Capitolo 6

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"Ci vediamo da Ines" così diceva il messaggio che ho ricevuto da parte di Matthew stamattina, così mi sono affrettata a vestirmi per poi sfrecciare per le stare di Miami con la speranza di non arrivare in ritardo ma appena ho varcato la porta del bar ho potuto costatare che Matt non fosse ancora arrivato, così adesso sono seduta a questo tavolino da circa un ora e nonostante ho provato a chiamarlo un sacco di volte non mi ha risposto neanche una sola volta.

Ultimamente il nostro rapporto, se così si può definire questa strana relazione che abbiamo, sembra appesa ad un filo. È vero che lui non vuole far sapere in giro che stiamo insieme, ma per una come me usare le parole stare ed insieme nella stessa frase è più complicato di quanto possa sembrare.

Conosco Matt praticamente da sempre, amici sin dall'infanzia, abbiamo fatto la scuola insieme e poi anche il college, per non dimenticare di Becca, con quella ragazza praticamente sono crescita insieme e devo ammettere che sembra più lei mia sorella ma no Anais. Matthew è sempre stato un ottimo amico, da piccoli riusciva sempre a farmi scappare dalle grinfie di mia madre e dalla cattiveria di mia sorella. Dopo la morte di Drew lui è stato fondamentale per me è forse il suo prendersi cura di me incondizionatamente ed essere presente in ogni momento ha fatto sì che io provasi qualcosa per lui, o quasi. Non so definire quello che sento nei suoi confronti ma so che non è amore, non potrei mai amore un altra persona, non dopo di lui e non quando amo ancora lui e Matthew lo sa, sa quanto per me è difficile approcciarmi con un altra persona ma a lui va bene quel poco che riesco a dargli. E poi lui dice che un giorno ricambierò il suo amore nella stessa maniera e con la stessa intensità con cui lo fa lui.

Per me l'amore era Drew, lui era quel amore pazzo è folle che tanto desideravo.

<<Ariel stai bene?>> sento qualcuno chiamarmi mentre una mano si appoggia sopra la mia per puoi scuotermi leggermente.

<<Mhh, cosa?>> chiedo mentre guardo la mia mano coperta da una mano grande e tatuata, così continuo a salire con lo sguardo su quella persona fino a quando non incontro due occhi verdi fissarmi preoccupati.

<<Stai bene?>> chiede nuovamente mentre continua a stringere la sua mano con la mia.

<<Oh si, scusa, ero pensierosa>> rispondo semplicemente facendo spallucce mentre cerco di liberarmi dalla stretta di Axel.

<<Sei sola?>>

<<In realtà stavo aspettando qualcuno>> rispondo sbuffando. Questo suo ritardo non fa altro che innervosirmi. Non può darmi appuntamento per poi non presentarti e in più non rispondere alle mie chiamate.

<<Allora facciamo colazione insieme>> propone Axel e posso notare piccolo sorriso formarsi sulle sue labbra mentre si siede, prendendo posto davanti a me.

<<Cosa prendi?>> chiede gentilmente, sorprendendomi più che altro. Insomma, non dovrebbe essere arrabbiato con me per come mi sono comportata con lui l'altra sera?

<<Ciao bellezza, prendi sempre il solito?>> chiede Phebe sorridendo appena ci raggiunge, interrompendo i miei pensieri. Ormai sanno tutti quello che prendo così annuisco con la testa mentre gli rivolgo un piccolo sorriso, non potrei fare a meno, questa ragazza è meravigliosa.

<<Cosa sarebbe il solito?>> chiede curioso Axel mentre inarca le sopracciglia.

<<Oh un cappuccino accompagnato da un muffin al cioccolato>> risponde gentilmente Phebe <<lei invece cosa prende?>> domanda mentre guarda Axel.

<<Prenderò lo stesso grazie>> risponde, riservandole un sorriso, e la mia mente va in fumo. Che cazzo sorridi idiota? Ma che problemi hai tu invece, può fare quello che vuole, mi rimprovera la mia coscienza.

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