Capitolo 9

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<<Posso sapere cosa stai combinando ultimamente? Non fai altro che sparire per giorni senza dire niente. Ti ricordo che sono il tuo ragazzo Ariel e ho il diritto di sapere cosa fai>> mi ero già preparata mentalmente alla sfuriata di Matthew ma averlo davanti mentre urla di essere il mio ragazzo e dietro di lui si trova Axel, di sicuro a questo non ero preparata. Ma che problema ha con me l'universo, perché diavolo devo incontrarlo ovunque?

<<Rispondi cazzo quando ti parlo!>> sbraita incazzato Matthew ed io non essendo pronta a questo suo atteggiamento o forse semplicemente ero troppo impegnata a fissare il ragazzo alle sue spalle sobbalzo spaventata.

<<Abbassa i toni coglione!>> ringhia Axel mentre a passi felpati si avvicina a noi mettendosi davanti a me, eh no, non per guardare me ma forse per incenerire con lo sguardo Matthew, anche se io l'unica cosa che riesco a vedere solo le sue spalle. E che spalle.

<~Non ti permettere mai più di alzare la voce, soprattutto con una donna>>

<<Con tutto il rispetto, signore, non sono cazzi suoi come mi rivolgo alla mia ragazza>> sbraita Matt. Oh ehi calma ragazzo, questo carattere da dove spunta fuori, penso dopo aver sentito le parole aspre di Matthew.

<<Alvaro le conviene abbassare i toni quando si rivolge ad un superiore e per quanto la signorina possa essere la sua ragazza le ricordo che prima di tutto è il suo capo. La vita privata fuori, qui dentro, sei un semplice impiegato e ti devi comportare in modo rispettoso>> posso sentire la rabbia nella voce di Axel e non riesco a capire se è innervosito del comportamento di Matthew o per altro. Sento i due battibeccare ma io in questo momento sono concentrata sulle spalle di Axel, i suoi muscoli diventano rigidi mentre posso notare come le sue mani si chiudono a pugni stringendoli forte, per il nervoso forse.

Le mie mani si alzano piano per poi posarsi sulla schiena di Axel mentre la mia testa si appoggia leggermente su di essa. Non so perché mi sto comportando in questo modo, soprattutto quando a pochi passi di distanza si trova Matthew, ma ultimamente il cuore mi fa fare cose che non riesco a comprendere. Sento come il respiro di Axel si mozza per qualche secondo a questo contatto, forse sorpreso, ma subito dopo si riprende, rilasciando il respiro mentre pian piano inizio a sentire come i suoi muscoli si rilassano sotto il mio tocco, e forse la mancanza di ossigeno che ho subito pochi giorni fa interferisce sulla mia ragione perché sento un forte desiderio di abbracciarlo ma non posso perché lui è solo uno sconosciuto, il nuovo socio, non è nessuno per me, cerco di essere ragionevole. Se devo seguire la ragione dovrei correre tra le braccia di Matthew, ma allora perché il mio cuore urla il nome di Axel? Improvvisamente mi stacco da lui, entrando nel mio studio e chiudermi dentro quando mi rendo conto della grande cazzata a cui ho appena pensato. Nel mio cuore c'è solo Andrew, non c'è spazio per qualcun'altro.

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<<Cosa diavolo è successo stamattina davanti al tuo ufficio? E ringrazia che non c'era tuo padre altrimenti penso che avrebbe dato di matto per quelle urla>> ecco la curiosità in persona, la mia migliore amica Becca che non sa stare senza pettegolare.

<<E non dire niente, perché Axel si stava comportando da maschio alfa e mancava poco per sbranare il povero Matt>> mi punta il dito contro come per avvertirmi mentre io resto a bocca aperta rimangiandomi quello che stavo per dire. In fin dei conti mi conosce troppo bene.

<<Matt praticamente mi ha urlato contro per la mia ennesima scomparsa e guarda caso Axel si trovava dietro di lui. Io non so sul lavoro è davvero così rigido oppure ha urlato perché le abbia dato fastidio il modo di rivolgersi di Matt. Il fatto è che si è messo davanti a me prendendo le mie difese e io non mi sono mossa completamente. Becca c'è qualcosa in me che non riesco a spiegarmi. Quando sono nella sua presenza agisco senza pensare>> sbuffo stanca. Oggi praticamente sono scappata rifugiandomi nel mio ufficio e sono rimasta la per tutto il giorno cercando di occupare la mia mente con il lavoro.

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