ma che resti al Playhouse è fuori questione. Anche Jeremy te lo impedirà..." appena lo nomina, Amanda sgrana gli occhi. "No, aspetta. Lui non deve sapere nulla. Ti ho detto che non voglio metterlo in pericolo. Io ci sono molto affezionata e non so cosa farei se gli succedesse qualcosa a causa mia".
"Non gli dirò nulla, però mi devi promettere che lascerai Chad". Amanda si limita ad annuire e in realtà ci sta ancora pensando su. Al Playhouse ha anche Charles, Billy e non vuole abbandonarli così, come se non fossero mai stati nulla per lei. In effetti hanno fatto la differenza. Hanno reso la sua permanenza al Playhouse più emozionante. "Adesso andiamo! Quei gran fighi ci staranno aspettando!" commenta Carey facendola ridere ancora. "E che mi dici del tuo compagno di ballo? Edwin?".
"Aah, lui è storia vecchia. Anzi, non è mai iniziata. Sapeva muoversi solo in pista, se capisci cosa intendo" dichiara, facendo ridere l'amica. Dopo si avvicinano alla porta, ritrovando la fila nel corridoio. "Adesso potete entrare. Scusateci ancora per averlo occupato per così tanto tempo!".
"Prendetevi una stanza!" commenta una delle ragazze fuori dal bagno, colpendo la porta con la mano aperta. Carey attira Amanda a sé col braccio, dando l'idea di starci insieme. Tornano al tavolo e si accomodano sui divani insieme agli altri. "Stavamo per fare denuncia di scomparsa" scherza Brian facendo un cenno con la mano al barista. "Non sai che le donne vanno sempre in coppia al bagno?" Carey flirta con lui, ammiccando con la testa. "Sì, questo è un dato di fatto ma...". Lei gli afferra il polso, trascinandolo di nuovo in pista. "La tua amica è instancabile. È sempre così vivace?" domanda Jeremy richiamando Amanda. "Oh, non hai ancora visto nulla".
"E di cosa avete parlato in bagno?" Amanda pensa di dirgli tutto ma in pochi secondi si rimangia le parole, posando la mano sulla sua. "Di te. Non mi ero sbagliata. Ci ha visti quando mi hai baciato e da perfetta migliore amica ha voluto subito sapere i dettagli".
"Ah, i dettagli. Beh, non voglio intromettermi. Penso che Brian mi chiederà le stesse cose appena saremo a casa". "Ma voi uomini non siete così descrittivi come noi donne". "No, infatti. Potremmo definirci quasi noiosi". "Tu non sei affatto noioso". Si osservano a vicenda, sorridendosi. "Sembri volermi baciare di nuovo". "Sì, ma rimandiamo a quando saremo soli" sibila Jeremy guardandola dritto negli occhi.