Capitolo 3

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TAEHYUNG POV

Dopo aver scattato la foto sotto il porticato per il suo account instagram Jennie inaspettatamente mi tirò per il polso, la sua camminata, la sua espressione e i suoi movimenti non lasciavano presagire niente di buono, era incavolata nera.

"Vieni Tae." Ringhiò secca strattonandomi. Io barcollai sottomesso dalla sua forza furente, cosa le avevano fatto per renderla così arrabbiata? Di solito era gentile e sorridente ma in quel momento aveva un sorriso forzato, sbatteva i piedi e si muoveva velocemente stringendo convulsamente il mio polso, quasi sentivo le sue dita tremare d'ira. Seriamente, cosa le avevano fatto?

Per qualche minuto senza parlare mi tirò in avanti, finchè ad un certo punto non si sedette sul gradino del suo appartamento e scoppiò in lacrime. "Jennie, cosa succede? Ti prego non piangere...chi è stato...dimmelo e lo vado a uccidere con gli shuriken di Yoongi..." dissi sedendomi accanto a lei. La abbracciai forte e lei bisbigliò:"Tae, non è importante n-no, non fare niente, f-fa niente..." Io le asciugai le lacrime e sussurrai stringendola: "Jennie, se non fosse successo niente adesso non staresti piangendo, ti prego, cosa succede?"

Lei sciolse l'abbraccio e mi guardò con gli occhi ingranditi dal pianto e il labbro inferiore che tremava leggermente. "è per Jungkook." Disse recuperando la forza. No, non poteva essere, consapevole della mia faccia irata dissi:" Jennie, lui ti ha fatta soffrire, è vero, ma è acqua passata, ora hai me, ORA HAI ME!!!" benissimo Taehyung, complimenti, hai urlato, ora non ti parlerà per settimane.

Contrariamente alle mie aspettative Jennie mi abbracciò più forte e spiegò: "Tae, lo so, ma lui mi sta facendo impazzire, da quando mi ha tradita cerca di riallacciare i rapporti e ora che ha scoperto che sto con te si è arrabbiato tantissimo, i-io avevo tanta paura e sono scappata, e allora lui sta usando Lisa per farmi ingelosire..." "Hey, tesoro, non piangere, per favore, spiegami, QUANDO sei scappata?" chiesi con un orribile presentimento. Lei mi guardò e ammise: "Qualche giorno fa i professori hanno scoperto che ci conoscevamo e allora mi hanno praticamente obbligata a fargli vedere la scuola. Ci siamo ignorati praticamente tutto il tempo fino a quando ha iniziato a chiedermi cose sulla mia situazione attuale, io gli ho detto che ero fidanzata e a lui non ha fatto particolarmente piacere, ha iniziato a urlare che non voleva, che era colpa mia, che ero ancora di sua proprietà. Si è avvicinato arrabbiato come non l'ho mai visto e ha cominciato a urlare chiedendomi chi fosse, io mi sono messa a piangere e ho ceduto, scusa, sono debole, gli ho detto che eri tu, ma non pensavo ti conoscesse. Ha cominciato ad urlare peggio di prima e io sono scappata via, ora, Taehyung, come fai a conoscerlo, eravamo...eravate... sempre stati in classi diverse, da sempre." Io mi fermai, non potevo dirglielo, ma dovevo. "Jennie Kim, un tempo, alle medie, noi eravamo migliori amici, inseparabili anche se in due classi diverse. Poi un giorno lui ha iniziato a chiedermi cose sul mio passato e...io gliel'ho detto, gli ho spiegato...quello che tu sai. Lui mi ha detto che con lui il segreto era al sicuro ma il giorno dopo tutta la scuola lo sapeva, io gli chiesi spiegazioni e lui mi disse che aveva smesso di essere mio amico." Dissi con tanti ricordi taglienti che mi perforavano la mente.

Jennie mi fissò negli occhi e mi abbracciò di slancio singhiozzando, mi stringeva come se fossi stato l'ultimo scoglio al quale aggrapparsi. Io ricambiai il gesto amorevole abbracciandola con pari affetto. "N-non piangere Jennie." Singhiozzai con un' unica lacrima che mi attraversava il viso.

Lei mi diede un bacio sulla fronte e io invece gliene diedi uno sulla punta del naso. Con gli occhi ancora lucidi lei sorrise. Ok, potevo tornare a respirare, se lei sorrideva io potevo essere felice.


ROSE POV

Si erano fatte le 4 del pomeriggio a scherzare con i miei amici. Intorno alle 11 Yoongi e Hoseok se ne erano andati, seguiti da Jimin qualche minuto dopo, Jennie e Tae pochi minuti dopo e infine me ne sono andata io. Salii su per le scale, quasi non mi reggevo in piedi per la stanchezza.

Blacktan ShadowsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora