1. Chi non muore si rivede

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1. Chi non muore si rivede.

"Le amiche migliori sono sorelle che ti scegli da sola"

EUSTACHE DECHAMPS

🦋

due settimane dopo.

«Giulia! Ilenia! Svegliatevi!».

La voce di mia madre la mattina è insopportabile. Apre le tende della camera facendo sì che la luce del sole sia diretta verso la mia faccia e quella di mia sorella. Io e Ile dormiamo nella stessa camera. Abbiamo la stanza più spaziosa della casa fornita persino di una cabina armadio. I miei genitori non hanno voluto separarci e da un lato è stato meglio così, avrò sempre qualcuno su cui contare e inoltre questo ha sicuramente contribuito a creare tra di noi un rapporto così stretto. Dall'altro lato avrei voluto un po' più di privacy.

Ilenia si alza subito dal letto. È sempre stata la più mattiniera delle due.

«Non ho voglia! Io non ci voglio andare più a scuola!», dico io coprendomi il viso con il lenzuolo. Nonostante sia settembre e faccia ancora caldo, io dormo coperta, altrimenti non riesco a prendere sonno e perché probabilmente verrei rapita dai mostri nascosti sotto al letto.

«Ah si? Va bene».

Detto questo mia madre, Francesca, si allontana dalla stanza.

Io mi scopro lentamente e mi metto a sedere. È proprio quando si arrende che bisogna avere più paura. Decido quindi di alzarmi dal letto e lavarmi la faccia per svegliarmi.

Oggi è il primo giorno del quarto anno di liceo scientifico. La mia scuola è fortunatamente vicino casa mia e quindi solitamente, se non piove, uso lo skateboard per arrivarci.

Mi avvio verso la sala da pranzo e mi siedo a tavola dove trovo mia sorella intenta ad addentare un muffin cucinato da mia madre. Credo che quella donna abbia un'ossessione per la cucina, in particolare per i dolci. Ogni settimana sforna muffin, biscotti, torte, pancake e crêpes. Quando invito le mie amiche da me, la casa si trasforma in una pasticceria. Mia madre dice che sarebbe maleducato non offrire loro nulla.

Mio padre si sta preparando per andare in azienda. Lui lavora come ingegnere informatico e il suo compito è quello di creare e inventare programmi informatici per altre aziende. Mia madre, invece, lavora come neurochirurgo in un ospedale a circa mezz'ora in auto da casa. Stamattina, però, ha deciso di dedicarsi alla pulizia siccome farà il turno di notte, mentre il pomeriggio penso dormirà per essere operativa in ospedale.

«Mamma, ma non puoi passare l'aspirapolvere dopo?», protesta mia sorella.

Nessuna risposta.

«Mamma!», urlo io.

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