Capitolo 15

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Domani è quel giorno, domani è il mio compleanno e domani mi sposo. Praticamente una disgrazia dopo l'altra e io odio il giorno di domani perché porta sola iella. Non so niente su questo maledetto matrimonio e in fin dei contini non mi interessa più di tanto, l'unica cosa che voglio è che finisca il prima possibile. Non so dove ci sarà il ricevimento così come non so chi sarà presente e cosa più importante non ho scelto un abito da sposa e sinceramente di questo non mi dispiace perché come ho già detto non andrò a fare questa farsa vestita con l'abito.

"Stai bene?" Ecco cosa dice il messaggio che Becca mi ha mandato. Da quando me ne sono andata qualche giorno fa non ha fatto altro che riempirmi di messaggi per sapere se stessi bene. Lei sa che avevo bisogno di stare da sola e non solo per via di questo matrimonio per questo non mi ha fermata quando mi ha vista con il borsone fra le mani sul ciglio della porta pronta per andarmene. La mia vita è troppo incasinata e l'unico modo che conosco per cercare di andare avanti è quello di scappare e chiudermi in me stessa. Ho smesso di andare al lavoro così come ho smesso di vedere chiunque soprattutto mio padre che ha cercato di avere un confronto con me quando qualche giorno prima si presentò a casa di Becca ma non sono stata in grado di affrontarlo perché qualunque cosa mi avrebbe detto sarebbe stata un altra bugia ed io non lo avrei sopportato. Per pura casualità ho incontrato anche mia madre con Anais in una di queste sere quando con Becca siamo andare a mangiare fuori e non hanno fatto altro che mettersi in ridicolo davanti a tutti minacciandomi che rovineranno il mio matrimonio e per quanto non mi va a genio questa farsa non darò mai la soddisfazione di farmi vedere abbattuta da loro due e che io sia dannata se non farò finta di essere al settimo cielo davanti a loro. Hanno voluto che Axel facesse parte della famiglia no? Ecco in qualche modo sono state accontentate anche se diversamente. Che sei malvagia, perfino la mia coscienza di beffeggia di me.

"Ti prego non lo fare io ti amo cazzo" continuo a leggere l'ennesimo messaggio da parte di Matthew. Come Becca anche lui continua a tartassarmi di messaggi ma lui l'unica cosa che mi chiede è di non sposarmi. Vorrei tanto poterlo fare, per me stessa però e non perché lui me lo chiede. Vorrei avere la possibilità di scegliere ma purtroppo non posso.

Sbuffo scendendo dal divano per poi dirigermi in cucina, devo decisamente mangiare qualcosa ma quando apro il frigo lo trovo vuoto ed io impreco mentalmente. Certo una persona normale fa la spesa e non campa solo di aria.

<Apri ho portato da mangiare> un urlo che proviene dall'altra parte della porta attira la mia attenzione e quando riesco a collegare a chi appartiene quella voce mi innervosisco. Sul serio? Ma questo non ha niente di meglio da fare che infastidire sempre me? Però pensandoci bene potrei fare finta di non averlo sentito così magari pensa che non ci sono in casa. Si ma ha detto che ha portato del cibo, la mia vocina interiore ha ragione questa volta però.

<Al diavolo> sbotto infastidita mentre vado ad aprire.

<Dimmi una cosa Axel, hai cambiato per caso il domicilio? No perché ultimamente ti ritrovo sempre a casa mia e si dia il caso che quando io vengo qui è perché voglio stare sola e non voglio vedere nessuno> sul serio, non si stanca mai di perseguitarmi?

<Ma io non sono nessuno, io sono Axel quindi> risponde lasciando la frase in sospeso mentre si beffeggia di me. Vedo come sulle sue labbra si forma un piccolo sorriso mentre sventola davanti hai miei occhi buste piene di mangiare.

<Che sia chiaro ho aperto solo perché hai portato del cibo altrimenti ti avrei lascito a marcire davanti alla porta> rispondo fredda cercando di essere indifferente il più possibile mentre mi dirigo insieme a lui in cucina. Ogni volta spunta sempre al momento giusto e mi fa sentire molto irrequieta perché anche se a distanza sembra leggere i miei pensieri. La fame ha uno strano effetto su di te, ti fa sparare cazzate. Hai decisamente ragione coscienza.

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