Capitolo 17

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Elliot.

Quando mi sveglio, sono in ospedale. Ho il torace fasciato, un grandissimo mal di testa. I medici mi hanno detto che tutti hanno donato il sangue, ma solo la prima sacca è servita.

Quando entrano i miei figli, sono un po' meno confuso. Kathleen è in lacrime e spaventata.
"Papà non puoi farci questo scherzo."
"Mi spiace."
"L'importante che sei vivo. Fuori c'è Olivia se vuoi possiamo farla entrare." dice Lizzie.
"No. Voglio riposare." dico. Quando loro vanno via, prendo consapevolezza che è giusto che me ne vada, li ho messi in pericolo. E' sono una fonte di preoccupazione per loro.

Olivia entra che è molto tardi, è rimasta tutto il giorno qui ad aspettare che mi svegliassi. Indossa un camice chirurgico di carta, si siede e io faccio finta che dormo.
Ora più che mia prendo la decisione di andarmene, quindi glielo comunico. Non la prende bene, poi mi dice di fare un buon viaggio, ma che prima che me ne vado di passare a salutare almeno Noah. Poi se ne va e io non la vedo più.

Quando mi sveglio il giorno dopo, viene a trovarmi Dani Back.
"Quindi eri anche tu sotto copertura?" domando.
"Sì. Lavoro per FBI adesso, non è niente in confronto alla SVU."
"Già anch'io ho cambiato lavoro alla crimini organizzati."
"Alla fine stai ancora con tua moglie?" domanda.
"Sono vedovo da oltre un anno ormai." 
"Non lo sapevo."
"Non lo sanno in molti. Quel tizio che mi ha sparato, beh, lui era coinvolto."
"Sono anni che mi chiedo che fine hai fatto." dice.
"Sono andato via dieci anni fa, ho lasciato NY, viaggiato per un po' e poi sono stato per anni a Roma, poi ho ripreso il lavoro da detective lavorando come agente di collegamento. Ero tornato per una cosa e mia moglie è morta." snocciolo.
"Mi spiace so come ci si sente, ricordi anch'io ho perso mio marito."
"Ricordo. Quindi come ti sei trovata sotto copertura."
"Ci hanno informato che a NY, girava una droga particolare, io dovevo solo rintracciarla. Ma i miei capi mi hanno fatta andare sotto copertura, una volta scoperto che Wheatley era coinvolto. Lo cercavano anche loro. So che lo cercavano per aver ucciso  tante persone. Ma la versione non ufficiale era che aveva rapito il capitano della SVU di NY."
"Sì." 
"Quindi la tua partner adesso è un capitano. Ma non esita ad andare sotto copertura. State insieme?"
"Noi.... è complicato."
"Da come l'hai protetta prendendoti un proiettile diretto a lei, beh, sembra meno complicato di quel che sembra."
"Siamo partner, nel bene e nel male. Alla fine lei non ha bisogno di me, ha sparato a Wheatley salvando tutti."
"Gli occhi di Oliva trasudavano odio. Come mai?"
"Ecco le ha fatto passare l'inferno. Penso che si sia fatta giustizia per tutti i crimini che ha commesso quell'uomo. Visto che il carcere, beh non sarebbe poi servito."
"Adesso devo andare. Questo è il mio numero, sai per andare a bere qualcosa."
"Partirò una volta che mi avranno dimesso."
"Beh sono disponibile per un caffè." dice e poi mi bacia la guancia e se ne va.

I medici mi dimettono esattamente tre giorni dopo, dicono che sto guarendo in fretta e che possono dimettermi, ma devo seguire tutto quello che c'è scritto sulla ricetta alla lettera. Kathleen si prende la responsabilità di farmi rigare dritto. 
Ancora non ho detto loro la decisione che ho preso. Prevedo molto fuoco in casa Stabler. Infatti non mi sbagliavo. 
"Voglio tornare a Roma." dico la sera stessa a cena.
"Come? Perchè?" Domanda Dickie.
"Perchè qui sono un pericolo per voi e una preoccupazione costante."
"Non è vero. Svolgi il tuo lavoro come è giusto che sia." dice Lizzie.
"Papà non ci pensi a noi? Sei stato via per anni da NY, non venendo nemmeno una volta. Siamo sempre stati noi a venire ovunque tu e la mamma andavate. Non pensi a Eli che si allontanerà di nuovo da noi?" dice Kathleen.
"Kat non  mettere in mezzo me. Io da qui non mi muovo." dice Eli.
"Impossibile sei minorenne e devi seguirmi." dico.
"Io non voglio venire. Non puoi riportarmi a Roma dopo un anno. Non puoi strapparmi dai miei spazi che ho creato."
"Mi spiace. Ma sono il tuo tutore e devi seguirmi."
"E a Olivia non ci pensi?" domanda Lizzie.
"Olivia sta bene senza di me." 
"E' Noah?" domanda sempre lei.
"Noah è un caso a parte. Quel bambino avrà sempre una mia chiamata."
"Quindi lasci tutto per Olivia, di nuovo. Per proteggerla?" domanda Maureen.
"Sì. Ho messo tutti voi sul radar dei miei nemici e questo mi fa impazzire non proteggervi tutti."
"Io di qua non mi muovo. Ho nuovi amici, c'è Noah e si anche Olivia che è diventata mia amica." urla Eli alzandosi dal tavolo.
"Eli....Eli." dico urlando anche io.
"Papà se te ne vuoi andare, fallo. Ma non usare Olivia o Eli." dice Kathleen alzandosi e andando da Eli.
Guardo mia madre che mi guarda con sguardo triste.
"Hanno ragione, non usare Olivia perchè hai deciso che sei un pericolo per noi." Poi anche lei si alza. 

Ti amo e non lo so direDove le storie prendono vita. Scoprilo ora