_DiAngeloChiara_ la prossima volta sto zitta...
Prevedibilmente, Leo ricevette un bel pugno in faccia da Jason. Ma non fu questa la parte più bella.
Il biondo fu soddisfatto solo quando diede una ginocchiata lì al sudamericano.
«Forse me lo merito» disse accovacciandosi a terra.
«Forse?» ringhiò Jason. Poi si rivolse a Percy «Perché l'hai portato qui?»
«Will é stato rapito e che tu lo voglia o no, questo tizio potrà aiutarci a trovarlo e a organizzare un piano migliore per salvare lui e Nico.» disse Percy in tono serio, un tono che non si rese neanche conto di avere.Leo, solo grazie all'aiuto di Reyna, riuscì ad alzarsi e a li guardò tutti in faccia uno a uno.
Poi si diresse verso la scrivania dove c'erano varie piantine dell'edificio. «Se decidete di entrare da questa parte, state sicuri che siete morti» gli disse senza staccare gli occhi dalla carta «Ci sono due guardie: Ottaviano Apollson e Ethan Nakamura. Vi faranno a pezzi. Se non vi fidate, mandate un paio di voi a controllare prima di mettere in atto il piano. Gli scagnozzi di Giove non si faranno distrarre facilmente da due ragazze per tutta la serata: andate da loro solo se fanno movimenti non previsti e fate la parte delle oche e delle idiote».
Guardò i vestiti delle due ragazze con una smorfia «Uomini...» sussurrò. Reyna lo guardò incredula «Tu... Maschio?... Hai appena detto...».
«La mia ragazza é stata considerata per anni una prostituta quando non é mai stata altro che una semplice studentessa fin troppo bella: tutti i maschi si sono avvicinati a lei e ogni volta che si innamorava, loro la ferivano e la lasciavano col cuore spezzato. Mi ha detto che sua madre doveva averlo previsto: il suo nome ricorda una figura della mitologia greca che fu costretta dagli dèi a subire questa maledizione per l'eternità».«Calipso» disse Frank «Calipso é la tua ragazza?»
«Da qualche mese, si.» rispose il ragazzo. L'agente segreto gli lanciò uno sguardo assassino «Osa solamente sfiorarla...»
«Calmati, cucciolo di panda troppo cresciuto» Frank lo fissò perplesso «Non ho intenzione di ferire Calipso. Non lo farei neanche se Giove decidesse di uccidermi, chiaro?»
A nessuno sfuggì il sorriso che Jason stava cercando di reprimere. Tranne a Leo: lui era di nuovo chino sulla piantina.«Nico si trova qui» indicò una piccolissima stanza di probabilmente 2x3 metri. «Giove non gli ha ancora fatto niente e lui continua a negare quello che é successo. Il mio capo – fece una smorfia – ha parlato di una punizione fantastica per verificare se veramente Nico non ha fatto niente. Ma con Giove non si sa mai e potrebbe essere un bluff». Lanciò uno sguardo a Jason facendogli capire che era esattamente ciò che temeva.
Jason si passò una mano sulla spalla destra e la lasciò lì. Quasi non se ne accorse.
Rivide il volto terrorizzato del suo migliore amico mentre Giove lo aiutava a prendere la mira. “Leo” singhiozzò ottenendo solo una fitta alla cassa toracica che quasi gli tolse il fiato. “Leo ti prego” sussurrò disperato. Il secondo dopo stava urlando di dolore mentre il sangue sgorgava dalla spalla e l'eco dello sparo risuonava per la stanza.«Will» disse Reyna spezzando il silenzio. «In qualche modo c'entra Will».
Frank, Percy e Jason si guardarono bianchi in viso, poi il primo spiegò agli amici «Will ha detto che Nico era il suo ragazzo».
Leo imprecò sonoramente e guardò di nuovo i fogli sulla scrivania «Giove costringerà Nico a torturare il ragazzo di cui é innamorato. O almeno credo... Ripeto: potrebbe essere un bluff».«Perché Giove ha la fissa delle torture?» la domanda di Luke era più che giusta. Giove aveva quella fissazione di torturare le persone, che nessuno di loro riusciva a spiegarsi.
Jason scrollò le spalle «É un uomo a dir poco violento. La mamma ha sempre dovuto subire molte botte... É così che é morta»«Tuo padre é pazzo» confermò Leo.
«Non é mio padre» dissero in voce unanime Talia e Jason.
Il ragazzo sgranò gli occhi quando sentì Talia parlare ma decise di sorvolare: non era affar suo.
Luke notò il cassetto della scrivania leggermente aperto e dovette trattenere l'impulso di chiuderlo.«Chiamatelo come vi pare: o Nico tortura e uccide Will o sia Nico che Will moriranno» spiegò, senza mezzi termini, il sudamericano.
«Hai qualche idea per il nostro fantastico piano, Valdez?» gli chiese Luke in uno sbuffo.Il ragazzo sorrise «In realtà no. É un piano a dir poco sensato. Però... Giove non sa che sua figlia é viva – guardò Talia, che annuì – quindi non manderei lei a distrarre tutti». Poi il suo viso si illuminò «Superman! Vai tu!»
«Ma sei pazzo?!» esclamò Percy. «Be' la risposta la so...»
«No Perce, forse ha senso» disse Jason annuendo lentamente. «Tutti gli scagnozzi di Giove, compreso lui, saranno concentrati su di me. Mi terranno sotto controllo, non baderanno a voi».«Hai detto che Annabeth ha detto che Giove ti vuole morto.» gli ricordò Frank. Leo annuí freneticamente «Oh si, Giove lo vuole mortissimo. Ma non lo ucciderà davanti a tutti e con un semplice colpo di pistola: Giove lo odia per averlo rifiutato e per essergli sfuggito anni fa».
Percy sbuffò «Vuole fargli passare le pene dell'inferno? Di nuovo?»
Con lo sguardo cupo, il moro annuì «Ma stavolta ti giuro che farò di tutto per impedirlo. Ti prego, Superman. Devi fidarti di me».
«Come mi sono fidato l'ultima volta?» Jason alzò leggermente la voce.«Sto cercando di farmi perdonare.» gli disse in un sussurro.
«Leo come puoi anche solo pensare che io possa perdonarti?»
«Nico l'hai perdonato!»
«Non é affatto vero!» esclamò Jason. «Seriamente credi che l'abbia fatto? Nonostante il doppiogioco, io non l'ho perdonato. Come potrei mai perdonarvi? Mi avete letteralmente pugnalato alle spalle, letteralmente colpito al cuore. Ti rendi conto che il tuo sparo é stato quello più pericoloso?»Leo sospirò «Mi dispiace».
«Ti dispiace?» ringhiò Jason avvicinandosi, ma Percy e Frank lo presero per le spalle. Il ragazzo biondo prese un bel respiro e uscì dalla stanza: se non se ne andava il suo muscolo cardiaco non avrebbe retto altre emozioni.
Talia stava per muoversi, ma Percy la fermò lanciando un'occhiata di fuoco a Leo. «Deve stare un po' da solo».
«Devo dirvi una cosa...» continuò il vecchio amico di Jason, ma Frank si guardò l'orologio e lo interruppe «Sono le 20:47. Valdez o sparisci e la smetti di riportare a galla brutti ricordi o ti faccio sparire io a calci.» poi gli fece un bel sorriso.
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Demigods Passion Spies {HoO AU}
ActionSe state cercando una storia piena d'amore, rose e fiori, siete nel posto sbagliato. Se state cercando i due fidanzati che affrontano il mondo o le due persone che si odiano ma poi si innamorano, siete nel posto sbagliato. Se state cercando una copp...