31. Il segreto di Harry

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Quella notte ad Hogwarts fu delicata per molte persone.
Gli incubi di Severus si concretizzarono. Harry era entrato in contatto mentale con l'oscuro, un incubo, feroce, lucidissimo aveva fatto urlare il ragazzo che aveva svegliato tuuto il dormitorio maschile e femminile di grifondoro.
Silente insieme a Potter e al giovane Weasley erano nell'ufficio del preside.
Minerva ed Hermione erano corse negli alloggi di Severus a chiamarlo sotto ordine di Albus.

Snape quando le vide entrare per poco non ebbe un mancamento, nessuno bussava la notte nei suo alloggi e vedere le donne in quello stato aveva iniziato a farlo sudare freddo ancora prima di conoscere la motivazione della loro insolta visita.
Aveva temuto che fossero stati scoperti lui ed Hermione, o che peggio: che lei ci avesse ripensato e lo avesse denunciato alla sua capo casa.
Si diede immediatamente dell' imbecille per aver dubitato della ragazza anche se per una frazione di secondo quando Minerve lo rese partecipe dell'accaduto e con voce piena d'ansia gli chiese di andare da Albus.

Il ragazzo aveva sognato che il padre del suo migliore amico veniva attaccato da Nagini in un attacco che senza intervento si sarebbe rivelato fatale. Nelle stanze del ministero infatti Arthur Weasley giaceva immerso nel suo sangue, venne salvato per miracolo dagli Auror, ma ormai era palese che Voldemort accresceva il suo potere all'interno del giovane, aveva attacchi di ira sempre più esplosivi ogni secondo che passava.

Severus con Minerva e Hermione raggiunsero l'ufficio del preside.
Silente chiese immediate lezioni di occlumanzia al ragazzo, che venne trascinato nei sotterranei dal suo professore.

Silente congedo Ron ed Hermione che estremamente preoccupati vennero condotti ai loro alloggi dalla loro professoressa. Infondo il coprifuoco era scoccato da un bel po'. Erano estremamente preoccupati per il loro amico, ma la ragazza si sentiva tranquilla, infondo era con il suo Severus, non poteva accadergli nulla, tranne che insulti alla quale erano tutti più che preparati

Quella notte per Harry fu molto dura, il suo rapporto con Snape non era dei migliori e lui non si fece scappare l'occasione per mostrargli tutto il suo disgusto. Gli occhi del ragazzo così simili a quelli di Lily e il resto copia spiccicata di James gli facevano contorcere le viscere nello stomaco ogni volta che posava gli occhi in quegli specchi verdi e brillanti che avevano accompagnato la sua infanzia e adolescenza, così come accompagnavano tutti i suoi incubi.

All'ennesimo ricordo di Harry James e Lily nello specchio delle brame e tutti gli abbracci e i momenti con Sirius, che lui ricordava con un retrogusto amaro per via del loro trascorso, molto più intrecciato e problematico di quanto in realtà non avesse mostrato alla ragazza nei suoi ricordi. Si sentì in colpa, era come se le avesse mentito, aveva omesso dei dettagli fondamentali alla comprensione del disegno generale delle cose. Avrebbe dovuto trovare il modo di parlargli di Remus e Sirius anche se quello non era il momento giusto di pensarci doveva concentrarsi sul ragazzo. Ne andava dell'incolumità di tutti.
Snape estenuato disse:
"Potrei vomitare"
"IMPEGNATI DI PIU' POTTER"

"Se mi lasciasse il tempo di riposare!"

"Il signore oscuro non lascia il tempo di riposare Potter! Devi sforzarti, i tuoi risultati per nostra sfortuna sono vitali. Non posso permetterti di mettere in pericolo la vita di tutti! DISCIPLINA LA TUA MENTE."

"È ingiusto professore!"

"Tu e Black siete due ragazzini sentimentali, sempre a frignare su quanto amaramente ingiusta è stata la vostra vita. Be', non l'avrai notato, ma la vita non è giusta! Il tuo beato padre lo sapeva e infatti frequentemente provvedeva a questo!"

"Mio padre era un grand'uomo!"

Severus scaraventa Harry dall'altra parte della stanza
"Tuo padre era un maiale!"

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