•Capitolo 20•

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Mentre mi allenavo sentivo l'ansia crescere sempre di più dentro di me, mancavano pochi giorni alla puntata e pochi giorni alla mia sfida. Ero così preoccupato che avevo cominciato a faticare nel dormire la notte e mangiavo poco, bevendo pochissimo.

Ad Interrompere i miei pensieri un lancinante dolore alla caviglia, che mi blocca. Mi accascio al suolo immediatamente, stringendola tra le mani, mugolando dal dolore.

"Ahia.... " Sussurro... Ma dopo poco, sembra che il dolore sia passato. Quindi decido di non dire nulla e ritorno come al solito in casetta, dopo le lezioni.

"Sono tornato" Dico entrando nella stanza.

Christian lascia immediatamente il telefono, si alza e si avvicina a me.

"Tutto apposto? Hai finito? "

"Sisi Chris... Tranquillo, tutto bene" Poggio la borsa per terra per poi stendermi sul letto.

"Fame? " Si avvicina, guardandomi dall'alto.

"Leggermente" Mento, in realtà stavo morendo di fame, ma quella parte di orgoglio che era ancora viva dentro di me, mi diceva continuamente di opporre resistenza.

"Mhhh vieni su" Dice cercando di intenerirmi, con il suo sorriso.

"Vado dopo" Rispondo con tono leggermente seccato.

Mi alza di peso, come suo solito.

"Andiam andiammm, andiamo a mangiarr" Urla, facendomi sbuffare.

"Ti avevo già scaldato della pasta, perché ricordo a memoria a che ora finisci"

Annuisco, intenerito dalla risposta.

Mangio voracemente, avendo davvero tanta fame, ad un tratto vedo Christian ridere guardandomi.

"Che c'è? " Rispondo con la bocca piena.

Lui si avvicina, e mi lecca l'angolo della bocca.

"Ma c-che fai? " Mi allontano.

"Eri sporco" Risponde con nonchalance.

Nel letto faticavo a prendere sonno, l'ansia mi stava a dir poco divorando. Non riuscivo proprio a capacitarmene, avevo talmente paura che le mani avevano cominciato a sudarmi. Ma sento le coperte spostarsi ed un calore invadere il mio corpo, insieme ad un profumo di menta.

Sento due braccia circondarmi, ed una mano comincia ad accarezzarmi i ricciolini.

"Chri.... " Lo vedo con uno strano colorito, nonostante le poche luci. Avvicino una mano alla sua fronte. Ed è bollente.

"Pulcino scotti... "

"Era d-da t-tanto, che non mi chiamavi così... Ti amoo" Delira chiaramente.

"Shhh... Hai la febbre, vado a prendere qualcosa da metterti sulla fronte e delle medicine"

Mi alzo frettolosamente prendendo una tachipirina, sciogliendola nell'acqua. Quando gli scende parecchio la febbre, dopo averla presa gli iniziano a scendere delle lacrime dai suoi occhi.

"M-mi manchi troppo, perdonami.... So di aver sbagliato, ma io ti amo" Singhiozza.

In quel momento il cuoricino fa crack, fino a quel momento non mi ero reso di star esagerando di questa maniera, l'ho ridotto così male, soltanto perché ero arrabbiato senza pensare minimamente a come stesse lui.

"Ehi, no non piangere, ti prego... Io ti ho già perdonato, ed anche se domani io dovessi uscire, continuerò a volerti. Non pensare che io ti lascerei davvero andare, non assolutamente così. Per me sei importante, ormai la rabbia è passata, è rimasta solo un pò di paura, anzi parecchia paura, per domani. Tutto qui. " Concludo abbracciandolo. Lui immediatamente ricambia la stretta.

"S-scusami, non volevo farti sentire la seconda. Non è così anzi, per me sei il meglio che possa esistere. Per quanto riguarda Dario.... Io credo che tu possa vincere contro chiunque, lui no.... Lui non è forte quanto te. Che rimanga tra noi. " Sussurra queste parole, per evitare che orecchie indiscrete, sentano.

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"Mattia vince la sfida!!! " A queste parole di Maria, esclamo un sospiro di sollievo, ripongo le mani in segno di preghiera, inchinandomi leggermente.

Ballo una seconda volta, un samba. Ed alla fine del ballo, la conduttrice mi interrompe per mostrare un filmato su me e Chris.

Amici per sempre.... Certo proprio amici per sempre.

I miei occhi brillano, non appena vedo il mio amore nel collegamento. Sorrido durante tutto il filmato, ricordo ogni singolo momento.... Gli sguardi timidi iniziali, quelli più maliziosi, le brindate con il succo. Mi è servito, è stato come un 'ripasso' della nostra storia. Mi manca così tanto passare quei momenti con lui, nonostante in questi giorni abbiamo cercato di recuperare.

Sento ancora tremendamente la mancanza dei momenti successi prima, di quella stra maledetta gara. Sembrerà assurdo, banale, infantile. Ma non riesco proprio a non sentirmi inferiore a Dario, sembra essere migliore di me in tutto, anche in questi giorni: lui si prendeva sempre cura di Christian, io non sapevo bene cosa fare, per la mia giovane età non mi è mai capito di prendermi cura di qualcuno con la febbre. Mi sono sentito davvero inutile... Ma i miei pensieri vengono scacciati dato che non appena metto piede in casetta, vengo a dir poco aggredito da Christian.

"Amoreeeeee, c'è l'hai fatta!!!! Sei fortissimo, bravo bravo bravo!! Io ero sicuro" Mi stringe fortissimo, ma barcolla.

"Grazie pulcino, ma stai barcollando... Dai vieni a stenderti" Sto per condurlo al divano quando...

"COOOSAAA? AMORE?? " Esclama Silva con gli occhi spalancati. Oh accidenti! Mi ha chiamato amore, davanti a tutti.

Dopo una serie di interminabili spiegazioni, raccontiamo a tutti la verità. Partendo dal principio. Sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che tutti si siano dimostrati a favore della cosa, molti lo avevano già capito, molti altri sono rimasti a dir poco shockati.

Christian in tutto era sul divano, con un espressione compiaciuta sul volto, la parte migliore però, era lo strofinaccio che aveva sulla fronte che rendeva il tutto ancora più divertente.

"Hai capito a questi bimbii" Urla Carola, continuando a saltellare da una parte all'altra della cucina.

"Tuuuu, non fingere di non sapere. So benissimo che eri già a conoscenza di tutto" Risponde Silvia, puntantogli il dito contro in segno di accusa.

"Comm sit bllilll" (Come siete bellini) Esclama ad un tratto Luca, ammirando le miriadi di foto che avevano Carola e Cosmary sui loro cellulari, foto che ormai erano diventate di dominio pubblico, dato che tutti se le passavano sorridendo.

"Ok ok, adesso basta però. Nessuno guardi troppo il mio Christian" Dico ironicamente, piazzandomi davanti al divano comprendono dalla vista, scaturendo una risata generale.

Poggio il piede a terra.... Crack.

"Ahia ahia ahia! " Urlo dal dolore, vendendo subito circondati da tutti.

"Ehi ehi che hai? " Christian nonostante le sue condizioni, non esita minimamente a soccorrermi.

"Chiamate un ambulanza... Vi prego, credo sia rotta" Dico con le prime lacrime che cominciano a scendere.

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Ventesimo capitolo, colgo l'occasione sia per ringraziarvi per le letture, sia per scusarmi dell'assenza di ieri. Purtroppo è stata una giornata davvero distruttiva, ho concluso un lavoro di educazione civica alle 11 di sera, ed ho preparato l'interrogazione di matematica. Fortunatamente il quadrimestre si è concluso, quindi da ora in poi credo di riuscire ad aggiornare regolarmente.

Ieri inoltre è stata anche la giornata della memoria, colgo l'occasione per ricorda a tutti ancora una volta: MAI PIÙ, NON DEVE RIPETERSI MAI PIÙ. LOTTIAMO PER I DIRITTI, OGNI SECONDO, OGNI GIORNO. PER UN DOMANI MIGLIORE E PER FARE IN MODO CHE NON RICAPITI MAI PIÙ!

Detto questo, buonanotte a tutti! 💜🤍

Quel Filo Che Ci Unisce💜🤍//ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora