(HARRY)
Sabato era finalmente arrivato ma nonostante tutto mi svegliai lo stesso, prestissimo anche se non avevo scuola.
Decisi andai a correre, dedicando così un po' di tempo anche a me stesso: erano un po' di giorni che tra una cosa e l'altra mi trascuravo un po' e volevo recuperare i giorni in cui mi ero permesso di saltare palestra.
Io amavo correre, non era un'attività che facevo controvoglia o malvolentieri, mi piaceva perché sentivo sempre l'adrenalina scorrermi nelle vene, il cuore a mille e la libertà sempre dritta davanti a me... anche la fatica per me era un elemento positivo: mi aiutava a ricordare che quello era il prezzo del mio sacrificio, che veniva ripagato con la salute e con il corpo tonico che avevo dopo anni e anni di allenamento.
Percepire il vento nei capelli era una sensazione a dir poco meravigliosa, soprattutto quando non li tenevo legati e li lasciavo sciolti così, liberi semplicemente o al massimo con una bandana sulla fronte per assorbire il sudore.
Mi solleticavano il viso a volte, ma a me piacevano così.
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Quando finii l'allenamento (erano passate circa due ore piene), tornai a casa e feci tutti i compiti scritti della settimana, studiai le varie materie per portarmi almeno un pochino avanti e iniziai a preparare i vestiti che avrei dovuto indossare il giorno stesso per uscire.
Non mi ero mai permesso di vantarmi di ciò che avevo, ma la mia stanza preferita della casa era sicuramente la mia gigantesca camera da letto con tanto di cabina armadio e bagno privato: era veramente pazzesca.
Iniziai subito a farmi una lunga doccia calda e rilassante, mettendo il balsamo al cocco e miele nei capelli massaggiandoli per un po' di minuti.
A volte riflettevo a lungo a quanto sarebbe bello essere con qualcuno, anche in questa situazione: avevo sempre pensato che fare la doccia con la persona che amavi non era una cosa volgare o per forza sessuale... era un gesto romantico e intimo, in cui ci si poteva esporre completamente l'uno all'altro.
Non ero mai stato fidanzato o robe così, anzi, ero sempre stato insicuro di me per colpa delle persone di merda che avevo conosciuto in passato e che mi avevano fatto soffrire ingiustamente.
Lo ammetto, mi ero sentito con qualche ragazzo ma nessuno di loro era mai riuscito a farmi avvicinare di più.
Non avevo mai baciato nessuno e non ero mai stato veramente innamorato di qualcuno.
Mi sentivo così sbagliato...
Avevo diciassette anni ed ero completamente inesperto e ingenuo su tutto il campo dell'effettività, infatti nella vecchia scuola ero etichettato come il "bimbo" o come il "verginello" di turno, fino a diventare uno degli "sfigati" e perdere tutta la mia dignità.
Credevo davvero di avere degli amici, ma ognuno di loro si era rivelato falso e bugiardo.
La maggior parte delle persone affermava che ero "solo carino", "piccolo e tenero" oppure "con la faccia da bambino cresciuto" ma avevo avuto un cambiamento assurdo due anni fa, passando letteralmente:
Da così:
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𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐚𝐬𝐭𝐞 𝐋𝐢𝐤𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 | 𝓛𝓪𝓻𝓻𝔂 𝓢𝓽𝔂𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷
Genç Kurgu𝐓𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚... 《𝑺𝒂𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒂𝒈𝒐𝒍𝒂...》 《𝑪𝒐𝒔𝒂?》 《𝑻𝒖, 𝒍𝒆 𝒕𝒖𝒆 𝒍𝒂𝒃𝒃𝒓𝒂. 𝑺𝒂𝒑𝒆𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒂𝒈𝒐𝒍𝒂.》 𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚... 𝑯𝒂𝒓𝒓𝒚 𝒔𝒊 𝒆' 𝒂𝒑𝒑𝒆𝒏𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒆𝒓𝒊𝒕𝒐 𝒂 𝑫𝒐𝒏𝒄𝒂𝒔𝒕𝒆𝒓 𝒆 𝒔�...