7. Debolezze 🟡

2.1K 37 25
                                    

Pov Severus

Col mantello che voleva come in una drammatica danza dietro di lui, l'abile pozionista si stava dirigendo nei sotterranei, nei suoi alloggi.

17:30

Era l'ora in cui stava per accedere al suo studio, quando vide che c'era già qualcuno, il fuoco era acceso e un odore di fiori d'arancio e sigaro aveva invaso tutta l'atmosfera.

Con quell'odore poteva esserci solo una persona, che ancora non si era accorto della presenza del Potion Master all'interno della stanza.

"Lucius! Vedo che ti sei già servito"

Il biondo si girò con delicatezza, aveva i capelli legati in un nastro verde, in perfetto stile 800esco.

E allungo il braccio con il bicchiere di whisky verso l'amico, come ad invitarlo a sedersi e a sentirsi a casa sua nei suoi stessi alloggi.

Il suo portamento era sempre stato nobile, regale anche da ragazzino, sembrava davvero un principe delle storie che raccontano i genitori prima della buonanotte. Ora invece lo charme seppur fosse quello di un re, lo sguardo lo tradiva era decisamente provato, vuoto, pieno di angoscia.

Gli si stringeva il cuore, quel poco che ne restava, che addirittura pensava di non avere a vedere il suo amico, compagno di una vita in quel modo.

Ma Lucius non avrebbe ammesso mai i suoi affanni, aveva sempre uno strano sorriso sul viso che si alternava ad un ghigno di disgusto, forse che ormai rivolgeva anche a se stesso.

"Spero non ti dispiaccia Severus, ero in anticipo e ho pensato ingannare il tempo mentre aspettavo, su vieni, siediti "

Severus si buttò con poca grazie sulla chaise-longue, disteso.

Lucius gli allungo un bicchiere con la bevanda ambrata

"Grazie bella bionda, sempre così premurosa"

"Tutto per il mio tenebroso preferito, anzi, com'è che ti chiamano i tuoi allievi? Pipistrello? Si. È calzante"

Severus fece un lungo sorso e mettendosi seduto, un po' più composto si accese una sigaretta

Rimasero in silenzio per un po' a guardare il fuoco, rilassati, nel frattempo avevano bevuto tutta la bottiglia e iniziata un altra.

"Che notizie mi porti?"

"Non così buone, il signore oscuro è impaziente, bramoso e più andiamo avanti e più diventa forte. Vuole Potter."

"Questo era prevedibile"

"Nell'ultima riunione ha detto di volerlo condurre all'Ufficio Misteri per prendere la profezia come ben sai e dovrò guidare io la spedizione"

"Devi farlo, la copertura non può saltare in nessun modo e tu sei troppo esposto, la tua famiglia sarebbe in pericolo"

"Come se non lo sapessi Severus. La mia.. famiglia certo" disse lento, con le ombre sugli occhi
Continuò
"Narcissa non mi parla da mesi, non va via di casa solo per le apparenze, per il buon nome e per compiacere il signore oscuro. Ma non siamo mai stati veramente una coppia lo sai."

"e Draco.. il mio Draco è così voglioso di emularmi, ma è così fragile, non può sapere la verità non l'accetterebbe e sarebbe ancora più a rischio lontano da lui che sotto le sue schiere. Vuole il marchio Severus!"
la voce si stava rompendo, sottile, sul procinto di cadere in un abisso profondo.

Ma si riprese subito, Snape era il maestro dell'inganno e dissimulazione, ma anche Malfoy era abile in quel gioco.

Erano due dei maghi più potenti viventi e si conoscevano bene, fin troppo bene per credere reciprocamente a quelle maschere patinate che avevano addoso come abiti troppo stretti per essere tolti.

Lacrime Nere Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora