Il semaforo all'incrocio divenne rosso, costringendo così Jungkook a fermare la macchina.
Al ragazzo sarebbe piaciuto poter fare lo stesso con i suoi sentimenti.
“JK, JK calmati! Ti prego, respira. Inspira, espira. Inspira, espira” disse Taehyung, cercando di tranquillizzarlo.
Jungkook infatti stava singhiozzando disperatamente e calde lacrime gli rigavano il volto. Aveva gli occhi rossi e un'espressione di puro dolore dipinta in volto.
Ciononostante seguì i consigli di Taehyung e quando il semaforo tornò a essere verde si era ormai quasi del tutto calmato.
“Non c'è bisogno che rimedi” mormorò dopo qualche istante di silenzio.
“Che cosa intendi dire?”.
“Jimin è contento della sua vita, lo vedo, e non gli importa più niente di me. Chi sono io per voler cambiare le cose? Eh, Tae?”. Jungkook provò a sorridere, ma Taehyung sapeva che aveva il cuore spezzato.
“Non puoi saperlo, magari...”.
“Magari un cazzo! Scusa, Tae, ma è così. Non ha senso voler cambiare le cose, quando uno dei due vive felicemente... Sai, avevi ragione. Forse devo semplicemente imparare a sopportare il peso del rimorso e farmi anch'io una vita”.
Taehyung non sapeva che cosa dire. Non voleva che Jungkook si arrendesse tanto facilmente, ma allo stesso tempo capiva perfettamente che non c'erano altre strade da percorrere.
Gli dispiaceva che il suo amico fosse rimasto ferito, ma sperava anche che quell'evento potesse aver fatto scattare qualcosa in lui, qualcosa che lo spingesse a superare il pensiero di Jimin.
“Scusa, Tae, ma stasera vorrei rimanere da solo. Ti dispiace se ti riaccompagno a casa?” domandò mortificato mentre erano fermi davanti al semaforo successivo.
Taehyung annuì e sorrise. “Non preoccuparti, capisco. Però chiamami, quando te la senti”.
“Va bene” acconsentì Jungkook ricambiando il sorriso, sebbene fosse molto forzato.
Fu così che tornarono in autostrada e poi di nuovo in aperta campagna, fino al piccolo paradiso terrestre di Taehyung. Si salutarono con un abbraccio caloroso e la promessa di rivedersi il prima possibile, quindi il moro mise per l'ennesima volta in moto la propria macchina e tornò in città.
**************
Probabilmente le loro vite avrebbero ripreso il loro solito corso, se quella sera Jungkook non avesse ricevuto una chiamata da Kim Namjoon, un amico di Jimin, Jungkook e Taehyung.
Avevano frequentato la stessa scuola superiore ed erano stati grandi amici durante l'adolescenza. Sebbene in quegli ultimi anni non si fossero incontrati molte volte, erano rimasti in ottimi rapporti.
Quella sera, dopo cena, Jungkook era comodamente stravaccato sul divano del soggiorno, quando il suo cellulare si mise a squillare. Appena lo afferrò e lesse il nome di Namjoon sullo schermo, Jungkook tremò all'idea di rispondere, come se il suo sesto senso gli dicesse che quella chiamata sarebbe stata molto importante.
“P-pronto?”.
“Jungkook?” fece la voce di Namjoon dall'altro capo della linea.
“Namjoon, come stai?”.
“Tutto bene e tu?”.
“Anch'io, grazie”.
“Senti, ti ho chiamato perché poco fa ho visto Jimin...”.
“Jimin?”.
A quel nome Jungkook era scattato in piedi e aveva sentito salirgli l'ansia, al ricordo degli avvenimenti delle ultime ore.
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Fix Everything || Jikook
Fanfic[Completa] Dove Jungkook torna indietro nel tempo per rimediare a un errore commesso quando era fidanzato con Jimin. Nell'impresa è aiutato dal suo migliore amico Taehyung. Riuscirà a sistemare le cose o le peggiorerà ulteriormente? ▻ smut ▻ angst ...