𝙈𝙤𝙧𝙚 𝙩𝙝𝙖𝙣 𝙟𝙪𝙨𝙩 𝙜𝙤𝙤𝙙 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙨

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17. 𝙋𝙞ù 𝙘𝙝𝙚 𝙗𝙪𝙤𝙣𝙞 𝙖𝙢𝙞𝙘𝙞

Nessuno dei presenti sembra voler tornare a casa

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Nessuno dei presenti sembra voler tornare a casa. Questa serata sembra essere fatta apposta per viverla, ed è così raro avvertire certe sensazioni quindi appena l'orologio scocca le due di notte, Amanda sceglie di lasciare il locale con gli altri per poter girovagare per New Orleans senza una meta. Il music festival è alle porte, e si sarebbe tenuto in Dauphine Street. Sono già in corso i preparativi, per una delle feste più esorbitanti in città che accoglie tutti gli artisti dotati che desiderano il proprio posto nel mondo. È l'occasione perfetta, si dice Amanda rammentando la sua situazione. Carey le ha chiesto di lasciare il Playhouse e di dedicarsi ad altro. Non è così semplice, lasciare qualcuno che ti ha apprezzata quando non eri ancora nessuno, sebbene adesso questo qualcuno ti tratti con pudore e morbosa apprensione. Prende Amanda sotto braccio, e insieme camminano a passo svelto sul marciapiede, ammirando altri animali notturni come loro che non hanno la benché minima intenzione di rincasare prima dell'alba. Amanda avrebbe dato le dimissioni, per poter cercare un lavoro meno tossico ed opprimente, così si intrattiene con la sua migliore amica, il ragazzo ballerino che è quasi diventato trasparente ai suoi occhi, e Jeremy. Un qualcuno che conosce appena, ma che la capisce meglio di chiunque altro.

"Io direi di ballare ancora, e di bere fino a vomitare e lo farei fino al sorgere del sole. La notte è giovane!" tuona Carey volteggiando su sé stessa. Con le continue occhiate che rivolge a Brian, sembra volersi far conquistare dal bell'americano di origini polacche. Lui ha insoliti occhi verdi, quasi grigi, le tempie prominenti e folte sopracciglia scure. Amanda non è affatto sorpresa che un tipo così affascinante e misterioso, possa piacere alla sua amica che spesso e volentieri si fa avvicinare solo da ragazzi inaffidabili e prevaricatori. La lascerebbe volentieri nelle sue mani per potersi allontanare con Jeremy e conoscerlo meglio, ma la serata è iniziata con loro e Amanda non vuole sfuggire ai suoi impegni. "Voi conoscete meglio New Orleans..." Brian prende la parola, passeggiando con le mani nelle tasche anteriori dei jeans "...fateci da guide. Non vi accuseremo di rapimento, potete esserne certe".

"Adesso parli così..." sibila Carey, avvicinandosi a lui "...ma non ci conosci abbastanza. Potremmo sconvolgere la vostra esistenza".

"È un rischio che siamo disposti a correre..." Brian ammicca verso il suo amico, dandogli una pacca sulla spalla "...sei d'accordo con me, Jer?". Lui annuisce, mostrando un ghigno entusiasta. "Si, sarà divertente!". D'un tratto, ad Amanda quella davanti a lei sembra proprio essere un'uscita a quattro, forse perché l'alcool che ha in circolo le sta rischiarando la vista, invece che annebbiargliela. Ha sempre odiato questo genere di cose.

È tentata di annullare tutto e tornarsene a casa, o potrebbe semplicemente dividere le coppie. Sono quasi le quattro, adesso e al sorgere del sole manca davvero poco. "Dove passeremo le ultime ore di questa serata, o le prime ore di questa nuova giornata?" Carey sembra sempre più vivace e spontanea col passare dei minuti, e Amanda seppur la conosce come le sue tasche, sa che sta agendo in questo modo per attirare l'attenzione di Brian. Sicuramente le sfugge l'importante particolare che forse ha già la sua più completa attenzione. Brian sembra già pendere dalle sue labbra, come tutti i ragazzi che fanno abitualmente la sua conoscenza. Lei e Amanda sono dotate dello stesso tipo di bellezza. Sono entrambe rare ed eclettiche ma Carey, al contrario, concede delle opportunità per poi ottenere un cuore spezzato. Amanda si avvale sempre della sua empatia, e prova a mettere a fuoco l'anima di una persona prima di potersi lasciar andare. Per questo nella sua vita c'è stato solo Elijah, preceduto da comuni ragazzi senza ambizioni che l'hanno avvicinata con insulsi pretesti. "Ho trovato!" dichiara Carey, bloccandosi sul marciapiede. "Ho voglia di un giro in macchina, con la musica a palla e il rumore delle ruote che sfregano sull'asfalto".

"Siamo tutti ubriachi. Non possiamo metterci alla guida" spiega Amanda, guardandosi intorno alla ricerca di un pub che li possa accogliere. "Allora direi di salire sul tetto di qualche palazzo, stenderci con gli occhi rivolti al cielo e aspettare che i colori dell'alba ci travolgano con ferocia".

"Sembra esaltante!" commenta Brian avvicinandosi ad un ventiquattrore. "Abbiamo solo bisogno di altri liquidi" riempie la macchinetta di monete, attrezzandosi di lattine di birra. Carey saltella su sé stessa, entusiasta. "Ero già dell'idea che fossi simpatico, ma adesso penso che tu sia perfetto". I due si mandano occhiatine languide che fanno sentire a disagio Jeremy e Amanda, così loro si ritrovano bloccati con la nuova coppietta che non sa ancora come passare al round successivo.

"Dovremmo lasciarli da soli" sibila Amanda, sporgendosi su Jeremy. "Lo penso anche io. Si sentirebbero in debito con noi, se li offrissimo questa occasione".

"Quindi che ne dici? Ce la diamo a gambe?" Jeremy le strizza l'occhio, chiedendole di reggergli il gioco. "Dio, Brian. Mi sono ricordato che domani mattina, anzi oggi, devo vedere mia madre..." Brian serra le sopracciglia, avvicinandosi a lui con la lattina tra le mani. "Non puoi dirmi questo alle cinque del mattino. La nostra serata è quasi giunta al termine... rifilale un bidone".

"Non posso, e lo sai. Mi griderà contro per giorni o non mi parlerà per il resto della mia vita. Non c'è una via di mezzo..." Brian sospira, arrendendosi. Dopo guarda Amanda. "E tu? Resti con noi?".

"Ehm..." lei pensa alle parole giuste da dire, per non destare sospetti nella sua amica "...penso che mi farò accompagnare da Jeremy. Ho un gran mal di testa ed oggi sarà una giornata lunghissima". Carey non sembra voler obiettare più di tanto. Magari ha già capito le loro intenzioni. "Ricorda che devi lasciare il Playhouse!".

"Lo farò". Jeremy sgrana gli occhi, curioso per quella strana affermazione. Lui e Amanda iniziano ad indietreggiare per poter tornare alla macchina. "Non fatevi sbranare dai lupi mannari" scherza Jeremy. "E voi non fate nulla di quello che farei io" risponde Brian, tornando da Carey per poter restare da solo con lei.

Non appena si ritrovano abbastanza lontani dai loro amici, Jeremy domanda ad Amanda che intenzioni ha con il Playhouse. Si ritrova a confessargli ogni cosa. Gli parla di Robyn, di Chad e anche delle parole di Hancock. Lui sembra sconvolto, ed è deciso a farle lasciare il club per poterla aiutare a trovare altro. "Puoi finire il disco e presentarlo a qualche altro discografico. Ce ne sono a bizzeffe a New Orleans".

"Non è questo a preoccuparmi. Ci sono Charles e Billy al Playhouse. Sono i miei migliori amici, i colleghi migliori che abbia mai avuto... dovremmo andare via insieme".

"E così Chad vi cercherebbe in lungo e in largo senza esitazioni. Un tipo come lui, potrebbe essere molto pericoloso. Devi andartene prima che sia troppo tardi". Amanda tira un grosso respiro, proseguendo: "Ma io vorrei più risposte. Non ha mai superato il limite con me, non è mai stato violento. Penso solo che voglia proteggermi".

"E come spieghi quello che è successo all'altra ragazza? Quella Robyn deve essere morta. Nessuno sparisce così, di punto in bianco, senza aver lasciato un biglietto, eccetera eccetera. Avvertiamo la polizia. Facciamo in modo che inizino ad indagare su di lei. La famiglia non ha sporto denuncia?". "Non so nulla. Io nemmeno la conoscevo, ma hanno iniziato a spargere delle voci".

"Di che tipo?" continuano a confrontarsi nell'oscurità della notte, fidandosi l'uno dell'altra senza la minima preoccupazione che qualcuno tra di loro potrebbe essere sleale. "Lei voleva andarsene per incidere un disco, e dato che Chad si era innamorato, non le avrebbe mai permesso di lasciare il Playhouse. Così l'ha fatta sparire".

"Temo per la tua incolumità adesso, Amanda. Promettimi che ti terrai alla larga da Chad, e anche dal produttore". Lei non gli risponde. Sembra pensarci su, intanto che avverte le lacrime salirle agli occhi. Jeremy le prende la mano per stringerla nella sua. "Amanda, per favore. Se non vuoi che entri in gioco per te, devi promettermi una sola cosa. Devi promettermi che non ti avvicinerai più al Playhouse". Lei fa di sì con la testa, e dopo si fa accogliere tra le braccia confortanti di Jeremy che decide impulsivamente di tenerla stretta sotto al plenilunio. 

𝘾𝙤𝙣 𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙫𝙤𝙘𝙚 | 𝘾𝙝𝙧𝙞𝙨 𝙀𝙫𝙖𝙣𝙨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora