19. Buon Natale Jimin!

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Questo è un capitolo molto importante, fate molta attenzione alle parole che ci sono scritte!🐰🐥

☁️⋅♡

Ormai erano passate molte settimane da quando sentì per l'ultima volta la voce di Jungkook; non aveva scritto, non l'aveva più cercato tramite Taehyung e non l'aveva più chiamato. Pensava che finalmente avesse capito e che avesse gettato le spugne; la decisione presa mesi prima era diventata irremovibile.

In quel periodo aveva raccontato a Taehyung cosa fosse successo in chiamata con il castano e quest'ultimo non poté che ascoltare in silenzio. Anche a Namjoon e a Jackson raccontò del loro rapporto: non aveva detto nulla di sé, eppure i ragazzi capirono molto di più ascoltandolo parlare di Jungkook piuttosto che di sé. Aveva nominato il piano «devodimenticareJungkook» al quale nome Jackson si lasciò scappare una risata, subito ritratta a causa dello sguardo di Jimin.

Erano usciti insieme parecchie volte a cenare fuori; Jimin aveva anche assistito ad alcune partite di rugby di Jackson [ovviamente non per volontà sua]. Accadde un'ora prima dell'inizio della partita: era nella sua stanza intento a studiare quando sentì qualcuno bussare. Taehyung ormai era uscito da un pò quindi doveva essere qualcun altro.

Si alzò dalla sedia e si diresse verso la porta che una volta aperta mostrò BamBam e Jackson. Non dissero niente, ma in compenso fecero qualcosa: presero di peso Jimin, chiusero la porta e sidiressero verso il campo di rugby ⎯ l'imbarazzo che quei due gli fecero provare non ebbe limite.

Passarono due mesi e la sessione invernale era cominciata. Gli studi proseguirono e i test si susseguirono, dando presto inizio alla settimana degli esami; in quel periodo Jimin si concentrò parecchio sullo studio e raramente uscì, se non le poche volte con Mark o con i suoi amici.

«Esci un pò, non ti fa star bene stare sempre con gli occhi sui libri.» disse Taehyung.

«No Tae, sono quasi alla fine e voglio terminare il tutto nei tempi prestabiliti. Non voglio pensare ad altro che allo studio e visto che anche tu avrai l'esame, dovresti fare la stessa cosa.» rispose il biondo, senza distogliere lo sguardo dal libro.

«Se solo alzassi la tua testina bionda, vedresti che è esattamente quello che sto facendo.» e così fece: Taehyung era seduto davanti a lui, con due libri davanti, senza voglia di studiare. «Jiminie esci, ti farà bene.»

Sospirò. «Sto uscendo con Mark in queste serate, non puoi dire che non esca.»

«E tu non puoi dire che ti faccia piacere.» rispose, vedendo poco dopo la testa del suo amico alzarsi. «Avanti Jimin-ssi, non puoi negarlo. Lo vedo con i miei stessi occhi che non hai tutto questo entusiasmo nell'uscire. Per quanto tu dica che sono uscite da amici, non lo sono per lui.»

«Tae.» sancì serio, chiudendo il libro e puntando lo sguardo in quello dell'opposto. «A me fa piacere uscire con Mark e poi sa che sono uscite in amicizia.»

«Un amico però non ti prova sempre a baciare.» rispose e vedendo l'altro in silenzio continuò, non sapendo però che sarebbe stato meglio non farlo. «Sai cosa? Jungkook-ssi aveva ragione a non fidarsi di lui.»

Jimin aveva abbassato lo sguardo quando terminò di parlare, ma quando sentì quel nome, il suo nome, non poté che alzare la testa. Erano settimane che non sentiva quel nome e avrebbe continuato a farlo se non fosse stato per Taehyung. Lo guardò negli occhi, scuotendo la testa e alzandosi subito dopo. Indossò la giacca, prese il telefono e uscì, sbattendo con forza la porta della loro stanza. Taehyung sapeva eppure aveva deciso di nominarlo.

in front of you | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora