Capitolo 4

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<<Cosa è successo la dentro?>> chiede Matt appena entra nel mio ufficio e di nuovo sono sorpresa di vederlo qui. Matthew e il tipo di persona a cui non piace dare all'occhi e di solito in agenzia non si avvicina mai a me.

<<Come scusa?> domando confusa, non capendo a cosa si riferisce.

<<Tu, quello cioè insomma voi due...>> inizia a borbottare parole senza senso per poi fermarsi senza sapere cosa dire realmente.

<<Matt veramente non so di cosa tu stia parlando>> sbuffo irritata mentre continuo a fare il mio lavoro. Devo decisamente organizzare un incontro con quelli della logistica, ultimamente ho costatato che ci sono dei problemi con i mezzi di trasporto.

<<Mi ascolti quando parlo?>> lo voce acuta di Matt mi fa sobbalzare nella sedia ma soprattutto mi sorprende per il modo sgarbato in cui si è rivolto a me per questo alzo la testa, notando un velo di rabbia nei suoi occhi.

<<Senti Matt, sono davvero stanca. Oggi è stata una giornata abbastanza impegnativa soprattutto con il nuovo socio e siccome non bastasse devo finire queste pratiche e ho decisamente bisogno di mangiare qualcosa, quindi se non hai niente di importante da dirmi sei pregato di farmi finire il mio lavoro!>> sbraito per la prima volta contro di lui. Sono stanca di tutta la pressione che mette su di me ultimamente. I suoi occhi si allargano leggermente e dopo avermi rivolto uno sguardo infuocato senza dire una parola si gira di spalle ed esce dal mio ufficio sbattendo la porta alle sue spalle, provocandomi un sospiro di frustrazione. La verità è che sono nervosa ma non per la questione del lavoro ma per quello che è successo ieri sera. Cosa cazzo mi ha detto il cervello quando ho baciato quel Axel?

Perché non faccio altro che pensare a quel maledetto bacio? Le sue labbra erano così morbide, erano così perfette sulle mie, si incastravano così bene. Contegno ragazza, mi rimprovera la mia coscienza. Già, dovrei proprio contenermi, ma come faccio quando ricordo ancora il suo fissarmi di continuo per tutta la durata della riunione? Quei occhi verdi mi tenevano d'occhio ad ogni movimento che facevo e senza spiegarmi il perché non mi dava fastidio.

<<Ma cosa cazzo sta succedendo?>> chiede sbalordita Becca appena fa capolinea nell'ufficio. Ah a quanto pare la domanda del giorno è questa.

Sbuffo rumorosamente mentre appoggio le spalle sulla sedia buttando nervosamente la penna sopra la scrivania.

<<Parla cazzo>> mi incita impazziente mentre si siede davanti a me dall'altra parte della scrivania.

<<Ieri sera sono andata in spiaggia e siccome pensavo che ci fossi Matt ad aspettarmi dato che ci eravamo messi d'accordo, insomma quando sono arrivata l'ho baciato senza però assicurarmi che fossi lui, e niente praticamente ho baciato il nuovo socio>> finisco di parlare con il fiatone, mentre cerco di regolare il mio respiro.

Lo sguardo di Becca diventa da curioso a incredulo per poi scoppiare a ridere.

<<Non ci credo>> si beffeggia di me la stronza mentre continua a ridere.

<<Ti è piaciuto>> costata l'ovvio, diventando in seguito seria.

<<Lui, lui mi aveva preso in braccio e ha toccato spudoratamente il mio sedere e io..>

<<Oh cazzo>> dice allibita, sorpresa. Lei ha capito.

<<Già>> sussurro amareggiata mentre mi porto le mani nei capelli disperata, chiudendo per un attimo gli occhi.

<<Per la prima volta ho sognato un bel ricordo che ho di lui>> inizio a raccontare per poi soffermarmi per un attimo <<non è mai successo, di solito ho sempre incubi e mi sveglio in uno stato devastante ma questa volta, questa volta è stato diverso, ho ancora impresso nella mente il suo sorriso>> finisco di parlare e istintivamente al solo ricordo sulle mie labbra si forma un piccolo sorriso.

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