Chi mai non ha desiderato baciare qualcuno?
La parola bacio è formata da 5 semplici lettere, ma nella realtà di semplice non ha nulla. Un bacio provoca, sia in chi lo riceve sia in chi lo da, un tripudio di emozioni indescrivibili a parole. Tutto quel sentimento rimasto ai margini per così tanto tempo ha trovato il suo sotterfugio in un bacio, in un contatto tra due labbra che probabilmente aspettavano da tempo il loro incontro.
Emozioni intrecciate fra loro, stomaco in subbuglio, occhi quasi stupiti da quel gesto ⎯ così improvviso così aspettato. Un bacio nato per interrompere un discorso, ecco a cosa può anche servire: un trucco necessario per bloccare parole in quel momento non indispensabili. Parole rimaste taciute per un qualcosa di imprevedibile, taciute per una buona causa.
Un bacio nato a causa della distanza non lascia passare solo emozioni o desiderio, in esso è compreso un amore più forte della distanza e della paura nata a causa dell'assenza reciproca. Labbra su labbra, pelle su pelle, cuore a contatto con l'altro.
Un cuore fedele all'altro sarà sempre in grado di aspettare pur di sentire nuovamente il sentimento provato in presenza della propria metà.
E fu tutto questo quello che provò Jimin quando le proprie labbra sfiorarono quelle del minore. Avrebbe passato ore a baciare quelle labbra: le aveva desiderate per così tanto tempo che quando a New York ebbe la possibilità di poterle tastare, non riuscì a crederci. Sarebbe rimasto sempre in quella posizione, seduto sul bordo del tavolo con Jungkook tra le proprie gambe a baciarlo ogni secondo che passava.
Purtroppo però il desiderio di rimanere lì non fu uguale a quello dell'opposto perché in un decimo di secondo non si trovò più seduto, bensì tra le braccia del minore. Ancora una volta il modo in cui venne posato sul materasso fece invidia alla gentilezza; a causa dei suoi modi poco gentili, non credeva che Jungkook potesse essere così premuroso [in quell'ambito].
Dovettero staccare le loro labbra solo per togliersi le loro maglie che in poco tempo vennero lanciate sul pavimento. In quel lusso di tempo in cui le loro labbra erano staccate, i loro respiri si mescolarono, lasciando intuire cosa sarebbe successo dopo.
«Ti posso assicurare che se mi svegliassi tutti i giorni con il tuo viso davanti, non avrei più problemi nel farlo.» disse sorridendo il maggiore.
Poco dopo portò le sue mani ai lati del volto dell'opposto, sperando che capisse cosa volesse. Doveva baciarlo, sentiva la necessità di avere di nuovo le sue labbra su di sé. Non perse tempo e dopo aver spostato la sua mano dal volto al collo del minore, lo baciò facendo incontrare ancora una volta le loro lingue. Non si sentiva così bene da mesi ormai, aveva smesso di sentirsi vivo.
Durante il bacio le mani del minore si spostarono sui propri fianchi per avvicinarlo ancora di più a sé, rendendo inevitabile il loro desiderio di andare oltre. Il maggiore aveva iniziato a rallentare il bacio per poter parlare, ma purtroppo appena si staccò le proprie labbra vennero catturate ancora una volta.
Jungkook era il diavolo in persona e mai sarebbe uscito dall'Inferno ⎯ ormai era ufficiale. Lo sentiva, percepiva la sua voglia e il suo desiderio di fare quel passo.
Jungkook non riusciva a staccarsi, non voleva farlo, non era in grado di allontanarsi dal suo ragazzo. Aveva passato anni a desiderare di averlo tra le sue braccia e mai lo avrebbe lasciato di nuovo. Si staccò leggermente nel momento in cui percepì sul proprio petto la mano di Jimin.
«Calmati Jungkook-ah, tranquillizzati.» disse cercando di far calmare il diretto interessato.
«Ti giuro che ci sto provando, ma è difficile farlo con te in queste condizioni Jiminie.»
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in front of you | kookmin
Fanfiction"Io mi lascerei bruciare per te, ma non basta più. E se non mi fermo ora, non sarò più in grado di farlo." ‧₊˚ ☁️⋅♡🪐༘⋆ Il saper perdonare è sempre stato uno dei migliori aspetti di Jimin; ha sempre perdonato tutti, Jungkook in particolare. Non impo...