Una giovane donna di New Orleans sogna di poter diventare come Ella Fitzgerald, il suo idolo sin dall'infanzia. Terminati gli studi, riesce finalmente a realizzare il suo desiderio, divenendo la punta di diamante del Jazz Playhouse. Jeremy Brauer, u...
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Cantano e suonano insieme fino al calar del sole, quando New Orleans scivola in un crepuscolo pastoso e dà il via ad una nuova notte stellata. Amanda sa che in qualche modo adesso ha un certo vantaggio su Jeremy, come se l'avesse fatta entrare nel luogo più recondito della sua anima e la stessa cosa è stata per lui. Amanda è tutto fuorché un libro aperto. Anzi, è un romanzo di genere sconosciuto, che ti trasmette buone sensazioni già a leggerne la trama e la copertina è stupenda, rilegata e ti invita a divorare il romanzo in pochi giorni. Jeremy ne ha avuto solo un piccolo assaggio, quando l'ha baciato dapprima a fior di labbra e in seguito in un modo più avido come se entrambi avessero corso contro il tempo per arrivare a quel momento. La musica ha solo donato l'atmosfera perfetta, come è sempre riuscita a fare in tutti gli anni della loro adolescenza. Matt va' via per primo dallo studio di registrazione, forse sentendosi fuori posto dopo il momento tra Jeremy e Amanda. I due passeggiano lungo il vicolo per raggiungere la via principale. "Stasera lavori?" lui rompe il ghiaccio, sentendosi in imbarazzo.
"Sì, dovevo essere al Playhouse già un'ora fa".
"E dirai a Chad di quello che stai facendo?" Amanda gli rivolge un'occhiata rapida. "Intendi del disco? No, è il mio segreto. Beh, il nostro...". Jeremy si stringe nelle spalle, emozionato. Dopo le sorride, offrendole un passaggio. Salgono nella sua auto e vengono immediatamente avvolti da un velo cheto. Lui non si azzarda ad accendere la radio. Vuole godersi quel momento insieme a lei. E nemmeno si azzarda a parlare del bacio, consapevole che Amanda potrebbe aver già cambiato idea. Si è fatta prendere dall'euforia del momento – pensa, svoltando nella strada che porta al Playhouse. Accosta, e prima di scendere lei si volta per parlargli. "Vieni, stasera?".
"Forse riesco a farci un salto. Devo incontrarmi con Brian" seguono secondi di silenzio. Si guardano, aspettano. Amanda si sporge per prima, scoccandogli un bacio all'angolo della bocca, sul punto in cui gli si forma sempre una evidente e adorabile fossetta. "Lo spero" termina di dire, e dopo va via, dissolvendosi dietro la porta dell'ingresso. Al bancone, trova un uomo di spalle. "Aspetta qualcuno?" questo si volta. L'uomo di colore le rivolge un sorriso sghembo. "Tu devi essere la Callaghan".
"Sì, sono Amanda" lui si sfila gli occhiali, e dopo le porge la mano. "Finalmente ti conosco. Sono Samuel Hancock, il produttore discografico della Orleans Black Records". Lei ricambia il gesto, dapprima esitante perché ancora non crede ai suoi occhi. Chad è riuscito a parlargli di lei. "Non la aspettavo".
"È stata una cosa dell'ultimo minuto. Ho saputo di te e... eccomi qua" lui solleva le spalle, guardandosi intorno. "Allora, è da un po' che canti qui". Amanda si limita ad annuire, contorcendosi su sé stessa per trovare una posizione giusta. Erano mesi che stava idealizzando questo incontro, e stasera non era pronta a vederlo, non dopo aver passato dieci ore chiusa in uno studio di registrazione senza la possibilità di rifarsi il trucco. "So già molte cose su di te ma vorrei sentirti con le mie orecchie. Stasera ti esibirai?".