Capitolo 19

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La mattina del 19 dicembre, si radunarono tutti nella stanza di Frank e Percy. «Volete ripetere il piano?» propose Will e gli altri annuirono.
«Io entrerò e attirerò l'attenzione su di me insieme a Will» ricapitolò Jason.
«Io e Frank entreremo dal retro» continuò Percy.
«Percy cercherà il vostro Cubo mentre il ruberò qualche file...» fu interrotto da qualcuno che bussava alla porta.

Percy andò ad aprire e comparve un ragazzo alto, dai capelli e gli occhi castani, e un sorriso che spingeva le persone a mettere la mano in tasca per controllare se il portafogli ci fosse ancora.

«Chris, ciao. Posso aiutarti?» chiese Percy. Ci fu un lungo scambio di sguardi fra Chris Rodriguez e Will, ma poi il primo si rivolse a Percy «Mi hanno dato questo. É per Jason». Diede al moro un pacchettino cubico di cartone, come gli scatolini dei gioielli. Salutò tutti con un cenno del capo e se ne andò.

Jason aprì con cautela il pacco per poi vedere una bustina trasparente macchiata di rosso, probabilmente sangue. La prese con mani tremanti e vide l'ultima cosa che avrebbe voluto vedere: l'anello di Nico. «Sanno del suo doppio gioco. Nico é stato scoperto» annunciò Jason.

Will impallidì «Quell'anello... Nico di Angelo?»
«L'avevi già visto?» gli chiese Frank. Will annuí «Non nella base di Giove. Nico é il mio ragazzo... Ero convinto facesse il cameriere in un ristorante».

Percy vide un bigliettino nello scatolo e lo lesse ad alta voce «Credevi che Annabeth sarebbe stata zitta? Figliolo, hai tempo fino al 22 per scegliere: o ti unisci a me senza scherzi o il tuo amico Nico e il Testimone fanno una brutta fine. Con amore, il tuo papà».

«Va a quel paese. Con odio, non tuo figlio» disse Jason a denti stretti. Frank represse un sorriso prima di guardare i suoi amici «Dovremmo chiamare un paio di rinforzi. Poche persone, massimo due a testa. Che ne dite?»

Il 20 dicembre stavano prendendo una cioccolata calda a un bar della città, quando un paio di macchine si riunirono contemporaneamente nel retro dell'edificio.

Dalla prima auto ne uscì una ragazza dalla maglietta viola e i capelli castani legati in una lunga treccia che le arrivava ai fianchi. Aveva un atteggiamento regale: la postura dritta, la sicurezza con la quale camminava e lo sguardo severo ma tranquillo sul viso. Era un po' scura di pelle, indossava gli occhiali da sole nonostante il sole fosse coperto.
«Vi presento Reyna Avila Ramirez-Arellano» disse Frank «La miglior agente della mia agenzia di sicurezza».

Dalla seconda auto ne uscirono due ragazzi. La prima ragazza era alta, aveva i capelli neri e corti, qualche ciocca colorata di blu e degli occhi così azzurri che sembravano composti da migliaia di fulmini.
Jason si pulì le lenti quattro volte mentre la guardava. «Non é possibile» sussurrò e Will gli mise una mano sulla spalla. «Talia Grace é più viva che mai, Jason. Ed é una mia grande amica».
L'altro ragazzo era biondo, aveva una cicatrice sul lato della faccia e anche lui dei bellissimi occhi azzurri. Cercò di mettersi sotto braccio Talia, ma lei si scostò malamente.

«Luke, smettila!» rise Will beccandosi un'occhiataccia dal ragazzo.

«Hai chiamato tu Hazel?» chiese Jason, rivolto a Percy. Lui annuì «Anche lei deve vendicarsi, no? E comunque ha un po' da fare: mi ha anche detto di essere stata nominata subito capo del Campo e che aveva bisogno di qualcuno come Grover al suo fianco. Ci raggiungeranno appena potranno».

Tutti si riunirono davanti ai loro amici. Talia e Jason si fissavano intensamente, l'uno consapevole dell'identità dell'altra. «Sei viva»
«Wow, sei un vero genio» ribatté lei col sorriso. Quando lo abbracciò, lui tremò così tanto che dovette lasciarlo per la preoccupazione. Jason arrossí «Non mi piace molto il contatto fisico».

«Will, ti sei fatto scoprire. Come?» chiese Luke, perplesso. «Ho salvato Jason dall'ex capo del Camp Half-Blood». Jason tremò di rabbia «Annabeth» ringhiò.
«La vostra Agenzia non é molto sicura» disse Reyna in una smorfia. Ma non li stava deridendo o altro, sembrava dispiaciuta per loro.

Anche se li avesse derisi, nessuno si sarebbe stupito: le agenzie segrete erano da sempre rivali. Per non parlare della rivalità tra Stati Uniti e Canada. Percy si stupí quando Talia e Reyna non si scannarono.
Forse erano solo pregiudizi e sarebbe stato meglio così.

«Sentite, qui fuori fa freddo. Che ne dite se entriamo e ci prendiamo una bella cioccolata calda?» propose Frank, ma alla fine andarono a una pizzeria lì vicino (non quella di Peppe per il dispiace di Percy).
Ognuno di loro prese una pizza diversa mentre parlavano a bassa voce della missione.

Luke era un fantastico hacker: avrebbe ottenuto senza problemi ogni tipo di piantina dell'edificio e avrebbe disattivato e craccato tutte le telecamere.
Talia e Reyna dovevano distrarre tutti gli agenti di Giove possibili, insieme anche a Grover.
Frank, Will, Jason e Percy sarebbero entrati dal retro: Jason e Will si sarebbero occupati di Nico mentre Frank e Percy avrebbero cercato i file di nomi, posizioni delle basi e tutta la roba che gli serviva.

E se fosse andato tutto per il verso giusto (cosa che nessuno pensava), sarebbero andati al ballo del college e poi a farsi una pizza tutti insieme.

Cosa poteva andare storto?

Tutto, ovviamente.

Ma potevano farcela e soprattutto dovevano farcela. Da loro dipendeva la vita di Nico di Angelo. E forse dopo quella missione Giove avrebbe scelto di spostare quella base e avrebbero perso quelle poche informazioni che avevano.

Quindi o andava bene o andava bene. La scelta era facile.

«Siete tutti consapevoli del fatto che andrà male vero?» tutti si girarono verso il ragazzo, ammutolendosi.

Percy indicò Jason con la fetta di pizza. «Tu, caro mio, sei un faro di ottimismo».
Il figlio di Giove non ribatté.

«Jason, dobbiamo provarci» disse Reyna. «Dobbiamo assolutamente provarci. Nico potrebbe morire e nonostante quello che é successo non voglio che succeda. Non voglio che succeda a nessuno di loro, non mi interessa del passato. E neanche li conosco. Possono anche aver comandato loro l'attacco alle torri gemelle: sono esseri umani e non meritano niente di tutto quello che Giove potrebbe fargli».
Il biondo annuí, totalmente daccordo.

Ma non riusciva a togliersi di dosso la sensazione che non sarebbe finita bene...

Demigods Passion Spies {HoO AU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora