27. Farfalle nello stomaco?!

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Stavo finendo di prepararmi per questo primo vero appuntamento con Niccolò, mi sentivo un' adolescente, ero davvero emozionatissima, avevo deciso di indossare una abito nero svasato che arrivava più o meno a metà coscia, solito trucco leggero, niente rossetto perchè speravo che le mie labbra venissero baciate, ed era circa cinque minuti che mi guardavo allo specchio tentando di decidere se lasciare i capelli sciolti o raccoglierli in qualche modo, ma alla fine optai per lasciarli sciolti, li ho sempre amati e portati così e secondo me rappresentavano al meglio il mio spirito libero e ribelle. Poco dopo sentii una notifica provenire dal cellulare così guardai lo schermo

Messaggio da Nic: Sono sotto casa tua, scendi appena sei pronta signorina! <3

Messaggio a Nic: Arrivo subito! <3

Così afferrai velocemente il giubbino di pelle e la borsa per uscire di casa, in pochi minuti ero uscita dal portone e notai immediatamente la solita auto grigia con i finestrini oscurati che orami per me era diventata inconfondibile, mentre i dirigevo verso l' auto feci un grande respiro per cercare di buttare fuori l' imbarazzo, ma fui inutile perchè non sapevo proprio come comportarmi, aprii lo sportello e entrai nell' auto, subito Niccolò mi accolse con uno di quei suoi sorrisi che facevano svanire tutte le preoccupazioni in un istante e disse

-Cazzo Chia sei bellissima sta sera!-

-Grazie- risposi sentendo immediatamente le mie guance avvampare -anche tu stai molto bene Nic!-

Indossava un pantalone nero e una camicia bianca di lino, leggermente sbottonata in modo dal lasciar intravedere i tatuaggi che aveva sul petto e la chiave che portava sempre al collo, era bello da togliere il fiato, ma la bellezza vera arrivò quando si tolse gli occhiali per poggiarli sul cruscotto mostrandomi lo spettacolo dei suoi occhi, poco dopo accese la macchina e inizò a guidare, io chiesi curiosa:

-Dove mi porti?-

-Lo vedi quando arriviamo, è un posto che a me piace molto e spero piaccia anche a te!-

Il viaggio non fu troppo lungo, o almeno a me sembro così, perchè mi beai di ogni suo tocco, mi faceva impazzire il fatto che non perdesse un semaforo rosso per accarezzarmi la gamba o guardarmi e sorridermi, per il resto del viaggio chiacchierammo tutto il tempo e poi finalmente la macchina si fermò in un parcheggio, era un posto in cui non ero mai stata, scendemmo dalla macchina e iniziammo a percorre un vialetto in mezzo al prato, contorneto da lucine, per poi giungere a quello che doveva essere il ristorante, un posto bellissimo e immerso nel verde, semplice ma pieno di piccole luci e candele che lo rendevano davvero magico, subito ci accolse il cameriere chiedendo:

-Buonasera signori, avete una prenotazione?-

-Si, a nome Moriconi- rispose prontamente il moro

Così il cameriere ci condusse al nostro tavolo e ci porse i menù, entrambi scegliemmo un primo e dopo aver comunicato al cameriere la nostra scelta sui primi e l' immancabile vino rosso, questo si allontanò lasciandoci soli, e in quel momento Niccolò mi chiese:

-Insomma come ti sembra questo posto? Ti piace?-

-Si Nì tantissimo!- risposi guardandomi intorno ancora entusiasta -è bello perchè è semplice, ma tutta questo luce lo rende speciale!-

-Ne sono contento, senti dimmi un po', quindi tu hai parlato con Flaminia?-

-Si e tu con Adriano?-

Racconterò di Te (e di Noi) ~ UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora