Capitolo 29- Coppie

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Esco dalla stanza e trovo Killian nel corridoio, che mi aspetta.
《Si è tranquillizzata. Ora sta provando a dormire.》

Annuisce senza dire nulla. Gli abbiamo semplicemente detto che la serata era finita male e che avevamo bisogno di un posto per dormire e lui ci ha fatte entrare senza fare storie. Non ha chiesto cos'è successo di preciso, e gliene sono grata; è ancora un argomento delicato.

《Vuoi andare un attimo nel salotto?》Mi chiede. Annuisco solamente, non avendo sonno, e lo seguo per le scale.
Ci sediamo sul divano in silenzio.
Per qualche minuto nessuno dei due parla. So che sta aspettando che sia io a farlo. 《Grazie per averci ospitate.》 Mormoro.
《Figurati. Tanto con la stanza degli ospiti e quella di Liam, che oramai è inutilizzata, abbiamo due camere in più.》
Annuisco.

《Mi dispiace per tua cugina,》 Parla di nuovo 《qualsiasi cosa sia successa.》
《Già, dispiace anche a me.》
Cala di nuovo il silenzio. Mi guardo intorno, studiando la stanza.

È molto semplice: davanti a noi è presente un tavolino da caffè in legno scuro, su cui ci sono due telecomandi, posto sopra un tappeto bordeaux che ricopre gran parte della superficie. Oltre il tavolino c'è un mobiletto dello stesso materiale sopra il quale è posto il televisore. I sinistra di quest'ultimo c'è una lampada. Alla nostra sinistra, invece, è presente una libreria, e i numerosi volumi sono disposti ordinatamente sugli scaffali, non lasciando uno spazio vuoto. Aguzzo la vista e riesco a leggere i titoli di alcuni romanzi che adoro. Vicino alla libreria infine, le scale che portano al piano di sopra e alle camere. Sulle pareti sono appese alcune foto.

《Non avevo mai visto casa tua,》 Dico 《è molto carina.》
《Grazie.》
《Dove sono i tuoi genitori?》Gli chiedo quando mi viene in mente che, in effetti, non li ho ancora visti da quando sono entrata. Che stiano già dormendo?
《Sono a cena fuori. Lo ha consigliato il dottor Morris, sostiene che potrebbe aiutare a ritrovare l'armonia di coppia.》
Annuisco. 《Ah, non lo sapevo.》

《Beh, lo sapresti se non avessi passato le ultime due settimane ad evitarmi.》

Nel suo tono, però, non c'è risentimento. Non sembra arrabbiato. Lo guardo con la coda dell'occhio e il suo solito sorrisetto mi conferma quello che pensavo.
Scappa un sorriso anche a me. 《Okay, lo ammetto, me lo merito.》

《Però seriamente,》Si gira verso di me, e involontariamente faccio lo stesso 《mi spieghi cos'è successo? Sei arrabbiata con me?》
Sbuffo una risatina.《Se fossi arrabbiata con te in questo momento non mi troverei qui.》
《E allora qual è il problema?》 I miei occhi incontrano i suoi e, dopo due settimane, mi rendo conto che mi era mancato. E improvvisamente tutti i miei dubbi trovano una risposta. 《Ero solo... confusa.》
《Riguardo a cosa?》

Sbuffo. Come se non lo sapesse. 《Lo sai riguardo a cosa. Quello che è successo al mio compleanno... insomma, io volevo chiederti delle cose, ma non sapevo come chiedertele, e poi non riuscivo a capire cosa provo, e...》
《Frena, frena, frena,》 Mi interrompe 《punto primo: cosa volevi chiedermi?》
《Beh... perchè mi hai baciata, per esempio.》
《Non è ovvio?》 Sorride e io mi ritrovo senza parole.
《Tu mi piaci.》

Okay, questo non me lo aspettavo. Non so se sono più sorpresa del fatto che io piaccia a Killian o che Regina avesse ragione.

《Pronto? Terra chiama Emma!》 Mi richiama il ragazzo.
《Io... davvero ti piaccio?》
Lui mi guarda come se fossi scema. E in effetti lo sono. 《Beh, non bacio le persone a caso, quindi o mi piaci o ero ubriaco anche quella sera.》
《Non c'erano alcolici al mio compleanno.》
《Appunto.》
Lo guardo e, di nuovo, trovo il suo ghigno.

《Okay.》 Dico solamente.
Lui aggrotta la fronte. 《Okay? Tutto qui?》
Dannazione, non sono brava in queste cose.

《Vedi, io ero molto confusa dopo che mi hai baciata, perchè ho provato qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa. E poi, giorni dopo, mi sono resa conto di provare qualcosa per te, ma -di nuovo- non capivo cosa. Per questo ti ho evitato. Perché non volevo intraprendere una conversazione su
qualcosa che non riuscivo nemmeno a capire.》

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