Capitolo 11

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Dopo che Becca mi ha annunciato della presenza di Matthew, Axel è uscito dal bagno, lasciandomi sola con l'affanno ma anche con una grande confusione in testa e nonostante avrei voluto non farmi più vedere per la vergogna ho deciso di vestirmi, andando nel salone dove Matt mi stava aspettando.

<<Non sai quanto mi sei mancata>> sussurra Matt ad un palmo dalle mie labbra mentre le sue mani sono chiuse a coppa sul mio viso.

<<Matt>> la mia voce esce fioca mentre pronuncio il suo nome. Come faccio a dirglielo, come faccio a...

<<E staccati un attimo, sembri una ventosa>> ecco la grazia divina, Becca. Dio quanto amo questa ragazza. Per quanto posso sembrare una vera stronza, cosa che so di esserlo, non potevo però baciarlo. La mia mente ancora ripensa a quello che è successo prima in quel bagno e per quanto è sbagliato, a me è sembrato dannatamente perfetto.

<<Ma tu non hai una vita? Sempre in mezzo ai coglioni>> sbotta infastidito Matt e la mia mano parte in automatico, tirando uno ceffone dietro la nuca a questo stronzo.

<<Modera il linguaggio>> lo rimprovero mentre gli punto il dito contro. Nessuno si deve permettere di prendersela con la mia amica e se Becca fa salti di gioia per il mio comportamento, lui sbuffa sonoramente, mentre qualcuno, quel qualcuno ridacchia sotto i baffi. Mi sembra di essere capitata in una di quelle teen fiction dove la protagonista si trova incastrata tra due fuochi, dove il ragazzo cattivo vince perché lei ne resta altamente attratta. Ma tu veramente sembri, ah sta zitta coscienza. Mi porto le mani in faccia disperata quando mi rendo conto che litigo con me stessa.

<<Come prendi la pizza?>> chiede Axel, dopo aver preso l'ordine di tutti gli altri. Non so perché si è offerto a chiamare lui la pizzeria, ma in fin dei conti che cazzo mi interessa chi ordina, basta che si mangia.

<<Mista>> dico con occhi sognanti.

<<In che senso?>> chiede inarcando un sopracciglio, forse stranito da questa mia scelta.

Sarebbe troppo lungo da spiegare, vorrei dire, solo che io non voglio spiegare il vero motivo di questa mia scelta così mi limito ad una risposta più vaga.

<<Nel senso che, a volte è difficile da scegliere quindi prendo una pizza mista, sono fette con gusti diversi tra di esse>> menomale che dovevo restare più vaga sussurro mentalmente. Però capisco che il problema è la mia bocca inizia a fare sempre di testa sua quando si tratta di lui, e non solo. Vedo lo sguardo di Axel confuso, forse intento a pensare mentre fissa il vuoto.

<<È una semplice pizza Ax, se vuoi la possiamo dividere se tu non sai cosa prendere>>

<<Cosa?>> chiedono tre persone contemporaneamente e quando sposto lo sguardo sui tre interessati vedo che mi fissano sbalorditi.

<<Che c'è?>>

<<Tu, hai detto che, condividi la pizza, con Axel>> praticamente questa frase è stata detta da tre stupidi. Sembrava che si davano il cambio per concludere.

<<È quindi? Magari sarà confuso e non sa cosa prendere>> rispondo costatando l'ovvio.

<<Ariel stai bene?>> chiede Becca perplessa.

<<Qui gli unici a non stare bene siete voi. Quanta tragedia per una pizza>> borbotto infastidita non capendo il loro atteggiamento.

<<Ariel, tu la pizza non la condividi neanche con me>> la voce di Matt mi sembra infastidita mentre mi fissa cupo dopo aver parlato.

È quindi,magari non mi va di condividere con lui la mia pizza, penso mentre le rotelle del mio cervello iniziano a pensare.

<<Oh cazzo>> Eh già, quella è la pizza. Interviene la mia vocina interiore. Sgrano gli occhi mentre penso a come diavolo ho fatto a non pensare a quel particolare. Sposto la testa da un lato guardando scioccata Axel. Perché con lui le cose le faccio in modo spontaneo?

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