26. Stai cercando di prendermi per la gola?

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Chiara's Pov

Stavo sentendo un po' di musica sul divano quando finalmente si apre la porta ed ovviamente è Niccolò, appena entra mi alzo in piedi per mostrargli la colazione che avevo preparato, appena vide il cibo sul tavolo chiese:

-Ma tu veramente hai fatto le crepes?-

-Si Nutella e Fragole... ti piacciono?-

-Signorì ma tu stai cercando di prendermi per la gola?- disse abbracciandomi da dietro per lasciarmi un bacio umido sul collo, poi continuò -qui ci dobbiamo andà con calma, per me già saresti da sposa dopo sta colazione! Io c' ho l' ossessione pe le fragole!-

-Pure io le amo un casino! Ti devo assolutamente portare in un posto se ti piacciono le fragole!-

-Mo so curioso però Chià...-

-Mmm... no non te lo dico...-

-Dai signorinaaaa....!-

-No basta ti ci porto uno di questi giorni, mo mettete seduto e magna ste crepes che sennò se freddano!-

-Madonna quanto me piace quando me parli in dialetto!!!- disse lasciandomi una serie di bacetti veloci sulla guancia

Successivamente si mise seduto al tavolo e mangiò tutte le crepes che avevo fatto tranne una che mangiai io, una volta finito di mangiare chiesi:

-Com' erano Nì?-

-Confermo che secondo me stai a cerca di prendermi per la gola...-

-Mmm... potrebbe essere- rispondo scherzosamente

-Come se non mi avessi già preso da tempo...-

A quel punto io mi avvicinai a lui e lo baciai, ovviamente lui non si sottrasse all' unione delle nostre labbra, ma anzi approfondì subito il bacio, senza fiato ci separammo e io non so dove trovai il coraggio, ma accarezzandogli i capelli e guardandolo negli occhi dissi:

-Mi fai proprio bene tu Nì...-

-Anche tu- rispose rilassandosi sotto il mio tocco e poggiando la sua testa contro la mia...

Da lì a poco dovevo andar via poichè ormai mancavo a casa da un po', inoltre volevo vedere Flaminia, per raccontarle quello che era successo, quindi nonostante non me ne sarei mai andata da quella casa per nessun motivo al mondo dopo le bellissime ore che avevamo trascorso insieme, fui costretta ad andare a riprendere i vestiti che indossavo il giorno prima, per indossarli e andare via, prima di salutarlo mi disse:

-Lo sai che Adriano mi chiederà sicuramente che è successo? Che gli dico?-

-Eh pure Flaminia sicuro mi farà duemila domande, tu che dici? Come ci comportiamo?-

-Io direi di parlare solo con Flaminia e Adriano che tanto ci sgamerebbero comunque, per il resto ce lo teniamo per noi...-

-Si Nì, io sono felicissima di tutto ciò che è successo, ma come ti ho detto dopo la festa, non ti nego che ho paura... paura di sta male... ci possiamo andare con calma?-

Lui si avvicinò e mi strinse a lui dai fianchi e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi dire:

-Si, ci dobbiamo andà con calma, non ti pensa che io so tranquillo, pure io ho mille paure, però non ti allontanà, affrontiamo tutto insieme piano piano va bene?-

-Va bene Nì, affrontiamo tutto insieme...- dissi ripetendo le sue parole

Successivamente ci baciammo per l' ennesima volta e poi io uscii da casa sua per raggiungere la macchina e partire, anche se mi fermai dopo poco in una piazzola di sosta lungo la strada che affacciava su una grande distesa di verde, scesi dalla macchina e mi accesi una sigaretta, avevo bisogno di realizzare bene tutto quello che era cambiato in quelle poche ore, e in quei brevi minuti che durò la mia sigaretta, si accesero in me centinaia di emozioni diverse, dalla paura alla felicità, non sarebbe stato facile fidarmi di nuovo di qualcuno, ma dovevo provarci, e mi sembrava prorpio non esserci al mondo persona migliore di Niccolò, per ricominciare a fidarmi di qualcuno...

Racconterò di Te (e di Noi) ~ UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora