9. Ciò che desideri

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Pov Severus

Aveva chiuso la porta alle sue spalle e si dirigeva a passo svelto nell'ufficio di Silente.

Si fermò davanti alla scalinata e pronunciò la parola d'ordine "sorbetto al limone"

"Severus, ragazzo mio, a cosa devo questa visita?" Disse il preside mentre si accarezzava la barba

"Albus, il signore oscuro entrerà nella mente del ragazzo. Vuole la profezia."

"Calmo ragazzo calmo. Ancora non è successo nulla.
Sennò il nostro Harry sarebbe venuto a riferirmelo, mi fido del suo giudizio."

"Albus " prese un respiro

"Quel ragazzo non ha la minima percezione del reale pericolo."

"Ed è meglio non ce l'abbia. Se lo allertiamo potrebbe precipitare tutto, dobbiamo aspettare. Il ministero controlla ogni nostro movimento, dobbiamo essere cauti."

Severus stava camminando avanti e indietro per lo studio del Preside

"Caro ragazzo, parliamo invece di voci che mi sono arrivate all'orecchio, ho saputo che tieni in ostaggio nelle tue segrete la signorina Granger" disse beffardo

"Molto divertente Albus. Esilarante."
Aveva il disgusto stampato sul volto
"L'ho semplicemente messa in punizione, non è né la prima né sarà l'ultima dei miei alunni a finirci"

"Certo, quindi la settimana di punzone era davvero necessaria?" affermò con faccia bonariamente sorniona

"Lo era."

"È diventata una bella ragazza, non trovi Severus?"

"Cosa vorresti insinuare?" gli sputo con rabbia le parole addosso avvicinandosi alla scrivania appoggiando le mani ad essa ed incedendo pericolosamente al suo viso

"Ti dirò una frase che mi ha sempre colpito molto: 'Il fiore che sboccia nelle avversità è il più raro e il più bello di tutti' Non si incontra una ragazza come quella tutte le dinastie."

Severus stava per ribattere quando entrò Minerva

"Buonasera signori, posso unirmi alla conversazione?"
Fece apparire te e biscotti

"Minerva cara, non rifiuto mai del buon te lo sai"

"Severus, ragazzo accomodati"

"No io vado, ho delle faccende da sbrigare"

"Certamente, non vorrei rubarti altro tempo prezioso e vorrei far aspettare oltre la tua alunna"

Severus guardo Albus e si limito a puntargli il dito contro per poi abbassarlo in un pugno e andate via

"Per Merlino Albus, perché si è comportato così? Non che sprizzi cordialità di norma, ma sembrava parecchio alterato"

"Aah Minerva, credi a me, presto lo vedremo decisamente più rilassato" disse bevendo il suo Tea facendole un occhiolino
Minerva rise alla battuta cercando di indagare

Nel frattempo Severus stava camminando furioso per il castello.

"Come si permette quel vecchio pomposo, sembra sapere sempre tutto, come fa, è insopportabile"
Blaterava borbottando infastidito

"Non mi ha ascoltato per Potter, poi se il suo pupillo finisce sotto le mani del signore oscuro totalmente impreparato non ci sarà piano che regga"

Continuava ad avanzare, andando verso l'esterno aveva bisogno di prendere aria, si sedette su un muretto guardando il cielo costellato di luci. Rimase lì un po' come immergersi e prendere parte di quel silenzio. Si sentiva parte del castello, Hogwarts era casa, la sua unica vera casa. Si sentiva solo, profondamente, ma infondo lo era sempre stato in un certo senso.
Sotto quel cielo, che in quel momento gli sembrava così opprimente e pesante, si ricordò che aveva lasciato Lucius ed Hermione da soli.
Si alzò e dirigendosi verso i sotterranei, i quadri si lamentavano al suo passaggio per via del lumus che usciva dalla bacchetta, ma era troppo di fretta anche solo per degnarli di considerare.

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