•Capitolo 29•

789 43 32
                                    

"È passato davvero molto tempo, però adesso siamo tornati amici, ne siamo davvero felici" Risponde il moro, guardando Serena.

"Si è vero, stiamo molto meglio così" La mia voce esce molto finta, frettolosamente mi alzo accostando di nuovo la sedia al tavolo, per poi dirigermi a prendere il borsone per andare a riabilitazione.

Christian's pov

"Antooo, quando mi sei mancato" Sorrido non appena il mio ragazzo risponde alla videochiamata, non tutte le sere riuscivo a chiamarlo di conseguenza quando potevo ne ero davvero felice, e lo era anche lui.

"Anche tu mi manchi tanto, ogni giorno alle sedici e dieci, corro davanti alla televisione" ridacchia.

Mentre mi racconta cosa ha fatto durante la giornata, la mia mente comincia a vagare completamente distraendomi dal suo racconto, una sua mossa mi fa pensare immediatamente a Mattia... Ma purtroppo non è lui, da una parte sono consapevole del fatto che io mi stia accontentando, forse ho messo prima l'orgoglio davanti alla situazione.

"Mi stai ascoltando? "

"Sii, scusami stavo pensando ad una cosa. Sto imparando una coreografia sui tacchi ed è davvero difficile"

"Immagino... Dai sono sicuro che sarai bravissimo. Credo in te amore" No....per favore, non farlo, non chiamarmi amore... Io non ti amo, non riesco ad amarti, non è la cosa giusta! Cosa cazzo sto facendo, voglio dimenticare l'unica persona che mi abbia mai fatto battere il cuore? Come penso di fare?

"Dai Anto, ora ti stacco, vado a riposarmi" Concludo così la conversazione per poi stendermi sul letto ammirando il soffitto, fino a quando una visione eterea mi interrompe.

Il ballerino di latino, in tutta la sua magnificenza entra nella stanza, con i capelli scompigliati, il rosario che si intravede nello spacco della maglia.

Noto però, un espressione di sofferenza nel suo volto, forse causato dal dolore alla caviglia.

"Fratè... Come stai? " Mi avvicino, reggendolo

"Fratè?... Ah g-giusto, che sciocco. Si tutto apposto. " Mi si spezza il cuore, nel sentire questo, vorrei annullare la distanza tra noi, baciarlo facendogli scordare e soprattutto scordandomi tutte le cose brutte che sono successe tra noi, che ci hanno portato ad allontanarci. Invece no, la mia codardia, mista all'orgoglio mi portano a sorreggerlo senza proferire parola.

Un urlo lancinante squarcia la parete, non appena poggia la pianta del piede in terra.

"Ehi.... Cosa c'è? " Lo sollevo completamente, in modo che non faccia ulteriori sforzi.

"Mi fa malissimo... C-cristo, che dolore" Abbassa la testa, cominciando a far scendere copiosamente lacrime dai suoi occhi.

"Ti porto in infermeria" Corro di fretta, non pensando ad altro, se non al benessere del più piccolo.

Schivo tutti i corpi, che preso dalla fretta non distinguo neanche, ignorando le domande di tutti.

"Ti fa male ancora piccolo? " Non rifletto neanche su cosa sto dicendo.

"S-si.... " Lo sdraio velocemente, sul lettino spruzzandogli lo spray-ghiaccio.

"Ahi... È f-freddo" Geme dal dolore, butta la testa indietro sul lettino.

"Shhh, ora ti passa" Il suo volto, continua a comprimersi in continue espressioni di sofferenza.

"Stringimi la mano, ora passa" Obbedisce, cominciando a stritolarmela. Improvvisamente però, la morsa si ferma, vedo il suo volto rilassarsi.

"Matti.... Mattia!? " Lo scuoto, ma non rispondo.

È svenuto, panico.

"AIUTO, AIUTATEMI. REDAZIONE! " urlo a squarciagola, vedo arrivare quasi immediatamente persone ad aiutarmi. Chiedo continuamente al medico cosa sia successo.

"Stai tranquillo, il tuo amico sta bene. È svenuto dal dolore, non bisogna mettere quel tipo di ghiaccio sulle ferite, senza il consenso medico" Mi rassicura il dottore.

Certo un amico, come no, un amico per cui farei letteralmente qualsiasi cosa, un amico che bacerei dalla mattina alla sera ed un amico così bello da farmi girare la testa con un solo sguardo, con una sola parola mi seduce l'anima. Non avevo rivelato queste emozioni neanche a me stesso, come avrei potuto rivelarle a lui.

Me lo stavo facendo scappare, non me ne rendevo conto, forse me ne stavo rendendo conto proprio in quel momento. Non appena apre gli occhi.

"Christian... Dov'è Christian... " Allunga le mani, come un bambino alla ricerca della propria mamma.

"Eccomi, sono qui, stai tranquillo" Sorrido teneramente, accarezzandogli lentamente con le dita, il palmo della mano.

"Cos'è successo? " Mi guarda, alzando lo sguardo verso di me.

"Sei svenuto perché ti faceva tanto male. Adesso dovresti stare meglio, il dottore ti ha somministrato un antidolorifico" Annuisce.

"Mi sento strano... Tipo più rilassato"

"È normale, hai fame? " Gli domando, spostando le carezze della sua mano ai suo boccoli biondi, che mi erano tanto mancati. Effettivamente non avevo scuse,   solitamente gli amici non si riservano quel tipo di carezze, soprattutto gli amici che sono stati insieme.

"Si vorrei un mandarino, anzi due" Ridacchia, quant'è bello... Ha un sorriso così bello, sembra un angelo, il mio angelo sceso in Terra, per aiutarmi a capire di cosa sia fatto l'amore.

Accontento il ragazzo, impossibilitato dal muoversi al momento, disponendo su un vassoio due mandarini ed un succo all'ace, sapendo che è il suo gusto preferito.
~~~~~~~~~

E ti ho cercato in ogni angolo, in ogni posto
In tutte quelle storie che mi mettevo addosso
Le provavo ad aggiustare sempre ad ogni costo
Ma non mi stavano bene

Mi trovavo seduto, fuori al giardino, immerso completamente nella natura, indossavo le cuffie riflettendo sulle parole di ogni singola canzone, trovandone una che mi rappresentava particolarmente: Canzone inutile di Alessandra Amoroso. Cercavo ad ogni costo di costruire un storia senza senso, volevo dimenticare Mattia, avrei fatto qualsiasi cosa, ma tutto questo che stavo costruendo, non mi stava bene!

Ti prego adesso non pensare a cosa ne sarà
Guarda quanto è bella da lontano la città
Che ci sembra quasi un'isola vista da qua
Mentre noi siamo il mare
Rimani qui se il mondo cade
Fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
E forse è vero come dicono
L'amore a volte è strano

Ed in questo caso, è l'amore più strano che abbia mai provato, forse l'amore puro, quello vero, è sempre strano. Complesso, prezioso, come cogliere un fiore nel deserto, devi averne tanta cura.

Forse il nostro amore, sarà la causa della nostra dannazione, ci siamo fatti talmente consumare dalla passione, che tra le mani ci è rimasto solamente un mare di polvere.

-----------------------------------
Ventinovesimo capito, sfortunatamente i prof sono tornati all'attacco, quindi purtroppo aggiornerò un pochino più tardi.

Buonanotte! 💜🤍

Quel Filo Che Ci Unisce💜🤍//ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora