| 𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 49 ♡ |

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(HARRY)

Quando aprii gli occhi ero piuttosto confuso mentalmente, tanto che dovetti guardarmi in giro più di una volta per capire dove fossi.

Sentii un peso sulle gambe e cercai di tirarmi un po' su con la schiena, ma mi bastò guardare in basso per capire cosa stava succedendo.

Vidi Louis, inginocchiato sul lettino dell'ospedale che piangeva appoggiato contro di me.

Harry: 《Lou...》 lo chiamai, tirandomi su con la schiena per quanto potevo.

Louis: 《H-Harry... che cazzo ti è saltato in mente... cosa cazzo hai combinato?》 mi chiese, mettendosi in piedi di scatto e abbracciandomi, senza nascondere le lacrime che continuavano a scendergli ininterrottamente, anche quando appoggiò la testa sulla mia spalla.

Harry: 《m-mi dispiace... vorrei poterti spiegare tutto ma... n-non lo so cosa mi è preso...》 risposi piangendo a mia volta, cercando di abbracciarlo, ma dovetti rinunciare subito a causa del dolore lancinante che mi colpì alle braccia non appena provai a sollevarle.

Mi accorsi solo a quel punto dello stato in cui ero: avevo le braccia completamente fasciate da cerotti, garze e bende e la flebo nella mano collegata al sostenitore.

Louis: 《tu non hai idea di cosa ho passato quando ho ricevuto la chiamata di tua madre... ho visto Johanna correre fuori casa alle 20.40 con la valigia di pronto soccorso... tua madre mi ha chiamato alle 21.00... stavo per passare a prenderti... Harry, te lo giuro, mi sono sentito morire...》 continuò, sciogliendo l'abbraccio che mi stava dando per portarsi le mani in faccia.

Io Louis ridotto così male non lo avevo mai visto...

Harry: 《m-mi... mi dispiace...》fu tutto ciò che riuscii a dire in un sussurro, respirando appena.

Louis: 《io non ce la faccio a vederti ridotto così...》 mi disse, indicando prima me e poi il lettino con il monitor che scandiva il mio battito cardiaco.

Harry: 《n-non so cosa dire...》risposi sinceramente, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo e i sensi di colpa che mi stavano divorando lo stomaco.

Louis: 《stai zitto ti prego, stai zitto.》 rispose, appoggiando la testa sulla mia spalla di nuovo, cercando di calmarsi.

Avevo fatto più male a lui che a me stesso... mi sentivo talmente tanto in colpa che non riuscivo nemmeno a parlare o ribattere come al mio solito.

Louis: 《gli altri sono fuori... vogliono vederti... però i medici fanno entrare solo una persona alla volta... tua madre è devastata, Harry.》mi informò.

Harry: 《non mi vuoi lasciare, vero Louis?》 gli chiesi, aferrandogli il polso in maniera delicata, muovendo solamente le dita nonostante il dolore.

Solamente toccarlo mi causava fitte di dolore alle braccia e al corpo, ma se quello era il peso della guarigione lo avrei sopportato perché ne valeva davvero la pena, o almeno per lui.

Louis: 《tu sei pazzo Harry... sei pazzo se pensi che io possa lasciarti... Harry tu sei la mia vita, se cerchi di farti male mi ferisci, se cerchi di... di toglierti la vita tu... tu mi uccidi.》 mi rispose, con gli occhi lucidi e la voce che tremava.

Louis: 《non ci riprovare... non farlo mai più... non lo reggerei, non sarei in grado...》 continuò, toccandosi i capelli e giocando con le dita per il nervosismo e l'ansia.

Lo percepivo il suo stato d'animo, lo sentivo.

Harry: 《non andare via, Louis... rimani qua... perfavore...》lo pregai, cercando un conforto in quel momento.

Louis: 《vorrei Harry, ma sarei solo un egoista visto che tua madre è preoccupata... ci sono anche i ragazzi che vogliono vedere come stai, piccolo... sono corsi qua appena lo hanno saputo...》

𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐚𝐬𝐭𝐞 𝐋𝐢𝐤𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 | 𝓛𝓪𝓻𝓻𝔂 𝓢𝓽𝔂𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora