| 𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 40 ♡ |

315 16 60
                                    

T.W. attacco di panico, violenza.

N.A. scusate se fa schifo il capitolo ma devo ancora correggerlo. Era passato troppo tempo quindi posto lo stesso. Correggerò poi.

(HARRY)

No, quella notte non chiusi occhio nemmeno un secondo.

Ogni volta che provavo a chiudere gli occhi vedevo solo le tenebre: vedevo Ethan e Louis baciarsi, sempre più uniti.

Erano solo le 5.00 di mattina, eppure io ero già pronto per la scuola... mi ero alzato subito, già alle 4.00, preparando lo zaino e tutto il resto che mi occorreva.

Non riuscivo ancora a crederci che stava succedendo tutto questo...

Non me lo meritavo...

Che poi "pronto per la scuola" si faceva per dire, perché stavo andando a chiedere a mia madre se potevo rimanere a casa solo per oggi dato l'ultimo avvenimento.

Feci attenzione a non svegliare Niall e Liam, che stavano ancora dormendo nelle camere degli ospiti.

Mi alzai e con calma andai a svegliare mia madre i camera sua.

Harry: 《mamma...》la richiamai, usando un tono di voce basso.

Lei si svegliò.

Anne: 《Harry ma che ore sono? Cosa c'è, non ti senti bene amore?》mi chiese preoccupata.

Harry: 《per niente... posso rimanere a casa oggi? Non penso di farcela a... vederlo...》

Lei sospirò, annuendo comprensiva.

Anne: 《certo Harry che puoi stare a casa... ma non si affrontano così queste cose... lo sai meglio di me...》mi disse lei, guardandomi triste.

Harry: 《si lo so.》 risposi secco, lasciandola stare e tornando di sopra.

Presi tutte le foto con Louis e le girai al contrario, vederlo non faceva che peggiorare la situazione.

Non me l'ero sentita di buttarle vie o strapparle: quello che c'era tra di noi era unico e inimmaginabile.

Non potevo cancellare tutto così, da un giorno all'altro.

Non potevo farlo, soprattutto per il fatto che ero ancora perdutamente innamorato di lui.

Eppure tutto, tutto il mondo stava andando a rotoli e io con loro.

---

Era inutile ripetere che non avevo dormito nemmeno per un minuto, avevo pianto tutta la notte.

Ero a pezzi, ma trovai comunque le forze per preparare una colazione decente ai ragazzi, per ringraziarli di essermi stati vicini questa notte e per avere sopportato tutte le mie scenate e crisi isteriche.

Apparecchiai la tavola e iniziai a scaldare le pentole per fare dei pancake con i mirtilli e sciroppo accettabili.

Quando fu tutto pronto posai i pancake sul tavolo, ma pochi secondi dopo crollai per terra, rimanendo sdraiato sul pavimento freddo per la mancanza di forze.

Non riuscivo a reagire, ad alzarmi di nuovo.

Liam corse giù per le scale, seguito da Niall che mi raggiunse preoccupato, chinandosi vicino a me.

Niall: 《Harry! Harry cazzo! Cosa hai fatto!》urlò, in preda all'ansia e alla preoccupazione.

Non gli risposi, tanto la risposta la sapevano già.

Liam mi abbracciò forte a sé, aiutandomi ad alzarmi in piedi per poi farmi mettere seduto al tavolo su una sedia.

Niall: 《Harry... sono a malapena le 6.00 del mattino... non hai dormito, vero?》chiese.

𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐚𝐬𝐭𝐞 𝐋𝐢𝐤𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 | 𝓛𝓪𝓻𝓻𝔂 𝓢𝓽𝔂𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora