Scelti dal destino

Capitolo 14

Sono giorni che continuo a cercare una soluzione al mio grande problema senza però trovarne una. Ho iniziato a cercare nel database dell'azienda, su internet ed in ogni posto possibile informazioni su cosa sia successo realmente anni fa tra l'azienda di mio padre e la Diamond's è l'unica cosa che ho potuto trovare nell'archivio di vecchi quotidiani e che i due erano migliori amici all'epoca. La Diamond's è sempre esistita da molte generazioni a questa parte mentre mio padre inizialmente ha lavorato per il suo amico, essendo migliori amici papà era diventato la mando destra di Steven in affari e con il tempo sono diventati soci quando papà ha avviato la nostra azienda. Praticamente erano invincibili, erano e continuano ad essere le due multinazionale più forti in tutto il mondo ma da un giorno all'altro tutto andò in frantumi e le due aziende si sono separate, così come l'amicizia tra mio padre e il signore Steven, senza un motivo.

Certo un motivo ben preciso c'è, ma nessun mass media in tutto questo tempo è stato in grado di scoprirlo, è rimasto tutto un taboo. L'unica cosa che non capisco è perché tutte queste notizie non le abbia scoperto quando cercai informazioni sulla Diamond's prima di diventare soci. Per ricavare queste notizie ho dovuto hackerare il sistema di Newspapers l'unico quotidiano seguito da tutti, essendo l'unico in grado a scovare praticamente ogni informazione mondana e non. Non capisco perché questa storia sia stata cancellata e tenuta come segreto.

Sbuffo frustrata chiudendo il mio computer per poi posarlo sul tavolino che c'è davanti a me. Perché tanto mistero, ma cosa più importante perché papà ha accettato di fare affari con la Diamond's di nuovo se nel passato hanno avuto dei problemi? Che c'entri per caso questo maledetto matrimonio combinato? La mia vita oltre che a fare schifo viene decisa dagli altri.

<Becca stasera si esce> urlo dal salotto per farmi sentire da lei. Non ho intenzione di restare segregata in casa all'infinto mentre aspetto qualche grazia divina che mi salvi.

<Sei sicura di quello che dici?> sento i suoi passi mentre scende dalle scale per poi ritrovarla nel mio campo visivo che mi fissa incredula.

<Ho bisogno di svagare la mente> rispondo facendo spallucce.

<Allora dobbiamo festeggiare> inizia a urlare come una pazza e questo suo comportamento riesce a strapparmi un piccolo sorriso.

<Andiamo a prepararci> dice entusiasta mentre mi tira per un braccio facendomi alzare dal divano. Ho decisamente bisogno di farmi una doccia, l'acqua calda come sempre mi aiuterà a rilassarmi, almeno un po'.

<Cosa è successo nella mia stanza?> sbraito incazzata fissando il grande disordine che c'è dentro.

<Stavi perdendo troppo tempo sotto la doccia così ho pensato di scegliere il vestito per te> costato l'ovvio sbuffando infastidita. Mi porto una mano in viso con fare esasperato mentre guardo Becca come fa avanti e indietro togliendo sempre più vestiti dal armadio.

< Posso sapere perché ogni volta devi scegliere cosa mi devo mettere? >

< Perché tu saresti capace di uscire con la tuta > risponde in modo tagliente mente mi fulmina con lo sguardo. Non posso darle torto, se fosse possibile uscirei anche in pigiama. Amo la comodità.

<Trovato> la sento urlare mentre cerca di disfarsi dalla montagna di vestiti che la circonda. La vedo sventolare qualcosa nell'aria avvicinandosi a me per poi porre nelle mie mani un misero pezzo di stoffa rosso.

<Io non indosso questo vestito> non so neanche da dove spunta questo vestito ma di sicuro io non lo indosserò.

<Smettila di lamentarti e cambiati> il suo tono di voce non ammette discussione così senza aggiungere altro fulminandola con lo sguardo mi vesto. Tanto è inutile provarci, quando si mette una cosa in testa nessuno può farle cambiare idea.