45. Amarti mi fa star bene

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Errore. Ma cosa è esattamente un errore? A chi non è mai capitato di commetterne uno?

Prendiamo ad esempio [se pur controvoglia] la matematica: quante volte a causa di un minimo errore, piccolo per quanto fosse, abbiamo sbagliato tutto l'esercizio? Un numero scambiato per un altro, un risultato sbagliato che ha complicato poi l'esercizio finale, una regola non ricordata e quindi eseguita male.

Eppure l'abbiamo controllata più di una volta la verifica, cercando in ogni angolo un qualcosa di sbagliato e che per nostra fortuna non c'era. Poi però quando essa viene consegnata corretta notiamo che in quell'angolo buio, per noi forse troppo illuminato, un errore invece c'era. Magari era semplicemente un segno sbagliato o un numero scritto male, ma lo sbaglio c'è stato e la prova scritta è stata compromessa.

E che cosa succederebbe se un errore di questo calibro accadesse anche nella realtà? Una prova di matematica può essere recuperata con un colloquio orale e un buon voto, ma funziona così anche per la vita vera? È così facile rimediare ad un piccolo errore di distrazione anche nella realtà?

L'attenzione in auto è fondamentale, ma se a causa di un piccolo errore di distrazione si sbagliasse movimento e si andasse fuori strada, sarebbe così facile rimediare? Se una persona si facesse molto male, riuscirebbe a cavarsela così facilmente? Sarebbe in grado di riprendersi subito dal dolore subito? A mio modesto parere la risposta è no.

Ecco l'esempio concreto di uno sbaglio fatto sia da Jimin sia da Jungkook: il primo aveva fatto un errore nel mettersi al secondo posto e il minore aveva sbagliato nel mentire non solo a sé stesso, ma anche al suo hyung.

Terminato il video il corvino si alzò, fece fare la stessa cosa al rosa e lo abbracciò subito; una dolce melodia circondò quel momento di amore, una canzone non sconosciuta al rosa. Sorrise e senza rendersene conto, si trovò a ballare quella canzone insieme al minore. Nessuno disse nulla, i loro corpi si mossero già in autonomia.

«Avevo in mente così tanti titoli che non sapevo cosa scegliere; li ho guardati più volte e quando ho scelto di venirti a cercare a New York, ho capito che il titolo lo avessi avuto sempre davanti. È passato tempo da quando ho iniziato a scriverla e finalmente adesso posso cantarla liberamente.» parlò Jungkook, vedendo poi un'espressione confusa farsi strada sul maggiore. «Non credo di avertelo detto, ma questa canzone l'ho scritta per te. È tutta tua.»

«L'hai.. l'hai scritta per me?» domandò stupito, vedendolo poi annuire. Scosse la testa, posò la fronte sulla sua e prese parola. «Tu sei pazzo.»

You are the sun that rose again
in my life, the second coming of
my youthful dreams. I don't know
what this feeling is, whether
this is all a dream.

Quella canzone era stata scritta e cantata interamente da Jungkook per Jimin, con la speranza che al maggiore sarebbe piaciuta. Quando si incominciarono a sentire i primi secondi di musica, non perse tempo e iniziò a cantare [sopra la sua stessa voce].

«Tempo fa, hai detto che lo sbaglio più grande che tu abbia mai fatto fosse stato innamorarti di me.» domandò quando terminò di cantare quella parte. «È stato così orrendo amarmi?»

Amarlo non fu mai un errore e lo seppe sin dagli antipodi. Sapeva a cosa sarebbe andato incontro, sapeva quanto tempo avrebbe impiegato per ottenere le giuste attenzioni; aveva messo in conto anche delle reazioni negative da parte di Jungkook, ma mai aveva pensato che un minimo errore lo avrebbe portato a soffrire.

Ha sempre saputo quanto complicato sarebbe stato amare chi non avrebbe contraccambiato e quindi doveva immaginare che si sarebbe potuto bruciare; eppure quando iniziò a provare quel sentimento l'unica cosa fondamentale fu la felicità del corvino, ponendo da parte il proprio benessere.

in front of you | kookminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora