𝐓𝐫𝐚𝐦𝐚:
"Non voler soffrire": questo è il motto che Giulia Rossi si è imposta per proteggere se stessa. Vivere a Roma, circondata da una famiglia che la adora e dalle sue tre inseparabili amiche, non basta a cancellare il dolore che l'ha segnata...
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7. Svelati.
"Nun ve sforzate a famme cadè che tanto me rialzo"
-Boro.
Sulla differenza tra coatti, bori e burini si potrebbe scrivere una tesi di laurea: ad ogni modo tutti questi termini indicano una persona poco elegante, tanto nel modo di vestire quanto in quello di esprimersi.
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(Ricordatevi di lasciare una stellina per supportarmi🌟)
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«Dai Giulia! Ti prego!». Io, Marta, Camilla e Luna ci troviamo nel bagno della scuola, rifugio preferito di tutte le studentesse degli istituti scolastici d'Italia.
Abbiamo venti minuti d'intervallo e noi quattro, insieme ad altre ragazze di classi diverse, ci siamo appostate in prossimità della finestra. Camilla è chiusa oltre una delle quattro porte del bagno, e anche l'unica funzionante, mentre Marta, al mio fianco destro, le regge il cellulare e la merenda.
Io ho il gomito sinistro poggiato sul davanzale della finestra mentre la mano regge il mio cellulare. I miei occhi sono impegnati a guardare la schermata principale di Instagram mentre il mio pollice scorre alla rinfusa i mille post che sono stati pubblicati nelle ultime ore.
Luna è avvinghiata al mio braccio ed è da dieci minuti che mi urla nelle orecchie.
«Ti ho detto di no! E ora lasciami mangiare il mio pezzo di pizza in santa pace!». La guardo dritta negli occhi cercando di mantenere un tono di rimprovero, mentre con la mano destra mi porto alla bocca un pezzo della mia merenda.
«Ma cosa ti costa? So che tu puoi farcela! Aiutami a scoprire perché Niccolò si è trasferito nella nostra scuola!», continua a pregarmi Luna.
«Ma perché non chiedi a Virginia? Lei potrebbe darti tutte le risposte», le rispondo sbuffando.