| 𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 53 ♡ |

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(HARRY)

La mattina mi svegliai più presto del solito grazie ad un messaggio di Louis che che mi fece suonare il telefono.

✉️ Louis: buongiorno piccolo, spero di non averti svegliato anche se so che tieni sempre la suoneria attiva. Volevo dirti che mi manchi... Stasera ho una partita, per caso vuoi venire a vederla?

Sorrisi e gli risposi.

✉️ Harry: hey Lou, buongiorno anche a te. Sono appena le 05.00, che cosa ci fai sveglio a quest'ora?

✉️ Louis: nulla di rilevante. Comunque non mi hai risposto alla domanda : /

✉️ Harry: e tu non hai risposto alla mia. Louis lo so quando c'è qualcosa che non va...

✉️ Louis: ti ho sognato, ma quando mi sono svegliato e tu non eri lì non sono riuscito a riaddormentarmi. Succede spesso a dire il vedo.

✉️ Harry: succede spesso anche a me, Lou. E ogni volta è a causa del fatto che non siamo vicini. Ormai ci vediamo un weekend ogni due settimane se va bene...

✉️ Louis: lo so Haz, tra una cosa e l'altra...

✉️ Harry: cosa è successo nel tuo sogno?

✉️ Louis: eravamo io e te in montagna. Eravamo fuori sul prato sdraiati a guardare il cielo...

✉️ Harry: davvero poetico. Prima o poi lo faremo realizzare.

✉️ Louis: okay allora spero che sia il più presto possibile.

✉️ Harry: Lou, a scuola possiamo parlare?

✉️ Louis: si. Mi devo preoccupare?

✉️ Harry: no. Ti lascio il tempo per pensare a cosa dire visto che ieri sera non mi hai non mi hai ne chiamato ne scritto. Non mi hai nemmeno dato la buonanotte.

✉️ Louis: mi dispiace Haz... sapevo che me lo avresti fatto notare.

✉️ Harry: Louis. Cosa sta succedendo?

✉️ Louis: ne parliamo dopo, okay? Ora torna a dormire che c'è ancora tempo.

✉️ Harry: Louis, no.

✉️ Harry: Louis!

✉️ Harry: Lou, rispondimiiii.

✉️ Harry: Louuu.

Ma non mi rispose più.

Cominciai a preoccuparmi seriamente, così mi vestii in fretta e uscii di casa nonostante fossero le 05.15 appena, non prima di aver avvisato sia Gemma che Anne per messaggio.

Louis era di certo più importante di due ore di sonno in più.

Indossai qualcosa di molto casuale dall'armadio e non pensai nemmeno ai capelli o al resto come facevo di solito nonostante fossi fissato con la buona presentazione.

Sapevo che quando Louis faceva così era perché non stava bene per niente: conoscevo perfettamente i suoi tratti caratteriali e le modalità di reazione.

Corsi letteralmente a casa sua fino a quando bussai alla porta, cercando di recuperare il fiato.

Fu Jay ad aprirmi, e dalla sua espressione facciale dedussi che fosse abbastanza sconvolta e stanca.

Harry: 《hey...》 dissi salutando, cercando di mantenere un tono di voce normale e pacato.

Felicitè: 《hai scelto il momento sbagliato, riccio. Torna a casa.》 rispose la mora diretta, comparendo da dietro di noi.

Johanna: 《Fizzy!》 la rimproverò severamente la madre.

Harry: 《posso...? Ho bisogno di sape-》

𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐚𝐬𝐭𝐞 𝐋𝐢𝐤𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 | 𝓛𝓪𝓻𝓻𝔂 𝓢𝓽𝔂𝓵𝓲𝓷𝓼𝓸𝓷 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora