•Capitolo 12•

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"Come mai questa decisione così improvvisa... Sei sicuro? " Dice premuroso, accarezzandomi i capelli.

Annuisco con convinzione.

"Mai stato sicuro di qualcosa, più di questo" gli stringo le mani.

Mi bacia dolcemente.

"Allora adesso sei il mio ragazzo? " Dice sorridendo a trentadue denti.

"Si, solo mio" Gli salto in braccio e lui mi afferra saldamente per sotto le cosce.

"Perché parlavi con Elena? " Chiedo con i miei soliti occhioni da cucciolo.

"Nulla, una coreografia" Risponde continuando ad accarezzarmi.

La vita da fidanzati proseguiva abbastanza bene almeno per i primi giorni, nonostante le occhiate insospettite degli altri su alcuni comportamenti. Riuscivamo a reggerlo, anche perché molti avevano capito la situazione, il problema si presentò quando la produzione decise di non voler rendere pubblica la relazione.

Per motivi che il pomeridiano veniva guardato anche da bambini, motivazioni per me alquanto assurde. Ma ciò nonostante non fu troppo difficile da nascondere, la gente aveva solo cominciato a notare occhiatine, scambi di vestiti ma nulla di serio.

"Serena farà un passo a due con Christian, compito della Celentano" Sentiamo Maria leggere la lettera, dagli altoparlanti.

Guardo leggermente stizzito la scena, nonostante io sappia del suo rapporto con Albe. L'idea di qualcuno che tocca il mio Chri, mi faceva andare su tutte le furie, ma dovetti contenermi per due ragioni:
La prima è che sarei passato, per il paranoico geloso, la seconda è che ci trovavamo in piena registrazione e visto che le voci su di noi erano già abbastanza, non ci tenevo ad alimentare ancora di più il fuoco.

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"Rifacciamo!!! Dovevi chiamarlo fratè..
" È la centesima volta che ripetiamo questa scena, non ne posso più.

"A te fratè" Dice Christian, per poi sputare sul tavolo tutto il succo di frutta ridendo, per la ridicolaggine della situazione.

"Basta, basta!! La rigiriamo domani! " Sento finalmente, che la tortura è finita e mi dirigo verso la camera da letto.

"Non capisco proprio perché non siamo liberi di fare quello che vogliamo? Cosa vogliono fare? Spacciarci per amici per sempre? " Dice Christian avvolge le braccia intorno alla mia vita.

"Non lo so" Alzo un pochino gli occhi, fino ad intravedere il visino piccino e sottile, del mio adorabile pulcino.

Mi volto e unisco le nostre labbra, lui si rilassa al tocco e continuiamo per un pò a scambiarci tenere effusioni.

"Andiamo a fare la doccia insieme? " Dico con vocina da bimbo.

Annuisce e ci dirigiamo in bagno, dove dopo esserci liberati dai vestiti ci ammiriamo per un pò.

"Metto una canzone con le casse? " Chiedo per smorzare un pò l'imbarazzo.

"Si, metti la canzone che preferisci, a me va bene tutto" Mi risponde, iniziando ad intorcigliare le dita tra i miei capelli.

Imposto una delle mie canzoni preferite del momento, si chiama Sui muri degli Psicologi. Tiro Chris nella doccia con me, per poi chiudere il vetro di plastica che oscura lo scenario da fuori.

Ed ho visto un angelo con gli occhi scuri
Ed i capelli più corti del fiato
Ho letto frasi d'amore sui muri

Canticchio insieme alla canzone, guardandolo dritto negli occhi e noto che arrossisce in maniera troppo tenera, ed inizio ad insaponargli i capelli delicatamente, come ho sempre immaginato in uno dei miei più proibiti angoli della mente. Chiude gli occhi beandosi del mio tocco.

Erano tutte con verbi al passato
Tu vedi nero quando hai gli occhi chiusi
Io vedo noi distesi sopra un prato
Ho scritto frasi d'amore sui muri
E il mio nome adesso è cancellato

La Rambla sui tuoi occhi, contiamo poli opposti
Due uomini si baciano sopra ad un prato
Ed è così normale
Pensa che bello vivere senza più odiare

A questo punto della canzone, apre gli occhi di scatto guardandomi, facendomi quasi prendere uno spavento.

"Ehi tutto bene pulcino? " Dico preoccupato.

"Si... No è che... Riflettevo sulla frase della canzone.. E-ecco si sarebbe bello"
Fa un leggere sorrisino, da una parte malinconico, come se avesse già capito cosa succederà.

Per quanti treni ho preso, per quanta pioggia ho visto
Tu sei il mio sole, la mia vita, tutto ciò che ottengo
Per quanto lontano io un giorno possa andare
Tu sarai per sempre casa e una casa rimani

Avvicino i nostri visi, e canto questa parte della canzone, dedicandogli ogni singola sillaba sentendola dal profondo del mio cuore, lui preso dall'imbarazzo abbassa la testa facendosi finire la schiuma dello shampoo negli occhi.

"Oh ehi, nono cucciolo" Cerco di lavargli velocemente la sostanza ma purtroppo, i suoi occhi si sono già arrossati.

"Scemotto perché abbassi la testa, non avresti dovuto" Dico massagiandogli le palpebre, con l'acqua fredda.

"Stavi cantando delle parole troppo belle ed ero troppo contento" Sorride nonostante le sue povere sclere non la pensino così.

Sul letto continuo a sbaciucchiargli il visino, soprattutto sugli occhi chiusi.

"Uh stai chiamando Alexia... " Dice afferrando il cellulare.

"Mi sposto? " Dico facendo per sollevermi dal petto del mio amato.

"Nono resta" Risponde alla videochiamata, sorridendo.

"Ciaoo Chriiiii" Appare sullo schermo una ragazza riccia riccia, molto carina.

"Uhh chi è quella testolina bionda? " Dice con sguardo malizioso.

"Ciao anche a te Ale, comunque è Mattia.... Lui è il mio ragazzo" Risponde facendomi mozzare il fiato, stringo forse il tessuto della sua maglietta.

Lui capendo mi stringe la mano.

"Devi sapere che Mattia è molto fifone, ha bisogno di essere spronato. Quindi dobbiamo ripeterglielo molte volte. Siamo FIDANZATI" Esclama a mo di cheerleader.

Ridacchio timidamente  " Piacere, sono Mattia" Sorrido.

"sei stupendo Matti, sei pugliese? "

Annuisco.
"Gli opposti, voi Bergamo, io Bari. Proprio i poli opposti"

"I poli opposti si attraggono, le bimbe stanno bene Chris" Inquadra due bestie del demonio.

"Uhh le mie piccole, ciaooo" Dice sorridendo.

"Non è giusto però, voglio conoscere Mattia" Esclama la riccia, per poi fare un musino finto triste.

"Lo porterò a Bergamo, durante le feste di Natale. Ovviamente Covid permettendo" Conclude così la conversazione, posando il telefono dato che il tempo a disposizione era finito.

"Nooo te sei pazzo, non ci verrò mai a Bergamo!!! C'è tutta la tua famiglia, sai che vergogna!!! " Dico seppellendo il viso nel suo petto.

"Nahh quale vergogna, ti ameranno. Ma mai quanto ti amo io"

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Dodicesimo capitolo, al fine quadrimestre la situazione è a dir poco tragica. Domani avrò sia l'interrogazione di filosofia, sia il compito di letteratura inglese. Quindi se fa schifo abbiate pietà 😅

Buonanotte a tutti💜🤍

Quel Filo Che Ci Unisce💜🤍//ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora