Capitolo 5

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Sono due giorni che evito tutti. Dopo quello che è successo l'altra sera sono scappata per poi rifugiarmi qui, a casa mia. Ho detto a papà che sarei andata in vacanza per una settimana, cosa non vera ma di estrema necessità. A parte i miei amici lui è l'unico che si preoccupa veramente per me e presentarmi in quello stato a casa gli averi dato solo un dispiacere visto che si sarebbe sentito in colpa, nuovamente. Dopo la scomparsa di Drew mio padre ha cercato di fare il meglio per me, per il mio stato mentale, nonostante non sapesse la vera ragione del mio malessere. Con il tempo ho capito che le cose belle restano tali quando le custodisci gelosamente, e a papà bastava sapere che io fossi felice qualunque fossi la causa. Quando però mi ha trovata in quello stato lui ha pensato di non aver fatto abbastanza ma nessuno poteva essere in grado di evitare quello che è successo.

C'erano demoni in grado di rovinare la mia felicità.

Non è facile accettare la morte di una persona soprattutto quando quella persona era molto importante per me e Drew era tutta la mia vita e con la sua scomparsa sono morta anche io.

Nessuno sa di questa casa, nessuno tranne lui. Principalmente questa casa è stato il mio regalo per lui dato che amava la natura e questa casa era il posto a cui lui aveva sempre sognato.

Ho incontrato Drew al college e se inizialmente avevo maledetto il giorno in cui avevo scelto il corso di scienze naturali extracurricolari per ottenere dei punti extra, con il tempo ho costatato che avevo fatto la scenata più bella. È stato grazie a quel corso se ho incontrato Drew e grazie alla sua idea di andare in campeggio.

Per lui la natura era tutto dato che era affascinato da tutti quelli aspetti fisici e chimici che la terra e l'universo possano offrirci.

Key west non è altro che un isola in mezzo al mare lungo la costa della Florida. Un posto davvero tranquillo e la cosa che più aveva colpito Drew la prima volta che l'ho portato qui sono le immersioni che si possono fare e per un amante della natura come lui era il posto perfetto per fare quello che più amava, esplorare.

<<Forza Drew, smettila di fare il bambino. Ti ho detto che fra poco arriviamo>> sbotto ormai disperata. Da quando ci siamo messi in macchina per venire qui non ha fatto altro che chiedere in continuazione "siamo già arrivati?" , snervante lo giuro. Con la sua stupida domanda inevitabilmente ho pensato a quella scena di Shrek quando andava al palazzo per incontrare i genitori di Fiona e chiucchino non faceva altro che chiedere "siamo già arrivati?" Ecco la situazione è la stessa da circa tre ore e se non la smette giuro che lo butto giù dal ponte con la macchina.

<<Posso sapere almeno dove mi stai portando? L'unica cosa che riesco a vedere è il mare>> strano che ancora non ha riconosciuto la strada, penso mentre lo guardo di sottocchio.

Forse perché la prima volta avete fatto un escursione in barca, mi ricorda la mia vocina interiore, ed io sbuffo per i miei stessi pensieri.

<<Per l'amore di Dio Drew, smettila con le domande. Se sapevo che eri così fastidioso non ti ci portavo più con me>> dico arrabbiata anche se questa è una bugia. Un enorme bugia dato che ci sto andando solo per lui a Key west.

<<Forza, scendi dalla macchina che adesso siamo arrivati>> dico appena fermo l'automobile.

<<Ma dove cavolo siamo?>> chiede sorpreso mentre inizia a guardarsi intorno ed io in tutta risposta inizio a camminare lungo il vialetto che c'è davanti a noi mentre Drew mi segue con passi incerti.

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