25. A noi.

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"Una signorina non può avere i suoi segreti?"

Un ghigno si formò su quel viso candido come la neve
"Con me? Segreti? Pensavo avessimo superato queste piccolezze" disse mentre di sistemava i polsini della camicia che uscivano dal lungo cappotto.

"Di cosa volevi parlarmi mio bel Malfoy?"

Distolse lo sguardo e lo portò sul panorama.

"Hermione, volevo capire come stavi, non dev'essere stato semplice per te. Mi dispiace vederti soffrire, soprattutto per persone come noi."

La ragazza lo guardo un po' sospetta, sapeva quanto Lucius potesse essere sibillino così decise di essere diretta
"Cosa stai cercando di dirmi esattamente?"

"Che devi cercare di andare avanti, senza mai voltarti, senza pensare a noi, a me o a lui. Non devi darci il potere di farti soffrire. Voglio che tu sia egoista, voglio che tu sia decisa, perché... ho bisogno di saperti serena e distaccata soprattutto."

"Parla. Chiaro. Dove vuoi andare a parare?" La ragazza era davvero arrabbiata per quel discorso

Trafisse lo sguardo di lei con i suoi occhi cristallini e poggiò una mano sulla spalla della ragazza.

"Io non ti voglio ferire.
C'è stata molta chimica, complicità, trasporto. La simbiosi ed energia che abbiamo sprigionato tutti insieme è stata... trascendentale, astratta e onirica."

"Però?" fece lei sarcastica

"Però, purtroppo in questo momento, in queste condizioni, con noi, un emozione del genere non può che farci del male, a tutti quanti, in modo irreparabile probabilmente."

"Quindi mi... vuoi abbandonare anche tu..."

"No. Non è quello che voglio. "
Sospirò affondo. Carezzandogli una guancia. Il viso di lei aveva una smorfia di sofferenza che fece male pure ad un uomo con il cuore di ghiaccio come Malfoy.

"Ascoltami bene piccola, perché non ripeterò mai ciò che ti sto per dire. Io sono un uomo egoista, narcisista, meschino, anafettivo, Io, non penso MAI agli altri. Sono solo un mezzo per arrivare ai miei scopi. Tutti o quasi.
Dopo questa premessa, posso dirti con tutta la sincerità del mondo e un filo di imbarazzo, che per te, questo, non vale.
Da quando sono tornato quella sera, non ho mai smesso di pensare a lui, non ho mai smesso di pensare a te.
Ma... è pericoloso, e per quanto la mia vita sia sacrificabile, la tua non lo è.
Lo dico un po' per egoismo, perché ormai, in qualche modo, mi sei entrata sotto pelle e tengo a te, e un po' per quello che accadrà in futuro.
Sei fondamentale nel disegno che Silente ha costruito per vincere, ma è tutto troppo in bilico e io non ti posso mettere ulteriormente a rischio.
Ho capito il discorso di Severus dopo averlo analizzato per molte notti, purtroppo aveva ragione. Nonostante creda che oltre alle più che valide motivazioni, ci fosse altro.
Non posso dirti se lui ti ama, almeno, non nel modo in cui tu ami lui. Però posso dirti che per quanto lo nasconda, sei molto importante per lui, più di quanto voglia ammettere."

Il viso della ragazza si addolcì, capì il discorso, vedeva che era sincero, anche se non era lui entrato nei dettagli così come non aveva Silente.

"Mi...dà fastidio sentirti dire che la tua vita è sacrificabile. Perché non è così. Tu sei una persona sfaccettata, magari non sarai una persona che è inserita normalmente tra i "buoni" ma non sei cattivo. Sei una squisita via di mezzo, tra il nero e il bianco, un grigio nobile, come quello dei tuoi abiti pregiati, che sembrano più sulle sfumature dell'argento. Io non voglio che mi escluda dalla tua vita, sei importante per me... Per quanto riguarda il professore Snape, lui non mi parla più, non mi guarda, non sono più andata alle punzioni e non ha detto nulla. Credo di essergli ormai totalmente indifferente. Io... non ho mai smesso di osservarlo, mi distrugge averlo così vicino ma al tempo stesso così irraggiungibile. Mi manca... e mi sei mancato anche tu.
In ogni caso, Silente mi ha detto che le ricerche inizieranno dopo le vacanze di Natale... E che ci sarà anche..beh. Draco. Lo avevi omesso o non ne eri a conoscenza?"

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